Nuova edizione di Visionarie a Roma: alle eretiche e a tutte le donne che osano
Dall'idea di Giuliana Aliberti, il festival femminista delle donne del cinema e dell'audiovisivo. Per trasformare l'immaginario.
Dall'idea di Giuliana Aliberti, il festival femminista delle donne del cinema e dell'audiovisivo. Per trasformare l'immaginario.
I miei complimenti a Giuliana Aliberti, la geniale ideatrice e Direttrice di Visionarie:
“Nel Medioevo, come strumento per la caccia alle streghe, alle eretiche, si usava l’Acchiappaeretriche – racconta – e adesso, quello stesso strumento, diventa provocazione visiva ribaltando il punto di vista“.
Stiamo parlando della quarta edizione di Visionarie, a Palazzo Merulana, a Roma: una riflessione sulla rivoluzione del #MeToo, sui pregiudizi e le diseguaglianze di genere nell’industria dell’audiovisivo e sulle protagoniste del movimento che ha rotto il silenzio nel mondo della politica, dei media e più in generale del lavoro. Due giorni di approfondimento per le pari opportunità ancora da raggiungere anche nello scintillante mondo del cinema.
Le Visionarie hanno sguardi intensi, appassionati, audaci, consapevoli, sapienti, stupiti, contraddittori, afferma Aliberti, e l’arte è la loro forma di resistenza. Dal 2019, oltre 1000 donne si incontrano e si incrociano, donne che il cinema e la televisione li fanno, che scrivono per rovesciare gli stereotipi, anche indicando la strada alle generazioni più giovani. Un grande network di donne che si confrontano sul ruolo delle donne nel cinema, nella televisione e nella letteratura, pronte a riscrivere l’immaginario.
Incontri, proiezioni, conferenze e momenti di interazione con il pubblico in un proficuo scambio intergenerazionale, alla presenza di scrittrici, produttrici e attrici insieme per rappresentare linguaggi artistici e cinematografici al femminile. Da Jasmine Trinca a Dacia Maraini, da Cristiana Capotondi a Liliana Cavani, da Francesca Comencini a Lidia Ravera fino alle ragazze della “Scuola di Cinema Gian Maria Volonté” e del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, con il supporto tecnico della Scuola Cine TV Rossellini.
Il 4 e il 5 ottobre scenderanno in scena le scrittrici Lidia Ravera e Dacia Maraini, le attrici Sonia Bergamasco, Laura Morante e Carolina Rosi, la regista Roberta Torre, la giornalista Flavia Fratello, i registi Daniele Luchetti e Pappi Corsicato: il titolo di quest’anno è Il titolo dell’edizione 2024 è Eretiche: tutte le donne che osano. Mistiche, audaci, profetiche, streghe, ribelli, combattenti, resistenti, guerriere, disordinarie, sono l’ispirazione per il manifesto di questa edizione.
Si apre con il Gender Pay Gap, il divario salariale esistente ancora oggi nel mondo del lavoro tra donne e uomini, e a prendre parola saranno Pina Picierno, Vicepresidente del Parlamento Europeo, la deputata Chiara Gribaudo, redattrice del testo di legge sulle Pari Opportunità per le donne che lavorano, Magda Bianco, Capo Dipartimento Tutela della Clientela ed Educazione Finanziaria Banca d’Italia, Germana Di Domenico, Dirigente del Ministero Economia e Finanza, Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Capitale, Lorenza Bonaccorsi, Presidente del Municipio I Roma Capitale, Giulia Minoli, Presidente Fondazione Una Nessuna Centomila, lo scrittore e filosofo Lorenzo Gasparrini.
Il confronto prosegue con un panel sulla gender equality nell’audiovisivo e nei settori culturali e creativi: interverrà Chiara Sbarigia, Presidente di APA, Lorenza Lei, responsabile Struttura Autonoma Cinema Regione Lazio, Flavia Fratello, giornalista di La7, Francesca Medolago Albani, Segretaria Generale Anica, Francesca Assumma, Presidente Fondo Cinema e Audiovisivo Ministero della Cultura, la produttrice Gloria Giorgianni, il produttore Riccardo Tozzi, Laura Muccino, Presidente Unione Italiana Casting Directors, Mia Benedetta, del Direttivo UNITA, Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, Domizia De Rosa, Presidente Women in Film, Television & Media Italia, il direttivo di Amleta e Carolina Rosi, attrice e oggi imprenditrice.
Io ci sarò.