Situazione Drammatica è una Associazione Culturale senza scopo di lucro fondata da Tindaro Granata, Carlo Guasconi e Ugo Fiore. Tindaro e Carlo sono attori che attraverso la scrittura tentano un’indagine dei rapporti umani e tra umani. Ugo è un attore bilingue italo-francese, con la sua doppia identità sempre a confronto: ovvero un giovane parigino delle banlieau con origine campana e popolare, che si dedica alla traduzione dei testi con una qualità bidimensionale totalmente personale. Dal 2020, in piena pandemia, Situazione Drammatica si arricchisce con l’arrivo di Cinzia Spanò (autrice, attrice e amleta), Jonathan Lazzini (poeta, autore e attore) e Riccardo Favaro (autore). Incontriamo oggi Cinzia e Tindaro.

“Pensare in grande pensare meglio”: a cosa vi ha portato questo pensiero?

Tindaro: è tempo di avere coraggio e pensare in grande. Pensare meglio. Agire con passione, con rispetto. È tempo di parlare con cura e fare con cura. È il tempo per non scoraggiarsi e aprire le porte. È tempo di scrivere e leggere o, meglio, di leggere e scrivere. È tempo di praticare la solidarietà. È tempo di cercare una strada per non piangersi, per non scordarsi, per non amareggiarsi, per non confondersi, per non perdersi. È tempo di avere forza. È tempo di ricordare che sognando sognando capita che si arrivi vicino alla gioia. Situazione Drammatica, in questo tempo, apre le porte a tre nuovi drammaturghi, perché è tempo di non rimanere soli. Una/un drammaturga/o è un bene prezioso per tutta la società, perché la sua presenza ingentilisce l’animo, con la forza delle parole e la potenza delle storie. 

Situazione drammatica si presenta come un format innovativo da diversi punti di vista, hai voglia di raccontarci quali? 

Cinzia: Il format di Situazione Drammatica è innovativo da vari punti di vista a cominciare dai proponenti. A proporlo infatti sono gli stessi autori e attori che riconoscendo l’importanza che la drammaturgia contemporanea rappresenta in termini di offerta culturale e come strumento per decifrare il presente, cercano di colmare una carenza endemica e manifesta del nostro panorama teatrale in maniera estremamente concreta e con la collaborazione del pubblico. Il pubblico è parte integrante di questo processo, viene invitato a procedere a una fase che di solito rimane intima e privata nella vita di uno spettacolo e legge il copione assieme agli attori e alle attrici. In teatro il primo giorno di prove consiste proprio nella lettura del testo, questo momento, che ne costituisce il principio della fase creativa, in Situazione Drammatica viene condiviso col pubblico attraverso la possibilità di seguire il testo sul copione. In questo modo le persone sedute in platea non assistono ad una rappresentazione o a una lettura, ma diventano parte di quel processo creativo, diventano parte della rappresentazione stessa. Questo coinvolgimento è utilissimo alle autrici e agli autori, utilissimo alle attrici e agli attori, utilissimo al pubblico e utilissimo infine allo spettacolo stesso.

Come avete selezionato i protagonisti dell’iniziativa? Chi vi ha sostenuto?

Tindaro: Quando abbiamo ideato il format, io Carlo e Ugo ci siamo detti che volevamo il meglio (che non significa i migliori autori, ma la migliore possibilità di incontro tra artisti e spettatori/lettori) e abbiamo iniziato a contattare gli autori che conoscevamo attraverso i loro testi. Non abbiamo mai avuto finanziamenti da parte di enti pubblici, gli unici finanziatori del progetto siamo noi Situazione Drammatica, con il nostro lavoro, il Teatro Carcano che contribuisce con l’uso della sala del teatro, la biglietteria, il personale di sala, l’ufficio stampa e tutti i servizi che sono necessari per poter andare in scena; le/gli attrici/ori che partecipano, oltre alle/ai autrici/tori alle nostre letture sono tra i finanziatori più importanti, perché con il loro talento e la loro professione permettono che tutto questo possa accadere.

I vostri comunicati si appellano spesso alla solidarietà: quale solidarietà si può perseguire realisticamente oggi nel teatro?  I premi hanno ancora senso?

Cinzia: Il mondo dello spettacolo è un mondo complesso, che si muove con meccanismi che possono sembrare individualistici e frammentati. Indubbiamente la natura delle nostre professioni non aiuta movimenti spontanei di unione e solidarietà. Tuttavia anche l’esperienza recente evidenziata dalla situazione che stiamo vivendo a causa della pandemia evidenza che la solidarietà va solo aiutata ad emergere attraverso iniziative valide e necessarie. Se gestiti con criteri trasparenti e meritocratici i premi hanno sempre senso. Non soltanto per la visibilità che ne deriva ma soprattutto perchè possono sollevare questioni, evidenziare contenuti, dare rilevanza a tematiche attorno alle quale è bene riflettere.

Due parole sui testi e sui drammaturghi  scelti..:

Tindaro: Riccardo Favaro – Colto e Seducente; Ultima Spiaggia Enigmatico e Fantasmagorico, Diego Pleuteri – Dolce e Indagatorio; Madri  Emotivo e Affettivo, Caroline Baglioni – Combattiva e Concreta; Play  Femminile e Potere, Tommaso Fermariello – Dolce e GenerazioneX; Fantasmi Generazionale e Disagiato, Niccolò Matcovich – Buono e Paterno; Trittico delle Bestie Rupestre e Nero, Angela Demattè – Sapiente e Curiosa; L’Officina Familiare ed Eterno.

Come è andata di recente a Roma e come procederete?

Tindaro: è stato bellissimo poter esportare la nostra esperienza in un luogo diverso da quello in cui  è nato, cioè qui a Milano. Il contesto del RomaEuropaFestival è meraviglioso perché c’è una grande partecipazione alla vita culturale proposta del festival. Eravamo ospiti della rassegna “Anni Luce” organizzata da Maura Teofili di Carrozzerie not e personalmente posso dire che mi sono innamorato di lei e degli artisti che hanno condiviso questa esperienza con noi, i drammaturghi, gli attori, meravigliose creature generatrici di bene!

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