C’è un momento, tra una pioggia improvvisa e una schiarita di sole, in cui il cielo si apre e si colora. È la stagione di mezzo, la primavera, quella in cui l’arcobaleno si mostra più spesso, come se il cielo stesso volesse parlarci. Non è un caso: proprio in primavera, con le sue piogge leggere e i raggi obliqui del sole, si creano le condizioni perfette perché questo fenomeno luminoso si manifesti.

io e mia figlia Futura

Ma l’arcobaleno non è solo fisica e meteorologia. È messaggio, ponte, promessa. Da sempre ispira l’uomo con i suoi colori: nella spiritualità è segno di pace e rinnovamento, nell’arte è simbolo di armonia e bellezza, nella musica diventa sogno, speranza o ribellione. Unisce mondi diversi – cielo e terra, visibile e invisibile – proprio come un abbraccio silenzioso tra luce e acqua.

E così, mentre la primavera rifiorisce e il cielo si fa teatro di meraviglia, vale la pena fermarsi un istante e guardare in alto. Perché forse, proprio ora, un arcobaleno sta cercando di dirci qualcosa.

Immagine creata da me con la mia collaboratrice artistica artificiale

Il significato spirituale dell’arcobaleno:
un ponte tra visibile e invisibile

L’arcobaleno non è soltanto un fenomeno ottico: è da sempre carico di significati simbolici e spirituali, profondamente radicati nelle culture di tutto il mondo. In ogni epoca e in ogni tradizione, questo arco di luce è stato letto come un segno, un messaggio, una guida tra mondi. Ecco alcune delle interpretazioni spirituali più significative:

Ponte tra cielo e terra. In molte tradizioni, l’arcobaleno è considerato un collegamento tra il mondo materiale e quello spirituale. È un ponte tra l’umano e il divino, tra il terreno e l’oltre, tra ciò che vediamo e ciò che solo possiamo intuire. Un segno che invita al contatto con il trascendente.

Speranza e rinnovamento. Dopo la pioggia, il sole. Dopo il buio, i colori. L’arcobaleno appare quando finisce la tempesta, e per questo è simbolo universale di speranza, guarigione e rinascita. Una promessa silenziosa che le cose possono cambiare, migliorare, ripartire.

Pace e armonia. Sette colori diversi che convivono perfettamente uno accanto all’altro. L’arcobaleno è anche simbolo di unità nella diversità, di equilibrio tra forze opposte, di una bellezza che nasce dalla coesistenza armoniosa.

Promessa divina. Nella Bibbia (Genesi 9:13), Dio pone l’arcobaleno nel cielo come segno dell’alleanza con l’umanità, dopo il diluvio universale. È un simbolo di fedeltà, protezione e impegno sacro, che continua a ispirare nella tradizione cristiana ed ebraica.

Trasformazione interiore. In alcune filosofie orientali e correnti spirituali contemporanee, l’arcobaleno è associato ai chakra, i centri energetici del corpo umano. Ogni colore rappresenta uno stadio di consapevolezza: attraversare l’arcobaleno significa percorrere un cammino di crescita spirituale e di trasformazione profonda.

Libertà e inclusività. Questo noi di Rrewriters lo conosciamo benissimo: oggi l’arcobaleno è anche un simbolo sociale e politico, usato per rappresentare i diritti civili, la libertà di essere sé stessi, la lotta contro ogni discriminazione. La bandiera arcobaleno del movimento LGBTQ+ è l’emblema di un mondo più aperto, colorato e accogliente.

arcobaleno sopra casa mia (foto di Barbara Lalle)

L’arcobaleno nell’arte: luce, simbolo e rivoluzione visiva

L’arcobaleno, con la sua bellezza effimera e i suoi significati profondi, ha affascinato artisti di ogni epoca. Non è solo un elemento naturale, ma una metafora visiva potente: un ponte tra mondi, un’esplosione di colore, un simbolo spirituale e politico. Attraverso secoli di pittura, installazioni e design, l’arcobaleno ha assunto forme diverse e significati molteplici, riflettendo sempre il pensiero e lo spirito del tempo.

Vi propongo alcune opere significative che lo hanno rappresentato: ve le presento in ordine cronologico. cliccando sui link potrete vederle anche voi.

Peter Paul Rubens – Paesaggio con arcobaleno (1636 circa)

Rubens traduce il simbolo in pittura. l’arcobaleno compare come segno tangibile dell’arte barocca: l’arte dello stupore e della meraviglia.

William Turner – Rain, Steam and Speed – The Great Western Railway (1844)

Turner, uno dei grandi del Romanticismo inglese, inserisce un arcobaleno quasi impercettibile in un paesaggio dove si mescolano natura e rivoluzione industriale. L’arcobaleno qui non è protagonista, ma presenza poetica: un soffio di luce tra nebbia e vapore, che suggerisce transizione, velocità, e la coesistenza tra antico e moderno.

Georgia O’Keeffe – Sky Above Clouds IV (1965)

Ispirata dai viaggi aerei che l’artista fece negli anni ’50 e ’60, l’opera monumentale (circa 2,4 metri di altezza e 7,3 metri di larghezza) trasmette una sensazione di leggerezza, spiritualità e vastità. In altri suoi lavori, O’Keeffe sperimenta con forme e colori che ricordano l’arco luminoso del cielo, toccando temi come il mistero e la trascendenza. Questa lavoro lo realizzò a soli 77 anni!

