Se si vuole si può. Un festival fatto grazie all’attivismo vocazionale laico (come l’ha definito Drusilla Foer) di artisti, scrittori, intellettuali, attori e attrici, volti della tv, del cinema, del teatro, ma anche studiosi, politici, imprenditori, giornalisti, accademici, influencer, e la società civile: tuttə insieme per cooperare e dare sostegno al Manifesto del Movimento Culturale ReWriters, guidato dalla giornalista e scrittrice Eugenia Romanelli. Con lei, Ernesto Assante, come lei Direttore Artistico del festival, al suo fianco dall’inizio del tutto, un anno e mezzo fa, quando fu fondata la testata giornalistica digitale e la collana dei mag-book mensili (giorna-libro), e co-firmatario del Manifesto.

WeGil, Largo Ascianghi 5, Roma

Il 15, 16 e 17 ottobre 2021, al WeGil, avveniristica struttura razionalista della Regione Lazio, prende il via il ReWriters fest., voluto fortemente da due donne visionarie, Sabrina Alfonsi, Presidente del Municipio I di Roma, e la consigliera della Regione Lazio Marta Leonori che, con la Romanelli, si sono rimboccate le maniche e hanno reso possibile l’impossibile. Accanto a loro, altre donne determinate: l’avvocata di Green Italia Anna Chiara Forte, progettista del festival, Rosaria Melia, founder di Double Studio, al timone della logistica, Cristiana Meloni, architetta e inventrice di Labo Architects&Inventors, partner del festival e genio dell’allestimento, Rory Cappelli di La Repubblica e gallerista della Crumb Gallery di Firenze (prima in Europa dedicata solo ad artiste donne), curatrice delle tre mostre d’arte contemporanea in programma, fino a Lorenza Somogyi, founder di Studio Alfa, responsabile della comunicazione.

Luca Barbarossa

La festa sarà un momento di aggregazione dopo due anni di distanziamenti (obbligo di green pass e prenotazione) ma anche un’officina per ripensare insieme il presente e il futuro, dal territorio al pianeta, e cominciare quella rivoluzione valoriale su cui si basa il progetto ReWriters, a partire dalla giustizia intergenerazionale e dalla ricerca di nuovi modelli di convivenza.

Livio Beshir

L’immersione in questa maratona no-stop di tre giorni promette esperienze ad alto impatto emotivo grazie a un programma che mette insieme game-changer coraggiosə, life designer prontə a usare il pensiero divergente per ridiscutere senza pregiudizi il modo in cui viviamo, proponendo visioni innovative e costruendo nuovi immaginari e rappresentazioni in termini di adaptiveness, changemaking e fluidity.

Dieci saranno i think tank (tavole rotonde e lezioni aperte per gli studentə), moderati da un conduttore o conduttrice, ognuno con 10 contributors che faranno speach da 10 minuti ciascuno. Parliamo di 110 ospiti (20 ore di spunti), impegnati a costruire nuovi mondi a partire dalle aree d’interesse individuate: la cultura queer (a cura degli artisti KarmaB.), l’importanza delle emozioni (a cura dell’illustratore Fabio Magnasciutti), i post femminismi (a cura del filosofo femminista Lorenzo Gasparrini), le nuove frontiere della medicina (a cura della giornalista Beatrice Curci), la sfide dell’educazione dei più piccoli (a cura dell’educatore Matteo Bianchini), la bioetica come ottica e scelta nell’era delle nuove tecnologie (a cura della giornalista di ONA Rosa Maria Di Natale), cooperazione, inclusione, solidarietà e diritti (a cura della giornalista Monica Di Sisto), crisi climatica, geoetica e rapporto con il pianeta (a cura della politica di Green Italia Annalisa Corrado), imprenditori e politici game-changer (a cura della coach Barbara Santoro e del direttore di Exibart Cesare Biasini Selvaggi), il food design come leva di innovazione socioculturale (a cura della food designer Sonia Massari e Nerina Di Nunzio, founder di Food Confidential).

