In un luogo che sembra essere fuori dal tempo e dallo spazio, Palazzo Cominelli a Cisano di San Felice del Benaco in provincia di Brescia, per il terzo anno consecutivo, e fino al 28 Gennaio 2023, l’Associazione Equilibri Avanzati in collaborazione con la Fondazione Raffaele Cominelli presenta un’esposizione intitolata Mondi immaginari – guardare attraverso l’arte, a cura di Anna Lisa Ghirardi con la collaborazione di Valentina Pedrali.

Una nuova vera e propria invasione di Palazzo, in quella che fu la casa del poeta Raffaele Cominelli, nelle sale al suo interno, nei giardini, nella cappella di famiglia e sulla torretta prospiciente il lago, luoghi dove il tempo permette di riflettere e non confondere il rigore con lo spettacolo.

Gli artisti coinvolti, le opere

Dieci gli artisti coinvolti con disegni, sculture, installazioni e video; alcune opere assolutamente inedite, altre rilette sulla suggestione del tema della mostra.

Stefano Bombardieri, Nautilus, 2014/2023, fiberglass e sonoro, 250 x 260 x 120 cm.

Gli artisti: Stefano Bombardieri – Alessandro Cardinale – Alberto Casiraghy – Gabriella Goffi – Felice Martinelli – Barbara Martini – Marco Mazzoni – Alice Padovani – Mario Piavoli – Livio Scarpella.

Alessandro Cardinale, Whispering Future, 2023, legno, acciaio, plexiglass, carta, illuminazione, installazione.

Dal testo in Catalogo a cura di Anna Lisa Ghirardi.

Mondi immaginari è una mostra dedicata al potere dell’immaginazione. Essa può creare mondi paralleli a quelli tangibili, concreti, conducendoci in spazi liberi, ma anche in anfratti bui e pericolosi, il limite tra reale i immaginario è infatti spesso sottile, labile, tanto è vero che l’immaginazione si può persino trasformare in realtà.

Ci piace inoltre pensare che il mondo razionale e quello irrazionale non siano sempre distinti e che l’immaginazione, come ha sostenuto Carl Gustav Jung, talvolta può essere una forma più fluida capace di cogliere essenze e forme globali. A proposito dell’inconscio collettivo, da lui teorizzato,  ci è parso  curioso individuare nelle opere generate dagli artisti alcune immagini ricorrenti: la porta, la casa, la scala, l’albero, il pesce… 

Jung ha affermato inoltre che ogni realtà psichica esiste prima sotto forma di pensiero immaginale, di immagini e poi nella realtà esterna.

Chi meglio degli artisti ha la capacità di dar forma alle immagini che fluttuano nel nostro pensiero, sia esso vigile od onirico?

Ci auguriamo pertanto di trovare nelle opere la materializzazione di suggestioni, riflessioni e concetti che possiamo riconoscere o che ci si rivelino. Tutti i sensi sono le vie di trasporto attraverso il viaggio.

Ognuno sceglierà se affidarsi totalmente all’immaginazione per traghettare il proprio essere o se trattenere le briglie, affinché l’irrazionalità non prenda il sopravvento. 

Alessandro Cardinale, Whispering Future, 2023, legno, acciaio, plexiglass, carta, illuminazione, installazione.

Un percorso anche quest’anno proposto nella stagione più fredda e che, comunque, durante il periodo invernale, presenta uno straordinario paesaggio del Lago di Garda su cui si affaccia Palazzo Cominelli. Da quella posizione privilegiata è possibile vivere le emozioni di un’atmosfera che muta al variare della luminosità: perfetta scenografia di collegamento tra il mondo reale e i Mondi Immaginari degli autori.

Alberto Casiraghy, Gli occhi sanno anche ascoltare, 2022 (?), tecnica mista su carta, Al. 26,5 x La.19,5 cm.

Spazio in cui si accende la creatività.
“Mondi immaginari”

In uno spazio in cui si accende la creatività, l’operazione studiata da Anna Lisa Ghirardi si propone alla conoscenza poiché è necessario conoscere per dare qualità ad un ragionamento, con assoluta indipendenza di giudizio, con onestà intellettuale, con la franchezza senza compromessi.

Senza il coinvolgimento della propria anima, la critica si smarrisce e, invece di essere un valido contributo antropologico/esistenziale, diviene esercizio inutile.

Felice Martinelli, Apotropaico/Sette Savi (Omaggio a Fausto Melotti), 2017/2020 ferro galvanizzato, h. 240, Diametro 40 cm. ognuno. Installazione.

