Il Castello di Santa Severa in provincia di Roma è semplicemente favoloso, ancor più dopo l’intelligente acquisizione della Regione Lazio ed il recente restauro che ha permesso di fruirne in maniera più completa.

Gestito dalla società LAZIOcrea, grazie al programma Artbonus, il Castello di Santa Severa ha iniziato un percorso culturale e turistico che lo ha reso un polo realmente attrattivo: un’offerta museale, mostre, eventi, concerti, attività nella natura, laboratori, visite guidate, attività sportive e tanto altro.

Aperto tutto l’anno, ospita anche un ostello per giovani e famiglie con 14 stanze e 40 posti letto per vivere a dei prezzi accessibili e ragionevoli qualche giorno da verə castellanə.

Castello di Santa Severa

Per quest’estate una rassegna variegata ed interessante, dal nome Sotto il cielo del Castello di Santa Severa, promossa dalla Regione Lazio e organizzata dalla società regionale LAZIOcrea in collaborazione con Atcl, circuito multidisciplinare del Lazio, offre un cartellone ricco di eventi adatti ad ogni gusto e fascia di età.

Musica di gran classe: Vecchioni, Ludovico Einaudi, Marina Rei, Luca Barbarossa, Angelo Branduardi per le orecchie più ricercate. Truppi, Tananai, AKA 7even, la trasgressiva e in incognito Miss Keta per un pubblico più giovane. E poi teatro con Neri Marcorè ed Edoardo Leo, Francesca Reggiani e Maurizio Battista per chi vuol farsi due risate. Insomma un cartellone che spazia, in una location incredibile.

Tra le tante proposte la più trasversale e quella che io caldeggio con furore, all’insegna della fantasticheria, è il concerto di Mezerg.

Dopo tre date sold out a Bologna, Milano e Roma durante la scorsa primavera, torna ancora una volta in Italia il genietto francese, divenuto virale con il video della traccia watermelon in cui suona una tastiera di anguria, melone e kiwi.

Ebbene sì, il musicista ha realizzato una tastiera con fette di anguria, melone e kiwi collegate a un controller MIDI.

Il musicista è un vero fuoriclasse del french touch, un genere musicale nato in Francia all’inizio degli anni novanta e diffusosi tra la seconda metà degli anni novanta e la prima metà degli anni duemila, sottogenere di musica house.

Polistrumentista con una formazione classica, Mezerg ha creato qualcosa di unico, unendo musica classica, acustica ed elettronica con sonorità techno veramente morbide e godibili.

Il progetto di Mezerg realizza la metafora della macedonia, piano, organo elettronico e campionatori vintage, sintetizzatori di prima generazione e percussioni suonate con gli arti inferiori, theremin suonato anche con il gomito quando le mani non bastano. 

La sua discografia è il tripudio della nuova concezione del one-man band, di dylaniana memoria, ma 2.0.

Le sue performance musicali comprendono quel che un tempo era chiamato aerofono, primo strumento inventato in cui non è previsto il contatto con le mani dell’esecutore. Ma a Mezerg piace stravolgere le regole pur conoscendole benissimo e a volte lo vedrete afferrare l’antenna dello strumento con effetti sorprendenti.

Lui stesso ha ed è suono corporeo, pare ballare mentre esegue le sue tracce e con i suoi suoni diventa un organo musicale trasmettitore e contagiante, creando un’atmosfera unica e irripetibile. Una volta entrati nel magico mondo di Mezerg, dove la frutta diventa alimento per l’anima, nulla sarà più come prima. E null’altro ballerete con tanta piacevolezza.

Da poco è uscito il suo ultimo lavoro discografico, acquistabile anche in vinile, Chez Mezerg che sta presentando in festival e rassegne. Il suo lungo tour mondiale passerà per l’appunto a Santa Severa il prossimo 28 luglio, biglietto acquistabile on line.

In nuovo disco: Chez Mezerg

Per gli amici e le amiche del Nord 26 luglio sarà a Padova, il giorno seguente a Cesena e per quellə del sud il 30 luglio a Bagheria (PA).

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