Questa volta non ho dubbi: devo assolutamente raccontarvi di Gaia, la collana di divulgazione di Logos! Perché?

Perché secondo me ha tutte le carte in regola per riscrivere l’immaginario come chi bazzica su queste pagine virtuali sogna di fare!

E come ci riesce? Lo fa mettendo insieme la scienza e l’animalismo, ovvero l’attenzione e la cura verso gli animali come individui senzienti. Ma lasciate che vi presenti i due libri di oggi entrambi, appunto, della collana Gaia di Logos.

Il primo è La pecora di Alessandra ManfrediSara d’Angelo; il secondo è Il delfino della stessa Manfredi e Francesco Cortonesi, tutti autori impegnati nella difesa dei diritti degli animali.

La struttura dei libri è la medesima ed anche la volontà: si tratta di libri di divulgazione che puntano a darci tutte le informazioni scientifiche possibili sull’animale oggetto del libro. Quello che questi libri aggiungono alla normale idea di divulgazione sugli animali è il punto di vista dell’animale.

Dunque la scienza insieme all’etologia e all’animalismo per dare ai ragazzi e alle ragazze che si trovano in mano questi libri un’idea complessiva non solo delle caratteristiche fisiche di questi animali, ma anche della loro psicologia e dei maltrattamenti che subiscono da parte degli esseri umani.

Il delfino

Diversi sono, ad esempio in Il delfino i riferimenti, raccontati con relativa crudezza, alle terribili tradizioni delle Isole Faroe, e non solo, in cui si fa la mattanza dei delfini, un tema per altro a cui Logos aveva già dedicato due libri molto diretti e pubblicati in collaborazione con Sea Shepherd.

Corredato dalle delicate illustrazioni di Alessandra Manfredi, il libro spiega perché il delfino è sempre stato oggetto di interesse scientifico ed economico da parte dell’essere umano.

La pecora

Da La pecora invece ho imparato molte cose che non sapevo riguardo l’esistenza di questi ovini meravigliosi, le torture che subiscono per la tosatura, soprattutto se meccanizzata, ed anche la sottomissione psicologica a cui le riduce la pastorizia. I disegni, fatti con la tecnica delle matite colorate, mostrano una straordinaria morbidezza cromatica.

Segnalo per altro en passant che parte dei guadagni di questo libro sono devoluti al santuario PorciKomodi di Vitadacani.

Insomma l’illustratrice Alessandra Manfredi prova in ogni modo, e secondo me ci riesce, a mettersi nei panni degli animali, pecore o delfini che siano, a staccare il più possibile il il punto di vista umano per privilegiare quello animale.

Chissà quali animali ci racconterà in futuro, io da adesso in poi terrò d’occhio Gaia e voi?

Condividi: