Le luci in pista sono ancora spente, ma le mani sui cursori non si fermano mai, anche in tempo di pandemia. È così anche per il dj e producer Fabio Vela, artista in console e protagonista del nuovo appuntamento con la rubrica dedicata agli artisti #orfanidellanotte. Un viaggio alla scoperta della scena clubbing, esplorata da ReWriters in un variopinto percorso all’interno del mondo della nightlife, iniziato con l’intervista ai Karma B.

“I Can Handle It”, Fabio Vela feat. Liz Hill

Nei primi anni 2000 il giovane Fabio Vela parte dalla sua amata Sardegna, dove è nato, con una valigia carica di musica, per esordire nell’universo clubbing nel 2004 come percussionista, arrivando nel 2007 a suonare insieme agli Astral Tribe, ormai da riconosciuto producer nel panorama nazionale. Nel 2008 il debutto come dj e, nel 2011, arrivano le prime produzioni rigorosamente house. Sul fronte prettamente discografico sono da ricordare la collaborazione con Ocean Trax Records, una delle etichette house più prestigiose in assoluto e la release I can handle it, uscita su Defected, che si avvalse del featuring di Liz Hill e Sugar Vibez (Blockhead Recordings). Due tappe musicali uscite nel 2019, entrambe entrate nelle posizioni top delle chart house di riferimento.

Fabio Vela, tra i protagonisti della scena clubbing

Nonostante il periodo di fermo forzato a causa del Covid-19, Fabio Vela continua ad esplorare il panorama clubbing e a mettere insieme, una nota dopo l’altra, nuove produzioni e progetti discografici, che presto si faranno strada nelle nuove classifica di genere. Nell’attesa di tornare a ballare la sua musica in pista, lo abbiamo incontrato come uno dei principali interpreti della nuova scena entertainment.

Ciao Fabio, da quanti anni lavori nel mondo dell’entertainment e più specificatamente nel mondo della notte?
Ho iniziato molto presto a lavorare nel mondo della notte. A 14 anni suonavo già nei locali del mio paese, prima come percussionista poi come dj.

Lo stage più divertente che hai calcato è…?
Ho un bellissimo ricordo del mio per set all’Estasi’s Disco a Santa Teresa di Gallura, nella mia terra natia. Forse è stato il momento che ho capito che ero sulla strada giusta per diventare quello che sognavo e desideravo sin da bambino.

“High Above”, Fabio Vela feat. Richard Walters

Che differenza c’è tra le serate italiane e quelle internazionali?
Bella domanda! Negli anni d’oro in Italia avevamo tantissime serate di livello, si puntava sugli ospiti con cultura musicale e circondati da un’aurea di rispetto. Adesso si punta più sull’immagine. All’estero non è così. Beati loro!

Qual è la tua particolarità? Perché assistere ad una tua serata?
Cerco sempre di fare del mio meglio, coinvolgendo la dancefloor con una selezione ed un mix di house e tech house ricercata e mai banale.

Che cosa fai nel tempo libero?
Mi godo la mia famiglia e coltivo la mia passione per le moto da cross e da strada, appena posso mi ritaglio del tempo per uscire a farmi un giro e scaricarmi un po’. E ovviamente trascorro tanto tempo nel mio studio di registrazione. Come per ogni dj e produttore la musica resta il mio primo hobby!

Come nasce la tua professione?
Ho iniziato all’età di 6 anni, grazie a mio padre, un ex batterista. A mia volta ho iniziato suonando la batteria per poi diventare un dj e un producer.

Il genere musicale con cui ti esibisci meglio?
House e Tech House.

Cosa ti manca di più della notte?
L’attesa prima di entrare in scena, ritrovarmi con colleghi e amici, evadere con la testa per qualche ora.

L’artista o il dj con cui hai avuto più piacere a lavorare?
Ce ne sono diversi, tanti ai quali mi legano tanti ricordi, non faccio nomi perché non vorrei mai dimenticarmi qualcuno!

Credi ci sia un futuro per il mondo del clubbing?
Credo che da parte di tutti ci sia una grande voglia di ripartire. Senza illuderci troppo ma di sicuro ci sarà un futuro importante per il nostro settore.

Quale scenario si profila per il settore degli artisti legati al mondo della notte? Sono figure “riutilizzabili” in altri ambiti?
Chi sa fare musica saprà sempre reinventarsi, così come tante figure professionali sapranno rimettersi in gioco e farsi trovare pronte quando si ripartirà.

Come immagini la prima festa post covid?
Sarà qualcosa di semplicemente pazzesco.

Ascolta Fabio Vela su SoundCloud.

#InClubWeTrust, il blog che suona forte. Per segnalare eventi e proporre interviste: robertasavonascrive@gmail.com

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