Il dono più grande che porta con sé l’estate è sicuramente la possibilità di rallentare i ritmi, di ritagliarci spazio e tempo per noi stessi in una dimensione che durante il resto dell’anno sarebbe impensabile. In questo spazio possiamo riscoprire le nostre esigenze e i nostri bisogni di libertà, ma anche concederci momenti di approfondimento e crescita.

Se siete in partenza per la spiaggia o per i monti, se non vedete l’ora di godervi aria aperta, sole e un tempo più lento e pigro di quello che di solito ci è concesso, sicuramente state pensando di portare in valigia il miglior compagno di relax e viaggio che sia mai stato inventato: un libro.

E perché non approfittare di questo tanto agognato tempo libero per rilassarsi, ma anche per aumentare le nostre consapevolezze?

Save The Woman vuole quindi suggerirvi cinque libri da leggere in questa estate 2023. Per tornare dalle vostre vacanze riposate, ma anche cariche e sempre più coscienti delle tante battaglie ancora da combattere per migliorare la condizione femminile nella società.

Dovremmo essere tutti femministi,
di Chimamanda Ngozi Adichie

Il primo libro che vi consigliamo è un saggio snello e illuminante: Dovremmo essere tutti femministi della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie. Il testo nasce come discorso TED ed è un viaggio nella diseguaglianza e anche un’inchiesta sullo stato del femminismo e sulla sua necessità oggi.

Il merito maggiore di questo libro, oltre a passare in rassegna le piccole grandi discriminazioni quotidiane che tutte le donne vivono sulla propria pelle, compresa l’autrice, è nella capacità di scardinare un pregiudizio vecchio ma duro a morire: quello del femminismo come teoria anti-uomo.

La scrittrice, con una prosa limpida e incisiva riesce a mettere in luce come invece il femminismo sia una pratica necessaria non solo alle donne, ma a tutta la società per diventare più giusta per tutti e per questo si concentra soprattutto su quello che si può fare nel processo di educazione contro i pregiudizi. Un appello potente ad aprire gli occhi su una realtà che pretende il cambiamento. Nell’interesse di tutti.

Ferite a morte 10 anni dopo, di Serena Dandini

 “Dalla sua prima uscita ‘Ferite a morte’ si è trasformato nel tempo in un potente strumento di denuncia e in un mezzo efficace per aprire un dialogo con le istituzioni. Purtroppo – e sottolineiamo questo purtroppo – è diventato un classico. Non lo avremmo mai voluto, speravamo sinceramente che le cose cambiassero con più rapidità, ma siamo ancora qui a contare (come dimostrano i dati aggiornati in questa nuova edizione) e – nonostante le buone leggi che sono state varate nel nostro Paese – i numeri sono sempre impressionanti”.

Così sottolinea l’autrice, Serena Dandini nella prefazione della riedizione di quello che, come dice lei, purtroppo è diventato un classico: Ferite a morte- 10 anni dopo. Una serie di storie crude e intollerabili come lo è la violenza sulle donne, aggiornata e arricchita con un sguardo a quello che è successo durante la stagione del lockdown, quando la casa non è stata per tutti la tana sicura in cui rifugiarsi contro i rischi della pandemia da Covid-19, ma una prigione isolata che ha lasciato molte donne ancor più in balia del proprio carnefice.

Un libro che racconta più di mille articoli e statistiche cosa è la tragedia della violenza sulle donne e che ci ricorda, pagina dopo pagina, l’urgenza di contrastarla con tutti i mezzi.

 Il racconto dell’ancella, di Margaret Atwood

Se preferite andare sulla fiction, vi consigliamo un romanzo incredibile. Il Racconto dell’Ancella di Margaret Atwood è un romanzo distopico che ha catturato l’immaginazione dei lettori di tutto il mondo e da cui è stata tratta anche una seguitissima serie tv.

