“La letteratura è la prova che la vita non basta.”

Fernando Pessoa

Viviamo in un mondo frenetico, serrato, scandito da orari, riunioni, consegne, notifiche. Il lavoro occupa gran parte delle nostre giornate, e spesso finiamo per perdere il contatto con quello spazio interiore che ci permette di respirare davvero. In questa corsa costante, la letteratura può diventare un rifugio, un modo per sottrarsi al tempo cronometrato, per abitare una dimensione altra.

Leggere un libro non è un passatempo

Leggere un libro non è solo un passatempo: è un gesto di resistenza, è rallentare, è prendersi cura di sé. È uscire da ciò che dobbiamo fare, per entrare in ciò che possiamo essere. È permettersi di viaggiare restando fermi, di conoscere il mondo e rivederlo con occhi nuovi. Pensate al pittore di Oceano Mare di Alessandro Baricco, che tenta l’impossibile: dipingere il mare con l’acqua del mare. Un gesto poetico, assurdo, eppure profondamente reale: la letteratura è anche questo, è un tentativo ostinato di catturare l’essenza delle cose ; guardare oltre attraverso il mondo che ci circonda.

Oppure pensate alle Campane nella poesia di Silvia Brè, che diventano suono puro, tempo che si espande e ci invita all’ascolto. O ancora ai romanzi di Maria Grazia Calandrone, in cui la realtà – anche la più dura – si fa lingua, si trasforma in narrazione, diventa possibile da abitare. Perché la letteratura non è una fuga dal reale: è un modo per coesistere con esso. Un mondo che si apre in altri mondi, che ci aiuta a vivere dentro il nostro, così solo possiamo restare a galla senza annegare.

E allora, sedetevi. Prendete un libro. Apritelo nel mezzo della vostra giornata. Lasciate che vi prenda per mano, che vi porti lontano. Perché il viaggio arricchisce, e non sempre è il corpo a dover partire. Ci sono autori, come Tabucchi, che sanno costruire un Portogallo di carta e inchiostro, così vivido da confondersi con quello reale. E quando poi ci si arriva davvero, tutto torna, tutto è già stato vissuto nei margini di una pagina.

In questo tempo che corre, c’è bisogno di creare piccoli varchi, spazi dove possa entrare la poesia anche dove non sembra esserci. C’è bisogno di lettura, di letteratura, di mondi. Perché senza di essi, forse, sarebbe davvero più difficile vivere.

“I libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare.”

Umberto Eco

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