Doctor Strange nel Multiverso della Follia”, diretto da Sam Raimi è l’ennesimo capitolo del MCU, Universo cinematografico della Marvel. Il film è uscito il 4 maggio. Raimi è celebre per la trilogia di Spider-Man, la saga de La Casa e altro.

Vede protagonisti Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Benedict Wong, Xochitl Gomez, Chiwetel Ejiofor, Rachel McAdams e Bruce Campbell.

Vi avvisiamo che da qui in avanti saranno presenti diversi SPOILER.

L’universo cinematografico della Marvel è complesso, ci permette di esplorare ancora un po’ del multiverso, dopo i recenti stravolgimenti avvenuti in “Spider-Man: No Way to Home” e nella serie tv Loki.

Personalmente ritengo che la cosiddetta fase 4 del MCU stia funzionando meglio in tv, grazie appunto a Loki, dove Sophia Di Martino e Tom Hiddleston hanno saputo finalmente rendere al meglio il Dio del Caos.

Nessuno può dimenticare i problemi – per usare un eufemismo – della saga di Thor, l’anello più debole del MCU.

Per capire meglio l’universo cinematografico della Marvel, va tenuta a mente The Falcon and The Winter Soldier, ideata da Malcolm Spellman, forse la miglior serie del MCU in assoluto. In primis per merito degli interpreti Anthony Mackie, Sebastian Stan, Erin Kellyman, Wyatt Russell, Emily Van Camp, Florence Kasumba, Daniel Bruhl, Adepero Oduye. Poi grazie una sceneggiatura che esplorava a fondo il tema del razzismo, del suprematismo bianco, della fame e del menefreghismo dei potenti.

Intrigante anche il bisogno estremo di avere eroi, veri o prefabbricati, per poi dimenticarsi di loro quando sono in difficoltà. Molto veritiero e terribile anche il riferimento agli esperimenti militari, fatti prima durante e dopo la guerra fredda.

Ne sanno qualcosa i personaggi interpretati da Stan, Bucky Barnes e da Carl Lumby, Isaiah Bradley.

Se volete saperne di più, cliccate qui.

Strange vs Strange

Ma poi c’è anche la serie Hawkeye, ideata da Jonathan Igla, con protagonisti Jeremy Renner e Hailee Steinfeld, che aveva lo stesso stile cupo e noir di The Falcon and The Winter Soldier.

Mostra di nuovo il volto umano degli eroi, in questo caso Clint Barton/Hawkeye, distrutto dalla morte dell’amica Natasha Romanoff durante gli eventi di Avengers Endgame, oltre che ancora tormentato dal suo passato come giustiziere killer, da cui lo aveva salvato proprio Natasha. 

Sarà l’incontro fortuito con la giovane arciera Kate Bishop a ridargli lentamente fiducia in se stesso.

Infine WandaVision, strettamente correlata al film di Raimi, a cui funge da antefatto, ci aiutava ad esplorare l’elaborazione del lutto e a cosa può portare la perdita di chi si ama.

Elizabeth Olsen e Paul Bettany colpivano lo spettatore con ironia e malinconia, lasciandolo a riflettere su molte cose.

Il film di Raimi dal punto di vista di Wanda, America e Christine

Proprio attraverso Wanda Maximoff (e alle altre donne) vorremmo fare alcune considerazioni riguardo a Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Wanda, interpretata appunto da una bravissima Elizabeth Olsen, ha perso tutto:

prima i suoi genitori, poi l’adorato gemello Pietro dopodiché l’uomo che amava, Vision, costretta persino a ucciderlo per provare a salvare il mondo e, come lei stessa dice: “Non è servito a nulla”.

America Chavez, prima super eroina figlia di due donne

Impazzita di dolore, come si vede nella miniserie WandaVision, usa i suoi poteri per crearsi una realtà che non esiste, quando poi si rende conto di ciò che ha fatto, libera la cittadina dove aveva costruito il tutto.

Decisa a capire di più i propri poteri, inizia a studiare il Darkhold, libro malefico che finisce per succhiarle il cervello.

Finzione? Nì.

Il dolore può farci perdere la ragione

La magia non esiste, idem il Darkhold ma può succedere eccome che quando perdiamo qualcuno ci rifugiamo in una realtà dove la persona a cui teniamo, non è morta e noi siamo di nuovo felici. Si può usare la mente oppure si possono usare le droghe, cambia poco.

Al di là dei poteri e dei libri malefici, ciò che succede a Wanda è molto reale. Soprattutto se non si riceve aiuto.

Negli Stati Uniti è più facile reperire un’arma invece di aiuti medici…

Ad un certo punto Wanda dice a Strange:

Tu infrangi le regole e diventi un eroe, lo faccio io e divento il nemico”.