Max Gazzè

Gli speaker sono stati scelti per la loro multipotenzialità e per la capacità di portare cambiamenti evolutivi nel proprio ambiente di riferimento: per citarne random, si va da Pasquale Quaranta, giornalista della divisione digitale del Gruppo Gedi e founder di OMO – Osservatorio Media e Omosessualità al vignettista Vauro, dalla scrittrice Teresa Ciabatti a Maria Luisa Appetecchia dell’Osservatorio della medicina di genere presso l’Istituto Superiore di Sanità, dall’accademica Anna Oliverio Ferraris a Riccardo Acciai, direttore del Dipartimento reti telematiche e marketing del Garante per la protezione dei dati personali, dalla sindacalista Susanna Camusso a Rossella Muroni, deputata, Commissione Ambiente di Montecitorio, da Barbara Masini, senatrice della Repubblica italiana, alla Stella Michelin Cristina Bowerman, Best Female Italian Chef in Europe al Love Italian Life.

Nancy Brilli

Oltre ai talk, anche letteratura, teatro, cinema, musica: cinque presentazioni di libri costruiti come duetti autore-attore, a partire da Drusilla Foer-Pino Strabioli, fino a Lidia Ravera-Nancy Brilli, passando per Melania Mazzucco-Tindaro Granata, Giancarlo De Cataldo-Livio Beshir, Edoardo Albinati-Michela Andreozzi.

Edoardo Albinati

Per la musica, Ernesto Assante dialoga con Luca Barbarossa e Max Gazzè sul contributo possibile per una rivoluzione valoriale, mentre per il teatro c’è il One Man Show di David Riondino e il conduttore Carlo Massarini con Greg e Giovanni Scifoni. Dal vivo suoneranno invece tre dj della scena italiana e internazionale: Flavia Lazzarini (dj resident per la trasmissione televisiva Sex and the City), Sygma Dj (a Hollywood ha pubblicato un brano insieme all’attrice Premio Oscar Anne Hathaway) e David Steerforth, dj resident al Lian Club di Roma e addetto stampa di +Europa. La performance degli artisti in drag KarmaB. sarà a sorpresa.

KarmaB.

L’arte contemporanea e la street art sono protagonisti assoluti per tutta la durata del festival con tre mostre d’impatto, curate dalla gallerista e giornalista Rory Cappelli e allestite da Crumb Gallery e Labo Architects&Inventors: la collezione della ReWriters Web Art Gallery, in anteprima mondiale, Rompi le scatole!, con opere, tra gli altri, dei muralisti Sten Lex e Lucamaleonte (scelti da Banksy Cans Festival), e il poeta di strada più quotato al mondo, ivan, due opere di Giacomo Costa (esposto al Centre Pompidou) e Federico Solmi (premio della Guggenheim Foundation di New York), un disegno di Vauro e 10 illustrazioni di Fabio Magnasciutti, oltre alle 13 foto della sezione Daily Pic di ReWriters premiate dalla fotografa Letizia Battaglia. Le altre due mostre sono due personali:Let’s rewrite!, di Sten Lex, con opere grandi di cui due inedite, e All you can fuck di Adriana Luperto, mostra-denuncia contro la tratta delle donne.

Greg

Anche il noto fotografo Guido Fuà si mette a disposizione con un flash mob per ritrarre i partecipanti al festival e creare un souvenir d’autore, oltre agli altri souvenir, tutti acquistabili a sostegno dell’Associazione Culturale ReWriters: la collezione dei mag-book 2021 a tiratura limitata, i gadgets con il claim del movimento Un punto di vista è solo la vista da un punto, il catalogo della mostra Rompi le scatole!, e le opere stesse in mostra.

In cucina (colazione, pranzo, aperitivo, cena e bar) uno chef d’eccezione, Nico Fanti, voluto dalla event designer Gabriella Santarelli: “Per questo festival ho scelto un giovane chef, maestro a La Pecora Ladra, sui Monti Cimini, per lo spirito di innovazione e riscrittura nel food e per la scelta del 100% plastic free e chilometro zero”. Per l’area clubbing il bartender Lorenzo Pieri, proprietario del concept bar Il Movida, offrirà il ReWriters cocktail creato apposta e in esclusiva per il festival a base di nocciole dop della Tuscia.

Infine i due One man show e One girl show di David Riondino e Federica Cacciola che interpreta Martina Dell’Ombra: mentre Riondino leggerà i suoi poemetti al vetriolo scritti per ReWriters, Cacciola ci illuminerà su come riscrivere la contemporaneità a partire da tutto ciò che è trend topic. Talmente convincente e persuasiva da essersi guadagnata la nomea di vero e proprio troll del web, youtuber, influencer, ma anche volto della TV, a partire da La tv delle ragazze, Nemo su Rai 2 e Accordi e Disaccordi, ci spiegherà come sopravvivere al presente.

Martina Dell’Ombra

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