Tra gli imprevisti che possano accadere ad un rewriter, sperimento oggi quello di venire contattata per email da un gruppo di teatro keniota. La cosa mi piace; non so se l’intento originario del Newstar Drama Group sia stato quello di ottenere una donazione, piuttosto che di coinvolgermi in prima persona in un progetto. Fatto sta che posso scriverne, ed è ciò che voglio fare. Ho così tanta voglia di viaggiare che fa bene anche a me ricominciare almeno sulla carta. Il gruppo è stato fondato nel 1993 presso il Kenya Institute  of Mass Communication (K.I.M.C) Nairobi, opera nella regione della Nyanza ed è un gruppo di teatro itinerante che opera anche attraverso istituti, università, scuole primarie e secondary, forum culturali e sociali ed è compost da 15 persone tra attori, attrici, musicisti, danzatori moderni come tradizionali, narratori, poeti, drammaturghi. Tra i suoi obiettivi il gruppo ha quello di aiutare bimbe e donne a sbarazzarsi dei vecchi assunti che minano il loro potenziamento, rivelandone l’intrinseca obsolescenza culturale.

Difficile contestare un lavoro così importante. Le donne vengono aiutate a prendere coscienza dei propri diritti in vista della realizzazione dei propri sogni, incrementandone anche concretamente piccolo attività economiche come l’agricoltura. Il processo riguarda una dimensione più grande, che afferma per statuto la creazione di produzioni di qualità, che diano vita a una generazione di artisti ed intellettuali responsabili e consapevoli. Fino ad ora, al progetto di teatro itinerante hanno partecipato più di 1000 tra attori e attrici, dalla sua fondazione, molti dei quali oggi lavorano presso emittenti nazionali o hanno fondato le proprie compagnie. Autori come Shakespeare, Ibsen, così come capisaldi della letteratura africana hanno preso vita grazie a Newstar in molte scuole secondary. Allo stesso tempo sono state create diverse iniziative che potessero sensibilizzare, attraverso la cultura, le comunità interessate a temi come la prevenzione dall’HIV, lo sradicamento della povertà, peace building, conservazione ambientale, pratiche di buon governo, diritti umani e sviluppo dei giovani. L’attenzione rivolta alle ragazze fa sì che si possano evitare per loro i rischi dall’incidenza culturale altissima come appunto rapporti non protetti ad altissimo rischio, matrimoni precoci, abbandono scolastico. La prevenzione sanitaria è apertamente incoraggiata anche con monitoraggi continui della salute. Anche gli uomini vengono spronati ad abbandonare credenze ataviche legate al non rispetto della donna, molto radicate nella cultura Kurias.

Attraverso il teatro itinerante il gruppo dà vita a performance anche situate in luoghi pubblici per sensibilizzare il potenziale pubblico all’arte – mercati, piazze principali. Dopo lo spettacolo c’è un dibattito con il pubblico, sugli argomenti più rilevanti tra quelli trattati, tutto condotto attraverso l’esperienza e il rispetto delle dinamiche di gruppo e volte allo svecchiamento di credenze obsolete perniciose. Esistono anche dei programmi dedicati ad artisti internazionali, insegnanti, giornalisti, student, medici, infermieri, dove le rispettive figure professionali verranno ospitate dai loro corrispettivi locali in case private, mentre il personale sanitario con loro colleghi a titolo volontario presso le sistemazioni offerte dagli ospedali coinvolti. Ai giornalisti la possibilità di collaborare con media locali. Che la cooperazione abbia dunque inizio!

info@kvdakenya.org

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