Il 23 e 24 settembre torna a Gradara il Gradara Ludens Festival, uno storico festival del gioco che ha fatto conoscere fin dal 1990 giochi di ogni tipo a un vasto pubblico. E già questa è una buona notizia.

La notizia ottima è un’altra: dentro la rocca di Gradara (quella di Paolo e Francesca) si terrà uno degli appuntamenti di IdeaG, una sorta di gemellaggio ludico tra Gradara Ludense e GiocaCon Piacenza! Qui tutti i dettagli.

IdeaG è un appuntamento itinerante promosso da SAZ, il sindacato/associazione degli autori di giochi, un posto dove è possibile presentare il proprio prototipo e confrontarsi con le idee di altri autori, del pubblico di appassionati, e scoprire se funziona, cosa non funziona e così via.

Per questa edizione, l’associazione Play Life Academy di Fano insieme a Gradara Innova si sono unite per creare una serie di laboratori e workshop dove parlare di come la creazione di giochi possa essere un luogo inclusivo.

Workshop formativi e
tavoli per game-designer

Ci sono ben sette appuntamenti per parlare di cose molto pratiche: come progettare giochi per daltonici, cioè per venire incontro a chi ha una visione dei colori diversa; per ragionare intorno alle neurodiversità e a come possono essere accolte o ostacolate da un regolamento o da un materiale di gioco. Ci saranno occasioni per parlare di regolamenti al maschile o al femminile e di integrazione interculturale, di giochi per i più piccoli e di DSA.

Esplicitiamolo: è un incontro per addetti ai lavori; ma gli addetti ai lavori siamo noi. Tutti e tutte noi: perché ogni esigenza specifica è un possibile allargamento di pubblico, e può portare a una comprensione migliore di tutti i possibili utenti. Il programma nel dettaglio è qui (e con lo stesso link potete anche iscrivervi per fare provare il vostro gioco).

Le iscrizioni chiuderanno Martedì 19 Settembre alle ore 23:59. 

Gradara e la sua rivoluzione gentile

Personalmente, la trovo una meravigliosa piccola rivoluzione gentile: è un luogo dove tutti si incontrano per cercare di rendere i giochi migliori. Migliori, cioè senza difficoltà aggiuntive oltre a quelle offerte dal gioco.

Pensateci: ogni gioco è un posto per affrontare nuove difficoltà (e quindi anche per pensarsi diversə), e può essere un luogo accessibile, con meno difficoltà. Non è un’idea astratta: è la storia di molti giochi che sono da sempre un terreno di incontro tra persone con diverse abilità.

Gentilmente, giocosamente, vi aspettiamo a Gradara.

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