Il progressive rock è stato uno degli stili più amati del rock. Nato alla fine degli anni Sessanta ha concluso la sua parabola creativa alla metà del decennio successivo. L’inizio della fine è datato 20 novembre 1974, quando i Genesis aprono all’Auditorium Theatre di Chicago il loro ultimo tour con Peter Gabriel, per mettere in scena la loro opera più complessa e ambiziosa, The lamb lies down on Broadway, di cui un libro di Mark Bell ripercorre la storia.

Tour che non fu soltanto l’apice della creatività di Peter Gabriel e della band nella ricca e stupefacente struttura della musica, ma anche l’apice della capacità del cantante e della band di costruire uno spettacolo complesso anche nella parte teatrale, con costumi, scene e proiezioni che servivano a rendere più avvincente e comprensibile la storia.

La vicenda di The lamb lies down on Broadway ruota attorno alla figura di Rael un giovane teppista portoricano che vive a New York e che è costretto ad affrontare un viaggio fantastico per salvare suo fratello John. Storia surreale e simbolica perché, come dimostrava la presenza in scena al fianco di Peter Gabriel di un manichino vestito esattamente come lui, la ricerca del fratello da parte di Rael altro non era che la ricerca della parte mancante di se stesso. Questo viaggio porta Rael ad affrontare diverse difficoltà ma anche a confrontarsi con i problemi della società contemporanea. 

Nella prima parte dello show Gabriel appariva vestito semplicemente come Rael, con una t-shirt e dei jeans, mentre nella seconda parte lo show diventava decisamente più complesso, con diversi cambi di costume, alle volte assai elaborati come quelli di The Lamia o il celebre Slipperman.

Molti effetti speciali, alcuni altamente spettacolari, come nel finale, quando nell’ultimo brano Peter Gabriel appariva in scena tra luci stroboscopiche, dopo una grande esplosione, nuovamente vestito in maniera identica al manichino, entrambi fermi, immobili in scena, rendendo difficile per il pubblico comprendere chi fosse il vero Gabriel. 

La prima chicagoana fu salutata con entusiasmo, anche se spesso, come del resto in gran parte del tour, non tutto funzionasse per il verso giusto, nei costumi, nelle proiezioni, negli effetti speciali. La star dello show era Peter Gabriel, con la sua espressività, la sua grande forza vocale, la sua teatralità, anche se la musica dell’opera era stata interamente composta dagli altri componenti della band, tutti al loro massimo soprattutto dal vivo, perfettamente equilibrati tra tecnica e creatività. 

The Lamb Lies Down On Broadway è l’episodio finale della grande stagione del rock progressivo, le nuove generazioni erano sempre meno interessate alla profondità dei messaggi, alla complessità delle strutture spettacolari, alla ricchezza delle composizioni. E lo stesso Peter Gabriel non era più a suo agio nella dimensione del gruppo.

A metà del tour prese la decisione di lasciare i Genesis, cosa che farà alla fine del tour, concluso il 22 maggio del 1975 al Palais des Sports di Besançon, in Francia. Poco dopo arriverà il punk e il rock cambierà pelle ancora una volta.

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