Qual è il libro giusto per raccontare questo momento drammatico ai più piccoli?
Ci ho pensato tanto, ma proprio tanto, su quale o quali libri proporvi oggi per questa rubrica dedicata ai libri per bambini e bambine… Cercavo un libro strepitosamente bello, imperdibile e che al tempo stesso potesse dare un contributo importante alla narrazione del momento attuale che stiamo vivendo e che arriva con un carico d’angoscia ingestibile sui piccoli.

Posto che su come e cosa raccontare della guerra, qualunque essa sia, e del suo presente, a bambini e bambine condivido moltissimo la posizione di Daniele Novara il cui intervento a riguardo potete ascoltare e godervi qui, alla fine il libro giusto penso di averlo trovato ed eccolo qui…

Di qui non si passa è un albo di Isabel Minhos Martins e Bernardo Carvalho edito in Italia da Topipittori divertente e spassoso che mette letteralmente in scena sulla pagina l’atto di abuso di chi decide qualcosa di assurdo e di contrario alla volontà popolare per costruire e preservare il proprio potere personale.

La protagonista della storia in Di qui non si passa è una guardia militare che, messa al centro della doppia pagina, al di qua della soglia che divide la pagina sinistra da quella destra, ha il compito di non far passare nessuno nella pagina destra del libro.

“il mio generale si riserva il diritto di tenere questa pagina bianca per entrare nella storia ogni volta che vuole”.

Ecco cosa risponde la guardia a chi chiede il perché non si possa transitare liberamente anche nell’altra pagina del libro!

La storia, anzi la pagina di sinistra, si va affollando sempre di più e ogni personaggio meriterebbe di essere letto nella propria storia personale, guardato con attenzione, cosa che spero farete con calma a casa o a scuola, con il libro in mano.

La calca aumenta fino a quando accade l’imponderabile: la palla con cui stanno giocando dei bambini si permette, lei, di rimbalzare nella pagina destra e di bucare letteralmente il muro immaginario che frena le persone.

E’ a questo punto che avviene la prima svolta della storia: la guardia si assume la responsabilità di far passare i bambini nell’altra pagina per prendere la palla e da lì inizia un inarrestabile flusso di persone a cui però la guardia impaurita raccomanda: “però non dite che siete passati di qui”.

Quando arriva il generale che vuole fare arrestare la guardia perché ha disobbedito agli ordini ed ha permesso alle persone di muoversi liberamente, arriva anche la seconda svolta della storia: la ribellione di tutti i personaggi che si schierano in difesa della guardia, persino Nitrito Tonante, il cavallo del generale, prende posizione, disarciona il dittatore e lo lascia per terra.

Ecco che in un attimo le pagine si svuotano e… il generale rimasto solo decide di andarsene…

“Dopotutto chi vuol essere l’eroe di una storia per bambini?”

Eccolo qui questo capolavoro di libro, in tutta la sua potenza narrativa e metanarrativa, che per raccontare e mettere in scena cosa voglia dire l’abuso di potere, il totalitarismo (questo albo è stato originariamente pensato e pubblicato in Portogallo per raccontare la dittatura Portoghese), usa il formato stesso del libro giocando sul centro pagina come soglia immaginaria, come confine invisibile che divide la vita dalla repressione.

La bellezza e qualità di questa narrazione è tale e tanta che Di qui non si passa funziona benissimo sia con i bambini e le bambine dell’età della scuola dell’infanzia, sia con i ragazzi e le ragazze grandi che a partire da questo gioco letterario possono prendere spunto per lavorare e ragionare su moltissimi elementi intrinseci alla narrazione che racconta una storia che però al tempo stesso diventa metafora diretta della Storia con la S maiuscola.

Posso permettermi di esprimere un desiderio?

Vorrei che il libro Di qui non si passa fosse presente (come è accaduto in Portogallo) in ogni singola classe delle scuole italiane, e se possibile anche in ogni singola casa in cui vi siano bambine e bambini che invece che alle terribili immagini di guerra dovrebbero essere esposti alla lettura, ed alla lettura di capolavori come questo in particolare!

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