Dal 23 al 26 Giugno al Forte Prenestino di Roma si terrà il Vudu – Crack! festival, rassegna autogestita e autorganizzata giunta alla 17esima edizione.

Centrali sono il fumetto e le sue declinazioni, dall’arte disegnata a quella stampata.
È un festival di persone che vogliono condividere il loro lavoro, aperto a tutte le individualità e le molteplicità delle produzioni underground.

Gli organizzatori, preferendo una partecipazione non su invito ma orizzontale e democratica, hanno indetto una open call, lanciata attraverso internet.

Nelle 50 celle dello spazio ipogeo del Centro Sociale saranno presenti i 50 progetti selezionati, realizzati da artisti singoli o collettivi.
Una di queste celle, la cella numero 3, ospiterà lo Spentriuachella Music festival vol. 2.
Il titolo nasce dal nome dell’artista che lo ha ideato.

Andrea Rinaldi, romano classe ’87, si esprime nell’arte visiva con il nome d’arte di Spentriu e nell’ambito della musica con quello di Tuktu and the Belugas Quartet, vivendo altresì musica e arte come parte di un unico percorso.

Ciao, Spentriu! Mi spiegheresti meglio come coniughi arte e musica e mi parleresti della relazione che hanno tra loro nella tua espressione?
I miei pattern nascono come tentativo di tradurre graficamente un linguaggio musicale basato sulla ripetizione e sulla modulazione del timbro. La ripetizione del singolo segno genera dei pattern che rimandano all’idea del ritmo, mentre il variare delle forme corrisponde alla variazione dei timbri sonori.

Dietro ad ogni fantasticheria, c’é una storia e delle visioni. Come sei arrivato all’edizione del corrente anno?
Nel 2018 insieme ad Arturo Amitrano che aveva un laboratorio di serigrafia presso il CSOA Strike, chiamato 56 Fili, decido di realizzare un’installazione site-specific all’interno di una delle celle del Forte per il Crack! festival, la cella nr. 3. Trovandoci a lavorare all’interno di un laboratorio di serigrafia, l’idea che ci viene è quella di ricreare una sorta di doppio onirico del laboratorio serigrafico di Strike presso la cella del Forte.

Immaginiamo che il laboratorio di Strike abbia deciso di riprodursi auto-stampandosi, come se attraverso un processo mitotico il laboratorio si fosse sdoppiato, cambiando il proprio tessuto epiteliale, trovandosi così ricoperto interamente di segni e pattern. Con la china stesa a pennello ho dipinto otto lucidi che hanno poi fatto da matrice per le stampe serigrafiche, Arturo ha stampato questi 8 telai su supporti differenti, su carte di vario spessore, su cartoni, su un piano luminoso, su marmo, su uno specchio, su magliette, su shoppers.

Insieme abbiamo ritagliato le stampe e ricoperto gli oggetti che si trovano abitualmente all’interno di un laboratorio: le racle, i barattoli di colore, le lime, le spatole, una scaffaliera, un tavolo da disegno. Ho dipinto a mano gli elementi che non potevano essere ricoperti con la carta: i pennelli, la rastrelliera delle stampe, il rubinetto del lavandino.

E poi come si é evoluta l’idea per l’edizione successiva del Crack!?
Nel 2019 decido di organizzare un piccolo festival musicale all’interno della cornice più ampia del Crackfestival, che porta il nome di “Spentriuachella Music Festival”, un gioco di parole che fonde il “Coachella Valley Music and Arts Festival”, le celle del forte ed il mio pseudonimo.
Ho invitato per ogni giorno del festival un musicista con il suo progetto solista. L’artista  indossa vestiti, scarpe e maschere ricoperti di pattern e suona mimetizzato all’interno della cella uno o più set di durata variabile.
Nella prima edizione i musicisti che hanno suonato presso lo Spentriuachella Music Festival sono stati Marco Bonini col suo progetto Ubik, Martin Muth col progetto Eikon Klatsch, Luciano Turella col progetto Irtumbranda ed ovviamente io stesso col progetto Tuktu and the Belugas Quartet!

E poi il Covid…
Nel 2020 e nel 2021 il Crack! festival non si é tenuto a causa del Covid, nell’anno corrente si terrà invece la diciassettesima edizione del Crack! festival, il “VUDU – Crack! Festival 2022”.
Per l’occasione sto organizzando lo “Spentriuachella Music Festival Vol. 2”, il concept resta lo stesso: 4 giorni, per ogni giorno un musicista o performer diverso che viene invitato ad immergersi nell’ambiente circostante.

Chi suonerà quest’anno?
Vi aspetto allo “Spentriuachella Music Festival” ospitato dal “VUDU – Crack! Festival 2022” si terrà presso il CSOA Forte Prenestino dal 23 al 26 giugno 2022.

Quest’anno i Tuktu and the Belugas Quartet non suoneranno e non penso suoneranno nelle prossime edizioni, mi piace l’idea che il festival si rinnovi sempre lasciando spazio ad altri progetti, mi piace anche l’idea di proporre degli instant projects creati apposta per l’occasione o di dare spazio a progetti solisti che non abbiano ancora esordito. Poi le beluga in un certo senso siedono in panchina pronte a sostituire musiciste o musicisti costretti ad uscire per stanchezza o infortunio, ma quest’anno non succederà perché la squadra dello Spentriuachella è in ottima forma.

Questa sarà la line up:

-giovedì 23 Giugno – REEKS, progetto solita di Fabio Recchia (Nohaybanda, Germanotta Youth).

-venerdì 24 Giugno – ALESSANDRA ZERBINATI, attivista sonora e body performer.

-sabato 25 Giugno – BERO SNAUT, progetto solista di Roberto Cippitelli (Juggernaut, Malclango) 

-domenica 26 Giugno – KYOTOLP, progetto solista di Roberta Russo, batterista, producer e performer.

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