Riequilibrare il rapporto tra noi e gli animali: questa è la strada sulla quale ci siamo incamminati da tempo. Ma è una strada lunga, tortuosa, in salita e piena di ostacoli. Eppure lungo questa strada le buone notizie arrivano come raggi di sole.

E’ il caso del nostro Parlamento, che l’altro ieri, il 13 giugno, ha approvato in via definitiva, all’Aula della Camera dei Deputati, la nuova Legge sullo spettacolo, che ha rinnovato quella decaduta nel 2019 affidando al Governo la delega a chiudere l’iter legislativo entro nove mesi e fare un Decreto Legislativo attuativo anche per la 

“revisione delle disposizioni nei settori delle attività circensi e degli spettacoli viaggianti, specificamente finalizzata al graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse”. 

Cosa significa? Che, in pratica, le migliaia di animali usati negli spettacoli circensi potranno finalmente essere destinati a percorsi di vita più rispettosi, interrompendo una barbarie che ormai è diventata inaccettabile per tutti i cittadini, adulti e bambini di questo Paese. Una svolta che arriva con una legge molto tardiva qui in Italia, dopo che altri 50 Paesi l’hanno già adottata prima di noi, ultima la Francia. Ma meglio tardi che mai.

E un’altra buona notizia ci arriva, nello stesso giorno, dalla Sicilia dove è stato approvato il Ddl sul randagismo. L’assemblea regionale siciliana ha approvato infatti una norma che contribuirà a migliorare la tutela degli animali. Nel dettaglio, la norma intende porre fine all’esportazione massiva di animali nei canili da una Regione all’altra, istituire un garante dei diritti degli animali, e creare un contributo di solidarietà per stimolare l’iscrizione all’anagrafe canina.

In programma anche la possibilità, per i Comuni, di trattenere gli introiti delle sanzioni comminate ai padroni indisciplinati di animali domestici e la realizzazione di nuovi rifugi sanitari pubblici in tutte le nove province della Regione Sicilia grazie allo stanziamento di 3,5 milioni di euro. In questi nuovi rifugi si potrà svolgere tutte le attività di sterilizzazione, microchippatura e di cura degli animali.

Al di là delle concrete azioni intraprese da questo Ddl, quello che emerge è proprio un cambio di passo, una presa visione del problema e una volontà chiara e incontrovertibile di combattere in concreto tutti quei comportamenti lesivi della sicurezza e del benessere del cane, come l’abbandono di intere cucciolate e gli allevamenti a scopo di lucro.

E intanto è proprio sulla necessità di combattere l’abbandono dei cani e sensibilizzare sempre più persone sull’importanza di adozioni responsabili che si colloca l’iniziativa Pomeriggi in Agridog School, organizzata da un centro cinofilo situato a Bolsena (VT) che si propone come luogo di incontro e di conoscenza per chi vuole crescere insieme al cane.

Qui, oltre alle iniziative più strettamente legate al settore cinofilo, si organizzano incontri con studiosi, scrittori, artisti e persone che, a vario titolo, sono in grado di condividere il valore dei cani nella nostra quotidianità.

Il prossimo appuntamento è per sabato 16 luglio alle ore 18.30 presso il centro cinofilo AgriDog School di Bolsena con la presentazione del libro #Iosonoacasa (Antonio Crepaldi Editore, 2022) di Francesco Cerquetti.

«Si parla sempre di canili del Sud o di canili del Nord. Di adozioni dal Sud o di adozioni al Nord. Ma cosa succede al Centro? Spesso incastonati tra le montagne dell’Appennino, in contesti del tutto particolari sia per la collocazione geografica che per il tessuto umano, certi canili rappresentano una realtà specifica e che andrebbe conosciuta».

Così spiega l’educatore cinofilo Francesco Cerquetti che, dopo molti anni di esperienza, è profondamente convinto dell’importanza che potrebbero avere i canili per fare formazione e informazione. E’ proprio a questo scopo che nasce il suo libro #iosonoacasa dove sono raccolte alcune delle sue esperienze a lieto fine con cani di canile.

Il libro è scritto con uno stile narrativo non-fiction, e racconta splendide favole accadute realmente, perché le storie dei cani che lasciano il canile per andare a vivere con la loro famiglia di adozione sono bellissime favole a lieto fine.

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