L’espressione mettersi le mani nei capelli per Sarah Breedlove aveva un’accezione positiva, visto che questo gesto diede il via alla sua immensa fortuna.
Cominciamo dall’inizio, Sarah Breedlove nacque nel 1867 in una piantagione di cotone. Fu la prima della propria famiglia a nascere in libertà grazie al Proclama di emancipazione firmato dal presidente Lincoln.

Ciò non le rese comunque la vita facile, ancora bambina la perdita dei genitori la fece piombare in una situazione di miseria e difficoltà estreme. A dieci anni andò a vivere in Mississippi insieme alla propria sorella maggiore e al di lei marito, ma solo quattro anni dopo decise di sposarsi per sfuggire agli abusi e ai maltrattamenti di quest’ultimo.

La ragazza lavorò nei campi di cotone insieme ai suoi familiari e poi come domestica. Si sposò ed ebbe una figlia, ma la sfortuna si abbatté nuovamente su di lei, perse infatti il marito a soli vent’anni e, non più indipendente, si trovò costretta a raggiungere i fratelli che si erano trasferiti a St. Louis, nel Missouri. Sarah trovò subito un lavoro come lavandaia, impiego che le fruttava solo poco più di un dollaro al giorno; era determinata a dare un’istruzione alla propria bambina quindi fatica e privazioni non la fecero desistere.

Come molte altre donne nella sua condizione, anche Sarah Breedlove iniziò a perdere i capelli a causa della cattiva alimentazione, all’uso di prodotti aggressivi e della quasi totale mancanza di acqua nelle loro case. Fu davvero difficile per lei non abbattersi e soccombere a quella dura vita.

Iniziò a lavorare per Annie Malone, la proprietaria della Poro Company, un’azienda che produceva e distribuiva prodotti per la cura dei capelli. Grazie a quell’impiego, Sarah fece delle conoscenze interessanti.

Decise di sviluppare una propria linea di prodotti per la cura dei capelli divenendo la principale concorrente della sua datrice di lavoro. Assunse il nome di Madam C.J. Walker in onore del nuovo marito e cominciò ad espandere la vendita dei propri prodotti alle donne di origini afroamericane.

Raggiunse le potenziali clienti facendo il porta a porta e attirò la loro attenzione tenendo delle vere e proprie lezioni a domicilio su come prendersi cura dei capelli.

Il suo prodotto ebbe successo e ciò le diede la possibilità di impiegare altre donne afroamericane per espandere la vendita e per fare in modo che queste potessero avere una propria indipendenza economica (aiutò di fatto ben ventimila persone).

Sarah Breedlove non si scordò degli stenti che aveva patito, una volta raggiunto un certo benessere economico decise di fare generose donazioni ad associazioni sociali e orfanotrofi, inoltre fondò diverse organizzazioni per sostenere i diritti delle persone di colore.

La pubblicità dei prodotti di Madam C.J. Walker

Sarah fece il possibile per donare alle donne le opportunità che a lei erano state negate:

Essendo rimasta orfana da quando avevo sette anni, ho avuto poche o nessuna opportunità quando ho iniziato la mia vita. Non potendo frequentare la scuola, ricevetti solamente tre mesi di istruzione formale, che appresi durante le lezioni di alfabetizzazione della scuola domenicale nella chiesa che frequentavo durante i miei primi anni di vita“.


Purtroppo, Madam C.J. morì a soli 51 anni nel 1919 lasciando un patrimonio stimato in seicentomila dollari (pari a circa sei milioni di dollari di oggi).
La straordinaria vita e la generosità di Sarah sono state ricordate in una biografia scritta dalla pronipote A’Lelia Perry Bundles dal titolo On Her Own Ground: The Life and Times of Madam C.J. Walker e più recentemente da Netflix che le ha dedicato una miniserie intitolata: Self-made: la vita di Madam C.J. Walker.

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