Esperienze sensoriali e archetipiche tra Milano, Trevignano Romano, Roma e… tanto altro
Tre mostre sensoriali giocano a stravolgere i nostri sensi per creare percorsi interattivi. Per stupire e stupirsi, da nord a sud.
Tre mostre sensoriali giocano a stravolgere i nostri sensi per creare percorsi interattivi. Per stupire e stupirsi, da nord a sud.
Accendere i sensi e scatenare i sogni: è quanto accade da nord a sud attraverso affascinanti esposizioni che diventano esperienze multisensoriali capaci di modificare l’intensità delle nostre percezioni.
Dialoghi nel buio è un’esperienza sensoriale equiparabile a un sogno dove puoi sentire, odorare e toccare ciò che ti circondava, ma se provi a spalancare gli occhi… il nulla.
Un viaggio di un’ora nella totale oscurità, che trasforma una semplice passeggiata in un giardino o il sorseggiare una tazza di caffè in un’esperienza straordinaria. Chi l’ha compiuto racconta di aver vissuto qualcosa di unico, che ha cambiato il proprio modo di pensare.
Dialoghi nel buio è un invito a sperimentare un modo diverso di relazionarsi con la realtà che ci circonda. Un’esperienza multisensoriale in cui la percezione delle cose e la comunicazione, in assenza dell’immagine visiva, possono essere più profonde e intense.
Una guida non vedente, chiave di volta di questa esperienza, conduce con professionalità il visitatore nel buio più totale. Si può andare al bar, su una moto, al mercato e in molti altri luoghi ancora in un’esperienza unica e fantastica.
Dialogo nel Buio è una mostra/percorso allestita da dicembre 2005 presso l’Istituto dei Ciechi di Milano. Si differenzia da un’esposizione tradizionale per l’assenza totale di luce e per il fatto che i visitatori, per esplorare gli ambienti, devono affidarsi esclusivamente ai sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto, del gusto.
Varcato l’ingresso, la linea di confine fra la luce e il buio, ci si trova alle prese con una condizione mai sperimentata, dove occorre fare appello alle proprie capacità per destreggiarsi nella nuova situazione.
Un buio così profondo disorienta, sconcerta chi è abituato da sempre a fare affidamento sulla vista. Ma è anche l’occasione per scoprire nuove dimensioni, in modo sorprendentemente semplice. Non si tratta di scoprire una realtà differente, è piuttosto una riscoperta, con modalità diverse, dello stesso mondo che già conosciamo. Nel buio anche il caffè ha un altro sapore, una rosa un altro profumo.
Dialogo nel Buio si trova presso l’Istituto dei Ciechi di Milano, in via Vivaio 7.
Una situazione simile la si può sperimentare anche in alcuni ristoranti in tutto il mondo del gruppo Dans le Noir, dove si mangia nel buio più completo guidati da non vedenti. Veri e propri workshop sensoriali in cui si sperimentano i gusti dei cibi e dei vini senza sapere ciò che si mangia e si beve. Solo alla fine si avranno le risposte ai tanti interrogativi che naturalmente vengono alla mente sotto gli stimoli sensoriali.
Le squadre di Dans le Noir si trovano in 8 Paesi e 13 città. I suoi ristoranti insoliti, i suoi spazi sensoriali unici, propongono esperienze originali e conviviali piene di significato.
A Trevignano Romano invece è proprio il senso della vista ad essere il protagonista di questa mostra interattiva in cui il passato incontra la contemporaneità perché è ospitata presso il museo civico dedicato al glorioso popolo etrusco. Qui potremo immergersi in un percorso fotografico interattivo: Gli Spiriti del tempo, nel quale il visitatore sarà invitato a percorrere un viaggio al di fuori del tempo, attraverso immagini archetipiche e primitive nella cornice del Museo Civico sulla civiltà etrusca.
La ricerca fotografica di Osvaldo Sponzilli, autore della mostra, invita l’osservatore a concentrarsi sulla impermanenza della forma. Riflessioni sul tempo e sullo spazio scanditi dall’evoluzione di forme irripetibili catturate dallo scatto. Il visitatore è invitato ad entrare in un percorso interattivo di 12 immagini. All’ingresso gli viene consegnata una scheda dove appuntare cosa si vede in ogni immagine.
Potremmo definirlo un test proiettivo atto a risvegliare memorie inconsce. Alla fine del percorso si potranno consultare le schede di altri visitatori, tutte ovviamente anonime, per confrontare i risultati con i propri.
Le immagini, dalla seducente capacità attrattiva, sono state effettuate da Osvaldo Sponzilli fotografando varie sorgenti di fumo mosso da casse acustiche che, secondo i brani utilizzati, hanno prodotto il movimento del fumo fermato da flash professionali.
