Negli ultimi anni, la scena pop ha accolto nuove voci capaci di rappresentare non solo un genere musicale, ma anche intere comunità che si identificano in loro. Chappell Roan è una di queste nuove regine. Se fino a pochi mesi forse solo qualche super appassionato aveva sentito parlare di lei, oggi credo che sia chiaro che con il suo ultimo singolo Good Luck Babe stia colonizzando le classifiche di mezzo mondo.

Raramente negli ultimi decenni si era vista una crescita così vertiginosa e rapida e, soprattutto, la scesa in campo di un così agguerrito stuolo di fans provenienti dalla Queer Culture.

La storia di Chappell Roan merita di essere raccontata e le ragioni del suo successo secondo me vanno nella direzione di un mondo che si sta polarizzando su alcuni temi nella direttrice generazionale,

Chappel Roan, l’infanzia e le prime battute musicali

Chappell Roan, il cui vero nome è Kayleigh Rose Amstutz, è nata e cresciuta a Willard, Missouri, una piccola cittadina in un ambiente cristiano e conservatore. La sua infanzia è stata segnata da un contesto familiare complesso: la sua famiglia viveva in un parcheggio per roulotte, una situazione non ideale per chi voglia emergere nel settore musicale. Nonostante questo, la passione per la musica è sempre stata presente: già da adolescente, Roan scriveva canzoni e investiva ogni energia in quella che sapeva essere la sua strada, pubblicando brani scritti da lei sui social, soprattutto YouTube, e partecipando a Talent Show.

Nonostante fosse stata adocchiata da diversi talent scout, il suo primo colpo di fortuna è stato firmare a 17 anni un contratto con la Atlantic Records, una delle etichette più importanti nel panorama musicale. Adotta il nome d’arte con cui ora è famosa in onore del nonno Dennis K. Chappell morto poco prima per un tumore. Pubblica il suo primo EP School Nights e va in tournée aprendo i concerti di diversi artisti.

L’incontro con Dan Nigro: una storia interrotta

Nel 2020 incontra Dan Nigro, produttore di successo e noto per aver lavorato con artisti di grande calibro, e scoppia la scintilla. Nigro intravede del potenziale in lei, e i due iniziano a lavorare insieme su quello che doveva essere il progetto che l’avrebbe portata alla ribalta. Pubblica il singolo, ora celeberrimo, Pink Pony Club, ambientato in un famoso gay bar di West Hollywood, che evoca in qualche modo la sua storia parlando di una ragazza del Tennessee che vuole andare in California a lavorare come ballerina al Pink Pony Club tra le ambasce della mamma.

Il video ufficiale di “Pink Pony Club” di Chappell Roan

Tuttavia, proprio mentre stava lavorando con Roan, Nigro viene coinvolto nella produzione dell’album Sour di Olivia Rodrigo, che si è rivelato uno dei progetti di maggior successo degli ultimi anni, e abbandona temporamente il lavoro con Chappell Roan. Dopo la pubblicazione di due singoli di successo contenuto, la label arriva a rescindere il contratto e Chappell torna a Los Angeles a lavorare in maniera indipendente alla sua musica, lavorando contemporaneamente in un Drive Through di ciambelle e dolci.

La rinascita con The Rise and Fall of a Midwest Princess

Dopo 2 anni, nel 2022, Chappel Roan torna a lavorare con Nigro stavolta con un contratto con la Sony. Apre i concerti  di Olivia Rodrigo e ritorna a pubblicare singoli. Il vero rilancio arriva però con la pubblicazione del suo primo album, The Rise and Fall of a Midwest Princess. Il titolo stesso riflette la sua storia di ascesa e caduta, una lotta per affermarsi in un’industria spesso spietata. L’album inizia a conquistare un seguito sempre più ampio, grazie anche a brani come Pink Pony Girl, che diventa rapidamente un inno della comunità LGBTQ+.

La scelta di intraprendere un percorso indipendente ha permesso a Chappell di esprimersi senza compromessi, sia sul piano artistico che su quello personale. Infatti, è in questo periodo che ha iniziato a definirsi apertamente come queer e lesbica, trovando una connessione ancora più profonda con il suo pubblico.