Questi lavori, interpretano, rilanciano, forniscono nuovi spunti teorici poiché l’arte è una reale necessità interiore, è dove l’artista si narra e cede la propria luce senza perdere le proprie tracce, racconta di un tempo concluso, cristallizzato, con un segno attento all’essenziale. Gli approfondimenti critici spesso propongono un esclusivo apparato intellettuale, accessibile solo a coloro che oggi definiamo addetti ai lavori.

Barbara Martini, Little golden house, 2023, ferro, doratura con foglia, 300 x 150 x 200 cm.

Ma se è comunque corretto che questo esclusivo apparato intellettuale esista (e per fortuna), allo stesso tempo è fondamentale incentivare tutti coloro che crescendo, durante la formazione, vorranno avvicinarsi all’arte. L’offerta dovrà essere con approfondimenti diversi; perché altrimenti sarà normale che l’arte contemporanea non si capisca.

Marco Mazzoni, Burn Out, 2023, inchiostro su carta, Al. 20 x La. 13 cm.

Troppo spesso sentiamo dire che l’arte contemporanea non si capisce

La prima causa è sicuramente da attribuire alla pigrizia, la seconda è da attribuire a tutti coloro che hanno voluto complicarla e renderla oscura inutilmente originando quell’allontanamento che ha generato, a sua volta, l’allontanamento degli individui privandoli del desiderio e dell’energia di distinguere tra opera densa perché profonda e opera artificiosa perché insincera.

Marco Mazzoni, Alienazione Sociale, 2023, matite colorate su carta, Al. 18 x La. 18 cm.

Allora dov’è il vizio? Quel vizio diffuso e profondo nell’obiezione: non si capisce!

E’ nell’intendere il capire. E capire è un delimitare, sviscerare i problemi, è voler portare tutto alla propria misura.

Ma l’opera d’arte, in quanto fenomeno umano dotato di qualcosa di smisurato all’interno, continua nel tempo a rilasciare novità e scoperte. La scrittura e ri-scrittura dell’arte è un agglomerato di visioni, un’ enciclopedia del profondo, un nudo pensiero di rivelazioni.

Mario Piavoli, Particelle, 2023, videoinstallazione 6′ frame

Nell’opera d’arte non è possibile nascondere l’amore per i luoghi, l’amore per la gente, l’intensità più pura e più vera delle circostanze fondamentali della vita. Nelle opere d’arte che non si dimenticano nel tempo che passa, la loro crescita, la loro tenuta, è dovuta alla capacità di penetrarci e alla capacità di frugare incessantemente dentro di noi a tal punto da lasciarci sgomenti.

L’artista crea evocando immagini, elementi del paesaggio, suoni, illuminando visioni in imprevedibili rapporti e prendendo possesso delle cose nella pura dimensione visiva o nella calibratissima scelta.

Livio Scarpella, Porta Dei Fauni, 2020, ceramica, Al. 245 x La. 160 cm.

L’invito da parte mia è sempre: azzardate, date una vostra interpretazione! Ogni animo sia libero di recepire a seconda della propria conoscenza.

Perché chi crea offre elementi e situazioni non riducibili a uniche interpretazioni ma immagini del passato, del proprio tempo, del tempo desiderato, immagini tradizionali o notizie profonde. Un artista è sempre alla ricerca dell’essenziale, di un’altra verità indagata nel segno purificato del proprio personale itinerario.

La pubblicazione delle fotografie che compaiono in questo Articolo della Testata Giornalistica ReWriters è stata autorizzata dalla dott.ssa Anna Lisa Ghirardi.

Il Visual della mostra è stato realizzato dagli studenti del corso di Graphic Design dell’Accademia SantaGiulia di Brescia, coordinati da Francesca Rosina, Docente di Graphic Design II-III e Coordinatrice della Scuola di Grafica e Comunicazione.

Nell’ambito della mostra saranno tenuti laboratori didattici in un progetto di inclusività, con il Patrocinio di Fondo Silvestro e Margherita Niboli sezione Raffmetal.


Mondi Immaginari – guardare attraverso l’arte

Fino al 28 Gennaio 2024 – Ingresso libero
Fondazione Raffaele Cominelli,
Via Padre Francesco Santabona, 9 – Cisano di San Felice del Benaco.
Orari di apertura: sabato – domenica e festivi.
Mattino: 10.00-13.00 / Pomeriggio: 14.30-17.30

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