Siddhartha: ecco il libro da leggere per prepararsi al 2025
Il segreto da cogliere? Tutto è cambiamento, tutto è trasformazione. Questo insegna ancora oggi “Siddhartha” di Hermann Hesse.
Il segreto da cogliere? Tutto è cambiamento, tutto è trasformazione. Questo insegna ancora oggi “Siddhartha” di Hermann Hesse.
L’arrivo di un nuovo anno segna sempre un punto di svolta. Ecco perché Siddhartha di Hermann Hesse può servire da guida. Di questo 2025 sappiamo ancora poco. Che faccia avrà, come si comporterà, in che modo impatterà o meno sulle nostre vite. È innegabile, però, che prima della mezzanotte staremo lì a desiderare che accada qualcosa. Un po’ come il protagonista di questo libro così amato. Un ragazzo, poi uomo, che non ha paura di mettersi in cammino.
Un viaggio di crescita interiore che procede per tappe. All’inizio vediamo Siddhartha amato in famiglia e apprezzato dalla sua comunità. Lui, però, inizia ad avvertire una vaga inquietudine. Irrequieto e insoddisfatto, decide di unirsi ai samana, asceti girovaghi, rifuggendo dai piaceri del mondo esterno e ricercando l’assoluto. L’esperienza della privazione lo aiuta a far posto, a eliminare bisogni e desideri, a concentrarsi sulla ricerca. A un certo punto, però, anche qui gli sembra di non fare passi avanti.
Quell’Io che tanto prova a evitare con la meditazione è sempre pronto a riaffacciarsi e sembra inutile tutto lo sforzo impiegato per tenerlo al suo posto. Anche l’incontro con Buddha, per quanto impattante, non cambia le cose. Stanco di teorie e maestri, Siddhartha decide di andare in direzione contraria e, anziché fuggire dal suo Io, per la prima volta gli va incontro provando a conoscersi meglio.
“La maggior parte degli uomini, Kamala, sono come una foglia cadente, che si libra e si rigira nell’aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come gli astri, che vanno per un loro corso preciso, e non c è vento che li tocchi, hanno in se stessi la loro legge e il loro cammino”.
Una volta entrato nel mondo, il nostro protagonista sperimenterà l’amore e la cupidigia, la gioia e la disperazione. Riuscirà finalmente a comprendere cosa agita tanto gli altri esseri umani che, fino a quel momento, gli erano parsi simili a infanti o a bestie. Ferito nel profondo, avrà bisogno di tempo per ritrovare la serenità e smettere di ribellarsi contro il suo destino.
Quel che dovrà fare sarà mettersi in ascolto, perché solo così ciò che è destinato a noi riuscirà a venirci incontro. Ecco quindi l’augurio per l’anno che verrà: che il vostro animo sia pronto e il cuore acceso. A tutto ciò che ci attende!