Il risultato è stupefacente: ciascuna immagine ci propone forme uniche ed irripetibili, perché catturate nel momento dello scatto, a cui ognuno darà un proprio significato.
Le aperture sono 9.00 13.00 e 15.00 19.00, lunedì e martedì chiuso. Fino al 15 gennaio.
Infine ci spostiamo a Roma, dove la manifestazione che si è aperta il 19 dicembre e si concluderà l’8 gennaio, in contemporanea con altre 18 località europee, è organizzata da DEAG Deutsche Entertainment AG, IMG e Be.it Events ed è l’occasione per conoscere e immergersi nello storico orto botanico, residenza di Cristina di Svezia, attraverso una favolosa mostra di arte sensoriale, tra luci, musica e natura.
Si tratta di un festival internazionale di light art che si tiene per la prima volta in Italia, e di cui ha parlato anche la nostra blogger Claudia Pecoraro in questo articolo. Attraverso una immersione sensoriale senza precedenza il visitatore ha l’occasione di vivere, da una prospettiva nuova e memorabile, uno dei luoghi più iconici della Capitale: l’orto botanico che si estende da Trastevere fino alle pendici del Gianicolo. Da una mongolfiera di luci sulla collina si potrà godere di una vista unica sulla città eterna.
Le attrazioni, la cui mappa è scaricabile digitalmente con un codice QR, sono state battezzate all’insegna della fantasia: si susseguono la Cattedrale di Luce, la Fontana illuminata, il Campo dei Lumi, i Fiori di stelle, i Raggi di luce, l’Albero delle lucciole, il Campo dei fiori di loto, il Bosco fatato, il Prato delle Lune cangianti, le Sfere galattiche, la Scalinata sfavillante, la Strada dell’arcobaleno e i Fili di luce fino alla Luna e alle stelle.
La pianta dell’Orto tratteggia un microcosmo della meraviglia, dove un grande cuore cangiante è la postazione per romantici selfie.
L’evento è innanzitutto family friendly, perché permette alle famiglie di riscoprire l’Orto Botanico, come fosse un sogno a occhi aperti, capace di stupire grandi e bambini: al suo interno ci si immerge, infatti, in uno scintillante mondo fatato, passeggiando lungo i viali abitati da curiose creature, come i conigli luminosi, le fatine Incantesimelle, le renne sapienti e le Farfallose, delle eleganti farfalle danzanti.
Camminare mano nella mano lungo il percorso che si snoda tra le palme splendenti nel viale dei Rami Scintillanti, attraverso la navata della Cattedrale di Luce e fino al borgo della Luna e delle Stelle è, altresì, l’infallibile freccia per fare breccia nel cuore del proprio amato: questo insolito e unico Love date si compie avvolti da un caloroso abbraccio di luci che si rincorrono nella rigogliosa natura del giardino d’inverno, luogo magico che sa far sbocciare l’amore anche fuori stagione.
Che si vada in coppia per una passeggiata ad alta intensità di romanticismo o tra amici, il festival è anche il regalo perfetto per stupire e stupirsi, regalandosi qualcosa di unico, che resti nel cuore.
È necessario tornare al 2016 per conoscere le origini di Incanto di Luci. Tutto è iniziato quando DEAG Deutsche Entertainment AG ha portato per la prima volta in Germania il concetto di successo del Giardino di Natale presso l’Orto Botanico di Berlino.
Un evento che registra, fin dalla prima edizione, una grande presenza di pubblico, e che porta ad allargare le successive edizioni ad altre location. Tra queste, il Pillnitz Palace & Park di Dresda (dal 2018), il Wilhelma di Stoccarda (dal 2018), l’Allwetterzoo di Münster (dal 2019), il Giardino Botanico di Madrid (2019), il Wollaton Park di Nottingham (dal 2020), il Deutsche Bank Park di Francoforte sul Meno (dal 2021), l’Hannover Adventure Zoo (2021), l’Isola di Mainau (2021), la Fortezza di Ehrenbreitstein a Coblenza (dal 2021), lo Zoo di Colonia (dal 2021) e Weihnachten im Tierpark Berlin (dal 2019).
Nel 2021, il Giardino di Natale si è tenuto anche al Recinte Modernista de Sant Pau a Barcellona, al Jardín Botánico Histórico La Concepción a Malaga, ai Jardíns de Vivers a Valencia, al Parc de Saint-Cloud a Parigi, al Windsor Great Park e alla Kenwood House a Londra, al Wollaton Park a Nottingham e alla Trentham Estate, vicino a Newcastle.
Nel 2022 è la volta della nuova sede europea a Chorzów, città della Slesia in Polonia, e dell’edizione italiana all’Orto Botanico di Roma con Incanto di Luci.
Le esperienze sensoriali offerte dai giochi di luci prendono piede un po’ ovunque in Europa, ecco gli eventi più ragguardevoli che vi consiglio di sperimentare: