Affrontiamo con il nostro ospite di oggi un tema che coinvolge in maniera trasversale, le relazioni d’amore, e proviamo a ridefinirlo. Per essere autentico e giusto, l’amore deve essere per forza eterno (oltre che etero, s’intende) ed esclusivo? Si può immaginare e vivere una rete di rapporti intimi in cui si coopera invece di competere, in cui l’altra persona non è una proprietà, in cui la qualità del tempo condiviso conta più della sua durata? E che mondo sarebbe, se fosse un mondo di poliamore?

Il poliamore. Staccarsi dalle insicurezze

Natan Feltrin e il suo blog esplorano appunto quelle declinazioni dell’affettività che stanno fuori dalla norma eterosessuale e monogamica che siamo abituat3 a chiamare normalità, e che invece deriva da una convenzione culturale che si è imposta sulle altre attraverso processi di omologazione e colonizzazione.

L’idea del poliamore ci turba perché non riusciamo a staccarci da un’idea possessiva dell’amore – spesso radicata nelle nostre insicurezze più profonde – che porta a vedere nell’altra persona il completamento di noi stessi e in ogni estraneo una minaccia all’equilibrio della coppia. E se invece imparassimo ad ascoltare il nostro sentimento di gelosia per capire cosa ha bisogno di crescere nella nostra personalità e nel nostro modo di interagire con il mondo? 

L’amore, afferma Natan, non è una risorsa finita. Lo è il tempo, ma se ci alleniamo a comunicare e a collaborare meglio potremmo scoprire che ne abbiamo abbastanza per coltivare più relazioni senza nulla togliere, anzi arricchendoci; e che questo genere di relazioni non è sinonimo di superficialità e disimpegno, che possono essere profonde e durature pur senza fare della stabilità un valore in sé.

In un’epoca che ci vuole vittime della frammentazione sociale, in continua competizione l’un3 contro l’altr3, e allo stesso tempo appiattiti su un unico modello dominante e incapaci di immaginare alternative, il poliamore ha la forza di un gesto rivoluzionario e generativo, nella sfera privata come in quella sociale e politica: più che un orientamento affettivo, una filosofia della liberazione.

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