La consacrazione: Good Luck Babe
e l’ascesa globale

Dopo l’album, Chappell ha pubblicato il singolo Good Luck Babe, che ha segnato un ulteriore salto in avanti in termini di popolarità. La canzone è riuscita a catturare l’attenzione delle piattaforme streaming, facendo registrare una crescita significativa nei numeri e portando Roan sotto i riflettori dei media mainstream. La sua performance nello show di Jimmy Fallon ha consolidato il suo status di nuova stella emergente nel panorama pop, confermandola come una delle voci più fresche e originali della scena musicale attuale.

Una regina queer amata dal pubblico e attivista per la comunità

Il legame tra Chappell Roan e la comunità queer si è rafforzato con ogni sua mossa artistica e pubblica. La sua estetica, fortemente influenzata dalla cultura drag, le sue esibizioni teatrali e il suo impegno per i diritti LGBTQ+ sono diventati un tratto distintivo della sua immagine. Il trionfo agli MTV Music Awards, dove è stata premiata come miglior artista esordiente, è stato il coronamento di questo percorso.

La sua scelta di esibirsi nelle vesti di Julie D’Aubigny,cantando Good Luck Babe, è una conferma del suo orientamento estetico e concettuale. Julie D’Aubigny, infatti, è stata un personaggio queer antesignano. Spadaccina, cantante d’opera, alternava abiti maschili e femminili secondo il suo sentire del momento. Innamoratosi di una fanciulla, alla notizia che la famiglia di lei la aveva rinchiusa in convento per sottrarla a questo amore sconveniente, si finse novizia infiltrantosi nel convento e, insieme all’amante, diedero fuoco al convento approfittando del trambusto generato per scappare. Chappell, nell’armatura e spada con cui è salita sul palco, e nell’aprire la canzone dando fuoco al palazzo alle sue spalle, fa sua la rocambolesca vita di Julie d’Aubigny.

La performance di Chappell Roan ai Video Music Awards 2024

Durante il suo discorso di accettazione del premio come Best New Artist, Chappell ha ribadito il suo impegno a favore della comunità queer, sottolineando l’importanza di lottare per l’inclusione e l’accettazione in un mondo sempre più polarizzato.

“A tutti i ragazzini e le ragazzine queer del mid west che ci guardano ora: empatizzo con voi, vi capisco perché io sono una di voi. Non lasciate che nessuno vi dica che non potete essere esattamente quello che volete essere”.

Il discorso di Chappell Roan premiata come Best New Artist ai Video Music Awards

L’importanza della privacy

Nonostante il suo successo planetario, che in pochi mesi l’ha portata a essere un’icona adorata dalla comunità queer, Chappell ha dovuto affrontare anche i lati negativi della fama. Recentemente, ha lanciato un appello ai suoi fan, scagliandosi contro coloro che invadono la sua privacy per le strade.

“Essere famosi non significa perdere il diritto alla propria intimità. Sono una stronza qualunque come voi!”

ha dichiarato, sottolineando l’importanza di rispettare i confini personali anche per chi è sotto i riflettori. Questo aspetto è inedito per le pop divas che richiama a un abbattimento del livello di separazione tra la star e i suoi fans in termini non di vicinanza fisica ma di ruolo sociale.

Un mondo che si polarizza

La storia di Chappell Roan si inserisce in un contesto più ampio, quello di una società che si sta polarizzando. Da una parte, assistiamo a un crescente ritorno di movimenti conservatori che cercano di riportare il mondo su posizioni più chiuse e tradizionaliste. Basti guardare il movimento anti-woke che supporta la campagna elettorale di Trump al ritmo di basta forzature per includere le minoranze.

Dall’altra le nuove generazioni, proprio come quelle a cui appartengono i fans di Chappel Roan, che stanno tracciando i confini di un mondo più aperto, inclusivo e fluido. La musica di Chappell Roan diventa così non solo una colonna sonora per questa trasformazione, ma anche una bandiera di resistenza contro chi vorrebbe mettere dei confini alla libertà di essere se stessi.

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