Lungi da noi santificare Wanda e chi commette dei crimini perché ha subito qualcosa di orribile – dovremmo diventare tutti dei serial killer – troviamo affascinante il quesito che la ragazza pone.

É giusto sacrificare le persone per un bene supremo? Cos’è il bene supremo? Non si dovrebbe prima di tutto rispettare gli altri come esseri umani, al di là di ogni ideologia?

Wanda commette dei crimini, nessuno lo nega perché mette al primo posto il proprio dolore, la propria rabbia e finisce per calpestare gli altri.

Alla fine se ne pentirà, guardando in faccia i figli che avrebbe voluto avere e che non riescono a riconoscerla come madre, anzi ne hanno persino paura.

La vera bontà non uccide i cattivi

Il dialogo tra le due Wanda, quella buona, la madre dei piccoli e quella cattiva non può non commuovere. Elizabeth Olsen è molto brava a rendere entrambe.

Non solo perché fa a pezzi il conflitto manicheo: mostrandoci come una persona buona arrivi a provare compassione per quella che viene vista come cattiva.

Ciò non può non ricordare il mio amato Luke Skywalker. Luke è da sempre mio eroe proprio timido e rabbioso, comprensivo e avventato, umano e fragile, lontano anni luce dal macho odioso.

Luke ebbe un comportamento insolito con il padre malvagio Anakin Skywalker/Darth Vader in Star Wars Episodio VI – Il Ritorno dello Jedi.

Luke lo spinse a redimersi, invece di ucciderlo e vendicarsi del male che ha subito da lui.

La vera bontà ha mille sfaccettature, così come le persone.

Alla fine Wanda cercava solo di essere amata, come lo vogliamo tutti.

Wanda capisce che sta sbagliando

Lo capisce anche America Chavez – a cui presta il volto la sorprendente Xochitl Gomez.

America è la prima supereroina figlia di due donne. La ragazza ha perso perché non sapeva controllare i propri poteri e teme persino di averle uccise. America è un’adolescente spaventata, con un potere immenso.

La famiglia è dove ci sono
amore e rispetto

America sa viaggiare tra gli universi e cerca disperatamente qualcuno che la guidi, come sapevano guidarla e amarla le sue madri. Parliamo di un film di intrattenimento eppure è splendido come si riesca, anche qui, a far vedere che una famiglia è dove c’è amore, rispetto e presenza.

Questa è una famiglia, non importa se composta da un padre e una madre, da due madri, da due padri o altro ancora.

Il Doctor Strange, nella sua arroganza e paura di lasciarsi andare a sentimenti ed emozioni, lo capisce al volo e usa il ricordo delle due madri per far fare la cosa giusta alla sua protetta, America.

La ragazzina, infatti, trova la forza di non combattere più Wanda e lui è capace di metterla di fronte a se stessa e ai propri errori, donandole compassione.

Elizabeth Olsen è felice che si continui il percorso del suo personaggio

E a proposito di questo, Christine Palmer interpretata dalla sempre adorabile Rachel McAdams. In entrambe le sue versioni che vediamo, è un altro personaggio interessante, non in quanto donna del protagonista, per fortuna.

La prima Christine che incontriamo si sposa con un altro uomo.

Christine sa dire di no al super eroe

E spiega a Strange che non può avere il suo (di Christine) amore “perché devi sempre tenere in pugno tutto”. Insomma classico maniaco del controllo, come molti, troppi uomini.

Mi piace che Christine dimostri di non voler essere più parte di una relazione tossica, che la danneggia come essere umano. Una lezione che dovremmo imparare. 

L’altra Christine, la scienziata che Strange incontra saltando, suo malgrado, in un altro universo, è ancora più indipendente. Questa è colei che sta catalogando il multiverso e cerca di evitare incursioni tra uno e l’altro perché ogni universo ha le sue leggi.

I due finiranno per allearsi nel momento clou.

Xochitl Gomez racconta di come si è commossa nel vedere l’action figure della sua America

Christine spiega all’uomo Strange
come cambiare

E sarà proprio lei a far capire all’uomo Steve che non potrà mai avere una relazione seria, se continuerà ad avere paura e a volere sempre il controllo. Perché in una relazione seria non si può e non si deve controllare l’altro, non si deve averne paura né fargli paura. Rispetto, fiducia, amore, presenza.

Le basi di una famiglia e di una relazione stabile, sia essa amorosa oppure tra amici.

Non eccelso, lo ripetiamo, ma con degli spunti mica male.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia è ancora in diversi cinema.

Condividi: