Per un compositore essere lineari è quasi impossibile. Le fasi della nostra vita ci fanno inevitabilmente, e per fortuna, cambiare. Essere artista offre la possibilità non solo di confrontarsi con il proprio io, ma anche di poter osservare il cambiamento come fossimo spettatori della nostra evoluzione. A volte applaudiamo, a volte no.

Nei casi più fortunati la nostra lucida follia può essere equilibrata, magari da un compagno o compagna di vita, anche se stare con un artista non è cosa proprio semplice. Lo sapeva bene Mozart che attraverso la collaborazione con Lorenzo Da Ponte ci ha parlato di tutti gli aspetti dell’amore moderno nelle sue Nozze di Figaro, in Don Giovanni e Così fan tutte.

Si parla di istinto verso l’infedeltà, della gabbia in cui cade chi ama alla follia, dell’innamoramento verso più persone simultaneamente, della scelta di essere single sfuggendo coinvolgimenti emotivi, del gusto del sesso nella terza età, ma anche di propensione alla bisessualità. Insomma gli ingredienti ci sono tutti per un film, vero? Sapere che molti di voi si ritroveranno in queste descrizioni già presenti nella seconda metà del Settecento mi fa sorridere, pensando alla vita circolare.    

Questa notte pensavo a tutto questo, da musicista riflettevo sulla mancata linearità nella vita di un artista, che non dovrebbe incidere sullo Stile. 
Mozart lo insegna indubbiamente con la sua musica, con la ricerca della bellezza, rivelando la semplicità nella complessità, restando sempre riconoscibile, anche dopo 230 anni dalla sua morte, che celebriamo quest’anno.

Iniziò a comporre all’età di soli cinque anni e, pur morendo alla prematura età di trentacinque, ha influenzato profondamente tutti i principali generi della sua epoca tanto da essere definito dal Grove Dictionary “il compositore più universale nella storia della musica occidentale”

Fu inoltre il primo, fra i musicisti più importanti, a svincolarsi dalla servitù feudale e a intraprendere una carriera come libero professionista. Evidenza del suo senso profondo di libertà e indipendenza. 

Per iniziare il nuovo anno con lo spirito giusto vi consiglio di ascoltare la playlist Mozart for the Brain oltre cinque ore della sua musica più bella, la potete trovare su tutte le piattaforme digitali.

Se invece preferite i Cd, nell’immensa discografia di Mozart vi propongo i Berliner Philarmoniker dove ascolterete la sinfonia 31 e 36 e l’Ouverture petits Riens

Vi lascio con le parole di Mozart che non posso che condividere: Non so scrivere in modo poetico: non sono un poeta. Non so distribuire le frasi con tanta arte da far loro gettare ombra e luce: non sono un pittore. Non so neppure esprimere i miei sentimenti e i miei pensieri con i gesti e con la pantomima: non sono un ballerino. Ma posso farlo con i suoni: sono un musicista”. 

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