Il libro è ambientato in una società totalitaria in cui le donne sono ridotte a ruoli subordinati e oggetti di controllo. Attraverso la voce della protagonista, Margaret Atwood esplora temi profondi di oppressione, resilienza e lotta per la libertà.

In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante.

Il regime di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.

Il Racconto dell’Ancella  solleva domande cruciali sulla libertà individuale, sulla discriminazione di genere e sul potere. Sfida il lettore a riflettere sulla natura dell’oppressione e della resistenza, e rappresenta una riflessione potente dell’importanza della lotta per la giustizia e la libertà.

Bastava chiedere! Dieci storie di femminismo quotidiano di Emma Clit

Il libro Bastava chiedere! Dieci storie di femminismo quotidiano della fumettista francese Emma Clit con prefazione di Michela Murgia, mette insieme in forma di fumetto una serie di storie esilaranti ma che raccontano uno spaccato di realtà tremendamente serio. Un fumetto femminista che ogni donna dovrebbe leggere.

“Conosci la scena”, si legge nella prefazione. “Sei tornata dal lavoro, hai fatto la spesa, stai preparando la cena e nel frattempo pensi a quando pagare l’affitto / chiamare l’idraulico / prendere la pillola / finire quella mail di lavoro / controllare che i tuoi figli (se li hai) abbiano fatto i compiti / prenotare il dentista per loro. Tutto questo mentre il tuo compagno ti chiede se per caso sai dove sono finite le sue scarpe”.

Vignetta dopo vignetta, la fumettista francese illustra con ironia e chiarezza l’enormità della disparità di carico mentale e impegni quotidiani che impattano significativamente sulla vita delle donne rispetto a quella degli uomini.

Una disparità così eclatante e ingiusta che una risata amara serve ad evidenziare la necessità di un cambio di rotta urgente e irrinunciabile per modificare la condizione femminile nella società contemporanea, perché questa disparità si riflette poi sulla vita delle donne e sulla possibilità di giocarsi opportunità e ruoli ad armi pari con gli uomini.

Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf

Per finire un classico, che ha aperto la strada a riflessioni fondamentali sul tema della necessità di combattere per le pari opportunità. Una stanza tutta per sé è un saggio iconico scritto da Virginia Woolf nel 1929.

Quest’opera affronta il tema cruciale come l’indipendenza delle donne e delle condizioni necessarie perché il talento femminile possa fiorire senza restrizioni. Con il suo stile acuto e profondo, Virginia Woolf offre una visione straordinaria sulla condizione delle donne nel contesto sociale del suo tempo.

L’ispirazione per Una stanza tutta per sé arrivò durante una serie di conferenze tenute a due collegi femminili dell’Università di Cambridge nel 1928. Queste conferenze la portarono a riflettere sulla mancanza di risorse e opportunità per le donne nella società, e come queste influenzassero il loro sviluppo intellettuale e artistico.

La condizione femminile ai primi del ‘900

Nel saggio, Virginia Woolf esamina le barriere che impediscono alle donne di dedicarsi liberamente ai propri talenti e sviluppare le proprie potenzialità. Dalla mancanza di risorse economiche alla negazione di un’educazione di pari livello per le donne, l’autrice evidenzia come la società abbia tradizionalmente messo le donne in una posizione di svantaggio rispetto agli uomini.

Un punto centrale del saggio è l’importanza dell’indipendenza economica per le donne. Avere risorse finanziarie proprie è fondamentale per ottenere la libertà di realizzarsi senza dover dipendere dall’appoggio degli uomini.

Una stanza tutta per sé è diventato un manifesto per l’emancipazione femminile. Il saggio ha ispirato molte donne a lottare per i propri diritti, l’uguaglianza e l’accesso a spazi e opportunità.  

Una pietra miliare nella letteratura femminista e nella riflessione sull’emancipazione delle donne da leggere o rileggere questa estate, per prepararsi alle nuove battaglie dell’autunno.

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