Prima di consigliarvi la serie menzionata nel titolo una piccola premessa sul perché NETFLIX con le sue serie ci rappresenta tutti, nessuno escluso.
Ricordo che i primi tempi in cui ero abbonato a Netflix ero sorpreso ed entusiasta di esser rappresentato in ogni serie, raccontato meglio di quanto io stesso fossi riuscito a spiegarmi in molte occasioni; mi riferisco ai tanti personaggi queer, transgender, gay, lesbiche, bisessuali e tutto quel che esiste ma che fino a poco tempo fa veniva rappresentato come eccezione e spesso in modo distorto.

Gli adolescenti di oggi forse non sanno che la rappresentazione delle persone LGBT non è stata facile nel cinema e quasi inesistente in serie e film tv; per esempio non tutti sanno che ai tempi dell’uscita del film IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI (1991) in America insorsero molti della comunità LGBT per manifestare contro il personaggio dell’assassino: un gay, un po’ trasvestito, rappresentato come un deviato psicopatico; lo stesso avvenne per BASIC INSTICT: la comunità gay protestò svelando all’ingresso dei cinema di New York il nome dell’assassino. Avevano ragione a protestare? Tutto va contestualizzato in base al momento storico, al livello di inclusività della la società di quei tempi e alla rappresentazione che il cinema dava della comunità LGBT.

Tra i tanti capolavori di quegli anni ricordiamo PHILADELPHIA, PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO, BELLI E DANNATI, AMICI COMPLICI AMANTI e molti altri, ma se riflettete, la rappresentazione era in buoni casi fatta di drag queen, marchette, malati terminali. Il problema non erano quei film, tra l’altro tutti perle miliari del cinema, ma l’assenza totale di una rappresentazione meno eccezionale e più quotidiana delle persone LGBT.

Capite quindi quanto non un singolo film, non una singola serie TV, ma uno streamer come NETFLIX e la sua rappresentazione della realtà e di tutte le sue sfumature sia importante, educativa, divulgativa. Se negli anni ’90 erano gay o lesbiche a manifestare contro film che non li rappresentavano in modo appropriato oggi capita di leggere, grazie alle nuove modalità di interazione social, critiche o proteste di etero tradizionalisti che insinuano una educazione al gender o più semplicemente criticano la presenza continua di figure omosessuali non necessarie nelle serie tv. Già nota è la risposta che NETFLIX ha dato ad un abbonato: “sorry you have yet to realize that every gay person is very necessary”. Mi è capitato di ascoltare queste osservazioni da amici, conoscenti, colleghi: ”però un po’ troppo”, “c’è un gay in ogni serie”, “però tutto un po’ forzato”, “tutto questo sesso…….”; eppure fino a ieri abbiamo visto film, serie tv, spot con scene di sesso tra sole coppie etero e nessuno ha mai battuto ciglio. Netflix ci rappresenta oggi nel modo più completo; svolge un ruolo fondamentale nell’educazione e inclusione non rappresentando un unico modello eteronormativo e di famiglia tradizionale.

Accettiamo con intelligenza anche lo stupore di chi si sveglia dal torpore di una sua realtà in bianco e nero e si accorge che il mondo è fatto non solo di colori ma di infinite sfumature.
Tra le tante serie tv che consiglio in assoluto di NETFLIX in tema lgbt c’è SENSE8, delle sorelle Lana e Lilly Wachowski, oggi sorelle in quanto donne transgender e autori, ai tempi di quando erano fratelli, del grande capolavoro di MATRIX.

La prima puntata non entusiasma quasi nessuno, abbiate pazienza e dopo sarà un’ondata di emozioni, in tutti i SENSI. La serie è una delle più costose mai realizzate e racconta le vicende di otto sconosciuti, provenienti da diverse parti del mondo, che sviluppano improvvisamente e misteriosamente una connessione telepatica e iniziano ad interagire tra di loro a distanza. Le riprese sono state effettuate nelle città di 8 diversi Paesi. Conoscenza di se stessi, scoperta dell’altro e inclusione sono le costanti. Buona visione

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