Lo scorso fine settimana, il 22 e 23 febbraio, Assisi ha ospitato l’Assemblea nazionale della Rete Sinodale “Costruendo insieme la Chiesa sinodale”. Un incontro che ha riunito oltre 200 persone appartenenti a una trentina di associazioni, gruppi e comunità impegnati nel Cammino sinodale della Chiesa in Italia, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di una Chiesa più inclusiva, aperta e profetica.

Video della relazione finale dell’Assemblea della rete sinodale svoltasi ad Assisi il 22 e 23 febbraio 2025

Un cammino sinodale che interpella tutta la Chiesa

L’Assemblea di Assisi si è svolta nel segno del discernimento e della corresponsabilità, valorizzando l’ascolto reciproco e il confronto aperto tra le diverse anime della Chiesa. I tavoli di lavoro hanno affrontato molteplici questioni, esposte nello Strumento di Lavoro della Fase Profetica del Sinodo (che si concluderà con un’Assemblea a Roma dal 31 marzo al 3 aprile 2025), tra cui:

  • La presenza delle donne nei ministeri: riconoscere il ruolo delle donne nelle comunità cristiane e aprire loro l’accesso ai ministeri, superando linguaggi e strutture patriarcali;
  • La giustizia sociale e la pace: rafforzare il dialogo interreligioso, promuovere la nonviolenza e la gestione dei conflitti e spingere per politiche di disarmo;
  • La laicità dello Stato e il rapporto con la politica: favorire un rinnovato impegno dei credenti per il bene comune e sostenere politiche sociali basate sulla giustizia e sull’uguaglianza;
  • La centralità delle persone impoverite nella vita ecclesiale: mettere al centro i più fragili e sviluppare una Chiesa “a bassa soglia”, accogliente e vicina agli ultimi.
  • Il rinnovamento della liturgia: promuovere celebrazioni più partecipative e comunitarie, in cui le omelie possano essere affidate anche a laiche e laici e le celebrazioni della Parola siano vissute in piccoli gruppi;

Il documento

Il contributo profetico di Cammini di Speranza

Tra i temi centrali dell’Assemblea, l’accoglienza delle persone LGBT+ ha avuto un ruolo di primo piano grazie anche all’impegno di molti gruppi presenti: La Tenda di Gionata, 3 Volte Genitori, Ponti da Costruire, Il Faro e Cammini di Speranza, una delle associazioni nazionali dei cristiani LGBT+, che ha presentato un contributo specifico alla fase profetica del Sinodo, inviato. Un documento che chiede alla Chiesa italiana di passare da una “pastorale per” a una “pastorale con” le persone LGBT+, riconoscendo la loro piena dignità e partecipazione alla vita ecclesiale senza discriminazioni.

Il documento finale dell’Assemblea sottolinea la necessità di un cambiamento radicale nell’approccio ecclesiale: superare ogni linguaggio offensivo e discriminatorio, condannare le cosiddette “terapie di conversione” come abuso psicologico e spirituale e istituire tavoli di ascolto in tutte le diocesi per favorire il dialogo tra presbiteri, famiglie e persone LGBT+.

Nel suo documento consegnato all’Assemblea, Cammini di Speranza ha posto l’accento sulla necessità di una Chiesa che sia luogo di cura e protezione, specialmente in un’epoca segnata dall’avanzata di movimenti politici e culturali che minacciano la sicurezza e la dignità delle persone LGBT+. In questa prospettiva, la Chiesa non può restare in silenzio ma deve farsi voce profetica di giustizia e accoglienza.

Tra le proposte concrete avanzate:

  • La creazione di una giornata nazionale di preghiera e riflessione per l’inclusione delle persone LGBT+ nelle comunità cattoliche, in prossimità del 17 maggio (Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia);
  • L’istituzione di reti di protezione per le persone LGBT+, in particolare minori e giovani vittime di discriminazione o violenza familiare;
  • La necessità di formazione e sensibilizzazione per il clero e per le comunità cristiane, in linea con il principio della dignità umana ribadito nell’enciclica Fratelli Tutti.

Una Chiesa che cammina insieme

L’Assemblea di Assisi ha rappresentato un momento di forte condivisione e di slancio per il futuro del Cammino sinodale italiano. Le proposte elaborate non restano solo parole, ma indicano percorsi concreti che potranno essere accolti dalla Seconda Assemblea Sinodale Nazionale, prevista per aprile 2025.

L’esperienza sinodale dimostra che il cambiamento è possibile quando si parte dall’ascolto e dalla partecipazione attiva di tutti i membri della Chiesa, senza esclusioni. Come ci ricorda il Vangelo, “non c’è più giudeo né greco, non c’è più schiavo né libero, non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Galati 3,28). Il cammino continua, e Cammini di Speranza sarà ancora una volta in prima linea per costruire una Chiesa davvero inclusiva, capace di abbracciare senza riserve ogni figlio e figlia di Dio.

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