L’associazione Mediterranea propone ogni domenica mattina dal 22 novembre al 13 dicembre l’iniziativa L’orto del mondo. Giocando NaturalMente. In un momento così complicato a livello globale, che condiziona l’universo psicosociale  dei bambini e delle bambine, le attività in natura sono un’occasione speciale per sostenerli nella loro dimensione affettiva, psicologica e sociale, favorendo la creatività, la concentrazione, la socializzazione e l’inclusione.

E’ da qui che nasce l’idea di Mediterranea. Un ciclo di 4 laboratori in cui, immersi nella meravigliosa natura di Villa Pamphilj, i bambini potranno essere accolti per imparare i segreti dell’orto e giocare a toccare la terra, a conoscere le erbe aromatiche, guidati dai ragazzi di Mediterranea, che porteranno il loro sapere da terre lontane e affascinanti.

Ma facciamo un passo indietro. Cosa è Mediterranea? Mediterranea è un progetto di inclusione sociale per richiedenti asilo, un’associazione culturale di formazione continua nata inizialmente come progetto a inizio del 2018, grazie alla sinergia tra la Congregazione della Missione, che ha messo a disposizione un parco di due ettari di fianco a Villa Doria Panphilj, la Cooperativa Medihospes che gestisce diversi Centri di accoglienza SPRAR a Roma e l’associazione non profit Linaria che si occupa di progettazione partecipata e riqualificazione urbana. Fin dall’inizio, il progetto Mediterranea centra i suoi obiettivi di inclusione e integrazione generando strategie partecipative con laboratori di formazione, con il contributo di amici giardinieri, ortolani, artisti, grafici, stilisti, architetti, designer e grazie al sostegno e a collaborazioni con associazioni, enti e università. Insieme si collabora alla crescita e allo sviluppo di un progetto che diventa sempre più complesso poiché da un lato si vogliono sfruttare le potenzialità del terreno a disposizione, e dall’altro si cerca di sviluppare le capacità e le risorse del gruppo di migranti che provengono prevalentemente dall’Africa Subsahariana al Medio Oriente.

Questa volta Mediterranea vuole aprire le porte ai bambini grazie alla collaborazione di Azùcar e di psicoterapeuti esperti dell’età evolutiva. Il progetto consiste nella realizzazione di laboratori psicoeducativi per bambini e bambine dai 6 ai 10 anni. Ad ogni laboratorio sono presenti diverse figure professionali (psicoterapeuti, educatori, tutor di laboratorio), in un’ottica inclusiva e con particolare attenzione ai bambini e alle bambine con difficoltà psicologiche e sociali. I laboratori si svolgono all’aperto, in piccoli gruppi, negli spazi privati di Mediterranea per favorire la socializzazione garantendo il distanziamento richiesto dall’emergenza sanitaria nel rispetto delle norme anti-Covid.

L’importanza del ruolo della natura nell’età evolutiva è stato già evidenziato da Maria Montessori, una delle prime donne ad essersi laureata in medicina in Italia, che nel suo lavoro Il metodo della pedagogia scientifica applicato nelle Case dei Bambini (Città di Castello, Tip. Casa Editrice S. Lapi, 1909) ha dedicato un intero capitolo al legame tra natura ed educazione. Montessori sottolineava quanto non bastasse l’igiene infantile, l’educazione fisica e l’esposizione del bambino all’aria aperta, ma quanto fosse necessario liberare il bambino dalle costrizioni della convivenza cittadina. Tra le attività  alla base del metodo dell’educazione infantile, Montessori propone il giardinaggio e l’orticoltura.

La pedagogista italiana fa notare come, “quando il bambino ha piantato nel terreno un seme o un bulbo e lo ha periodicamente annaffiato, o ha piantato una pianta da frutto”, e il fiore sbocciato e il frutto maturo si offrono come un generoso dono della natura, il bambino riceve da un piccolo sforzo una ricca ricompensa”; in questo modo “sembra quasi che la natura stia rispondendo con i suoi doni al sentimento del desiderio, all’amore vigile del coltivatore”.
La virtù della pazienza e della fiducia possono essere dunque favorite dal sentimento di natura inteso come attenzione, rispetto, curiosità verso ciò che vive attorno al bambino..

Il contatto con la natura favorisce quindi lo sviluppo psicosociale sostenendo in questo modo anche il bambino con difficoltà nella dimensione affettiva, psicologica e sociale.

I laboratori negli spazi verdi di Mediterranea, si propongono di promuovere da una parte l’interazione e l’integrazione sociale, e dall’altra lo sviluppo e la valorizzazione delle abilità e delle differenze individuali, sostenendo l’autostima dei bambini e delle bambine e favorendo lo sviluppo delle autonomie personali.

Così i bambini potranno giocare all’orto didattico o al giardino delle erbe aromatiche.
Il bambino sarà guidato ad imparare a rispettare i tempi e i cicli della natura, sviluppando il valore dell’attesa e del tempo. L’importanza dell’innaffiare la piantina per favorirne la nascita e la crescita sosterrà nel bambino l’importanza del prendersi cura di, favorendo lo sviluppo del rispetto dell’altro e di se stessi. Il manipolare, il raccogliere, l’assaggiare ed infine il trasformare, accompagna i bambini nella riscoperta dell’uso dei propri sensi, in un imparare facendo che li rende protagonisti di un apprendimento attivo tra pari.

Oggi, in tempi di pandemia, c’è chi non smette di credere in un mondo migliore.
La crisi in psicologia viene considerata un’occasione, un’opportunità di crescita e cambiamento. E così chissà se la crisi da pandemia ci porterà alla creazione di nuovi scenari. Nuovi scenari all’aria aperta dove il contatto con la natura sarà lo strumento per favorire la coesistenza tra distanziamento sociale e attività di interazione e integrazione sociale. E forse sarà proprio la pandemia a promuovere la diversità come valore e come risorsa per la comunità, trasformando la distanza fisica tra una persona e l’altra, in vicinanza sociale.
Che i bambini giochino “naturalMente”!

Per informazioni o iscrizioni:

telefono: 3392898918

mail: info@mediterranearete.org

Condividi: