Tra luci e ombre della psiche, intervista a Eleonora Mancini
Dal 6 al 9 Marzo 2025 in scena al teatro Ghione a Roma “Dr Jekyll & Mr. Hyde”, ne parliamo con Eleonora Mancini, la sua protagonista
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Dal 6 al 9 Marzo 2025 in scena al teatro Ghione a Roma “Dr Jekyll & Mr. Hyde”, ne parliamo con Eleonora Mancini, la sua protagonista
Dal 6 al 9 Marzo presso il teatro Ghione a Roma Dr Jekyll & Mr. Hyde, presentato da Teatro della luce e dell’ombra per la regia di Gennaro Duccilli, tratto dall’opera di R.L. Stevenson, ne parliamo con Eleonora Mancini, la sua protagonista.
In un’epoca così ambigua quale ritiene essere l’attualità di questo testo?
Il romanzo di Stevenson esplora il dualismo tra bene e male, la lotta interiore tra istinti e moralità. Oggi anche se crediamo nel quotidiano di aver superato il giudizio degli altri sulle nostre condotte morali, in realtà ne siamo ancora schiavi, forse piu di prima. La nostra immagine “pubblica”, quella che decidiamo di mostrare attraverso i social, è forse lo spazio dove piu di tutti ci aspettiamo che emerga la versione “migliore” di noi stessi.
In che modo il suo personaggio si rapporta al racconto originale di Stevenson?
In realtà nella versione originale del racconto, il personaggio di Eva Brown non esiste. Credo che a livello drammaturgico fosse interessante, se non necessario, aggiungere una componente femminile. D’altronde le grandi sceneggiature cinematografiche che si sono ispirate al romanzo, hanno tratto le stesse conclusioni inserendo grandi dive del passato. Pensiamo ad Ingrid Bergman che interpreta Ivy Pearson, nella versione del 1941 di Fleming.
Su quali emozioni e corde hanno fatto principalmente leva la regia e l’adattamento? Credo fermamente che bisognerebbe far leva sempre su criteri di universalità, condivisi da tutti. La lotta eterna tra bene e male, moralità e dissolutezza, fanno indiscutibilmente parte di ognuno di noi
Questa versione offre anche una scenografia significativa…ce la racconti!
La scenografia ideata da Sergio Gotti per lo spettacolo “Dr. Jekyll & Mr. Hyde” è una componente fondamentale che arricchisce l’esperienza teatrale sia per il pubblico che per gli attori. Strutturata su tre piani, la scenografia ricrea una Londra gotica e misteriosa di fine Ottocento, offrendo una varietà di ambientazioni che permettono transizioni fluide tra le scene e una rappresentazione dinamica degli spazi. Per gli attori, poter contare su una scenografia così dettagliata e immersiva semplifica notevolmente il lavoro interpretativo. Un ambiente scenico ben progettato fornisce riferimenti spaziali chiari e stimoli visivi che aiutano a entrare nel personaggio e a interagire in modo più naturale con lo spazio circostante.
A quale pubblico pensate di arrivare e, in genere, a quale pubblico mira nelle sue scelte professionali?
Con “Dr. Jekyll & Mr. Hyde” vogliamo arrivare a un pubblico ampio e trasversale. Lo spettacolo parla a chi ama il teatro di qualità, le grandi storie senza tempo e le atmosfere gotiche, ma anche a chi è affascinato dalle tematiche psicologiche e filosofiche legate al dualismo dell’animo umano. È un racconto che coinvolge gli appassionati di letteratura classica, gli studenti, ma anche chi è incuriosito dalle connessioni con il nostro tempo: il conflitto tra identità, le maschere sociali, le pulsioni nascoste sono più attuali che mai. Insomma, ci rivolgiamo a tutti quelli che cercano un teatro che emoziona, fa riflettere e lascia il segno. Personalmente nelle mie scelte professionali penso solo a dare il massimo ed emozionarmi al di là del progetto a cui lavoro. Sono sicura che al pubblico arriverà questa mia “fame”, ne sono certa.