Gilbert Baker – Rainbow Flag (1978)

Un’icona moderna: la bandiera arcobaleno di Gilbert Baker è un’opera d’arte collettiva e un simbolo universale. Ogni colore rappresenta un valore (vita, salute, luce, natura, serenità, spirito…) e insieme formano un messaggio visivo di orgoglio, diversità e inclusione. È l’esempio perfetto di come l’arcobaleno, anche fuori dai musei, possa diventare rivoluzione visiva e sociale.

Olafur Eliasson – The Weather Projectttps (2003)

Con luce artificiale e nebbia, Eliasson crea installazioni immersive che sfiorano l’esperienza di un arcobaleno. Le sue opere non si limitano a rappresentare: trasformano lo spettatore in parte del fenomeno stesso, coinvolgendolo in un dialogo tra percezione, natura e tecnologia.

L’arcobaleno nella musica: suoni che attraversano il cielo

Così come nell’arte visiva, anche nella musica l’arcobaleno ha ispirato compositori, cantautori e band in tutto il mondo. I suoi colori diventano suoni, le sue curve diventano melodie che parlano di sogni, speranza, libertà, malinconia. Ogni genere musicale, dal pop al rock, dal classico all’indie, ha trovato nell’arcobaleno un simbolo da tradurre in versi e armonie.

Non è un caso che molte delle canzoni legate all’arcobaleno abbiano a che fare con il desiderio di un mondo migliore, con il superamento delle difficoltà o con la bellezza della diversità. Ve ne propongo alcune, potrete sentirle cliccando sul nome dell’autrice e sul titolo. Buon ascolto!

Judy Garland – Over the Rainbow

Scritta nel 1939 per Il mago di Oz, è forse la canzone più iconica legata a un arcobaleno. Racconta il sogno di un altrove dove i desideri diventano realtà. Con la voce fragile e intensa di Judy Garland, è diventata un inno all’evasione, alla speranza, all’infanzia perduta.

Kacey Musgraves – Rainbow

Una ballata delicata, dedicata a chi si sente perso nei giorni grigi. Con parole semplici e profonde, la canzone ricorda che l’arcobaleno è già lì, anche se a volte non lo vediamo. Un messaggio di conforto e resilienza.

The Rolling Stones – She’s a Rainbow

Un brano psichedelico degli anni Sessanta, che trasforma una figura femminile in un arcobaleno vivente: colorata, imprevedibile, meravigliosa. Qui l’arcobaleno diventa metafora di bellezza e originalità.

Israel Kamakawiwo’ole – Somewhere Over the Rainbow/What a Wonderful World

Una versione che unisce due classici in un’unica melodia dolce e toccante. Il suono dell’ukulele e la voce serena di “Iz” trasformano l’arcobaleno in un sogno fragile ma potente. Una carezza musicale che abbraccia il cuore. A me fa venire i lucciconi agli occhi, ma si sa, io sono “piagnona”

Sia – Rainbow

Scritta per la colonna sonora di My Little Pony, è una canzone potente che parla di lotta, trasformazione e riscatto. Perfetta per chi sta cercando la forza dentro di sé, nel mezzo della tempesta.

Molti altri artisti hanno trovato nell’arcobaleno una fonte d’ispirazione. Dai Coldplay con Rainy Day alle atmosfere eteree di Aurora, fino alle sonorità italiane di Vasco Brondi o Ornella Vanoni, l’arcobaleno continua ad attraversare generi, emozioni e generazioni.

In musica, l’arcobaleno non si guarda, si ascolta. È il simbolo di ciò che non si può toccare ma si può sentire. Come una nota sospesa tra cielo e terra.

Un ultimo arcobaleno: musica, rospi spaziali e colori cosmici

A volte, per capire davvero cosa può essere un arcobaleno, bisogna uscire dai confini del reale. È quello che succede in un video musicale decisamente fuori dall’ordinario: una cover della celebre Rainbow Connection, scritta da Paul Williams e Kenneth Ascher per The Muppet Movie (1979), qui reinterpretata da Farulf The Great, stregone musicale che ha composto tutto nota per nota, direttamente da casa.

Il risultato è un’esperienza visiva e sonora inaspettata: un gigantesco Rospo Intergalattico Cosmico atterra sulla Terra e, attraversando le paludi, diffonde un arcobaleno fatto di semensaliva cosmica – sì, hai letto bene – che riempie ogni angolo di gioia, leggerezza e… voglia di danzare in tutù rosa.

Il nonno rana canta con dolcezza per i piccoli girini, mentre il rospo fluttua nello spazio, inghiottendo pianeti con nonchalance. Il Demiurgo, entità creatrice, osserva il tutto con perplessità divina, ma ammettiamolo: è tutto così maledettamente colorato.

Questa visione lisergica, creata con AI e un pizzico di follia creativa, è un’ode psichedelica all’arcobaleno come metafora di gioia, esagerazione, meraviglia e assoluta libertà.

Vi invito a guardare il video, ascoltare la musica e lasciarti travolgere: perché a volte, per trovare il significato più profondo delle cose, bisogna anche sorridere, danzare e guardare le stelle con occhi di rana.

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