‘Alice Neel: Hot Off The Griddle’ al Barbican di Londra
La mostra di Alice Neel a Londra, fino al 21 maggio, racconta una storia di lotta e resistenza per dare voce alle persone meno rappresentate.
La mostra di Alice Neel a Londra, fino al 21 maggio, racconta una storia di lotta e resistenza per dare voce alle persone meno rappresentate.
Dal 16 febbraio al 21 maggio 2023, il Barbican di Londra presenta al pubblico la mostra Hot Off The Griddle di Alice Neel. L’artista americana sviluppa il suo stile unico negli anni 30’, in un contesto americano nel quale modernismo e cubismo cominciano a farsi noti. Però, l’artista non si attiene alle mode dominanti: anzi, Alice Neel dipinge le persone, cominciando dagli amici, usando nozioni astratte e un poco di realismo per creare uno stile unico.
In quegli anni, nella scena artistica newyorchese, i ritratti non andavano di moda. Alice Neel non dipingeva solamente ciò che osservava, ma riusciva a capire le anime e le storie dei soggetti delle sue opere.
Con questo spirito innovativo, dipinge bambini di colore, donne incinte, attivisti per i diritti dell’uomo e della donna, comunità queer e altri soggetti marginalizzati. Le sue opere artistiche sono opere di resistenza, armi nel combattere per la propria visione politica – Alice Neel era membra del partito comunista americano – e per la creazione di uno spazio che desse voce alle comunità meno rappresentate.
La mostra, organizzata in collaborazione con il Centro Pompidou di Parigi, racconta una storia di lotta e resistenza che usa l’arte per mettere in discussione lo status quo, ispirazione per i giovani artisti. Del resto, proprio a causa della sua critica aziendale e del suo lavoro Alice Neel attirò su di sé anche l’attenzione dell’FBI. La natura rivoluzionaria dell’arte va coltivata.
Negli anni durante i quali Alice Neel dipinge, tra gli anni 30’ e 60’, l’attenzione della scena dell’arte americana era sull’astratto, sull’immaginazione e la riconcettualizzazione di ciò che ci circonda. Alice Neel decide di offrire un punto di vista diverso: dirige il suo sguardo all’interno delle case, negli sguardi delle persone, nel quotidiano degli sconosciuti.
In questo modo, l’artista racconta storie vere, si concentra sulla realtà del presente e sulla responsabilità del passato, sulle difficoltà di alcune comunità oggi giorno. Come dice l’artista, “chi ha bisogno delle astrazioni o del modernismo quando il solo esistere è un atto politico?”.
Nel periodo storico che stiamo vivendo adesso, le tensioni tra responsabilità storiche e realtà presenti sono quasi dimenticate, coperte da altri eventi politici e un flusso d’informazione costante. Riavvicinarsi alla semplicità dell’esperienza quotidiana altrui è luogo di verità e progressismo.
Prendiamo esempio da Alice Neel, e proteggiamo l’esistenza dell’essere, dai diritti degli animali a quelli di comunità marginalizzate e discriminate. L’idea di celebrare l’individuo, e la bellezza della diversità degli individui, prima di tutt’altro, è anche una critica all’arte che si svela nelle sue complessità. Che il ritorno alla semplicità possa innovare.
ENGLISH VERSION
From February 16th to May 21st 2023, the Barbican in London presents the exhibition Hot Off The Griddle by Alice Neel. The American artist develops her unique style in the 30’s, in an American context in which modernism and cubism reign in the art scene.
However, the artist does not stick to mainstream fashions: instead, Alice Neel paints people, starting with friends, using abstract notions and a little realism to create a unique style. Note that in those years, in the New York art scene, portraits were not in fashion.
Alice Neel not only painted what she observed, but she also intimately understood the souls and stories of the subjects of her works. With this innovative spirit, she paints black children, pregnant women, human rights activists, queer communities, and other marginalized subjects. Her works are pieces of resistance, her drawings are weapons in fighting for their political vision – Neel was a member of the American Communist Party – and for the creation of a space that gives voice to the less represented communities.
This exhibition, organized in collaboration with the Pompidou Center in Paris, tells a story of struggle and resistance that uses art to question the status quo – because of his corporate criticism and his work, Neel also attracted the attention of the FBI, inspiration for young artists. The revolutionary nature of art must be nurtured.
In the years during which Neel painted, between the ’30s and ’60s, the focus of the American art scene was on the abstract, the imagination, and the reconceptualization of what surrounds us. Neel decides to offer a different point of view: she directs her gaze inside houses, in the eyes of people, and in the daily life of strangers. In this way, the artist tells true stories: she focuses on the reality of the present and the responsibility of the past on the difficulties of some communities today. As the artist says, “who needs abstractions or modernism when just existing is a political act?”.
In the historical period, we are living now, the tension between historical responsibilities and present realities is almost forgotten, covered by other political events and a constant flow of information. Reconnecting with the simplicity of the daily experience of others is a place of truth and progressivism.
Take Alice Neel as an example, and protect the existence of beings, from animal rights to those of marginalized and discriminated communities. The idea of celebrating the individual, and the beauty of the diversity of individuals, before anything else, is also a criticism of art that reveals itself in its complexities. May the return to simplicity innovate.