Cosa vogliamo dire quando diciamo ad una persona che è ipersensibile? Probabilmente non è una lode ma un rimprovero: le stiamo dicendo che reagisce in modo esagerato, che dovrebbe imparare a controllarsi meglio, che prende le cose per il verso sbagliato… e magari, più o meno esplicitamente, che ha essa stessa qualcosa di sbagliato mentre il metro che noi applichiamo nel giudicare la sua ipersensibilità è quello dei normali.

Ipersensibilità come caratteristica psichica

Probabilmente non sappiamo che, invece, l’alta sensibilità è una caratteristica psichica di tante persone, più di quante immaginiamo, e che è stata individuata e descritta anche dal punto di vista scientifico.

Così come non sappiamo che le persone altamente sensibili sono sì spesso sovrastate, travolte, tormentate dalle loro tempeste emotive e tendono all’introversione e all’isolamento per proteggersi da queste, ma sono anche dotate di grandi qualità umane poiché tendono ad essere fortemente empatiche, attente, creative.

La nostra ospite da remoto di oggi, Micol Miceli, è una di queste persone altamente sensibili (PAS), e ci racconta dal di dentro cosa vuol dire convivere con l’alta sensibilità e imparare a conoscersi, a gestirsi e soprattutto ad accettarsi. Sentirla raccontarsi è un’esperienza formativa e arricchente.

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