“Per te non c’è posto in Paradiso. Ricorda”.

Questa fu la maledizione scagliata da un prete contro un ragazzo omosessuale, in una piccola chiesa vicino Roma. La sua colpa era stata quella di chiedere una benedizione per un gruppo di giovani gay cristiani durante un pellegrinaggio.

Lì è nato Religo, un progetto a lungo termine incentrato sulle comunità LGBTQ+ credenti che l’autore ha avuto modo di presentare già anche a papa Francesco.

Religo è frutto del lavoro paziente effettuato con discrezione da Simone Cerio, fotografo e artista cristiano che circa 10 anni fa ha voluto incontrare i gruppi di cristiani LGBT+ per conoscere le loro storie, i loro spazi, le difficoltà dell’inclusione delle persone LGBT+ da parte dell’istituzione e delle comunità cristiane.

Simone Cerio ha iniziato a fotografarli, a partecipare ai loro incontri, a raccogliere le loro storie. Dopo qualche tempo la strada di Simone Cerio si è incrociata con quella di Cammini di Speranza, associazione nazionale delle persone LGBT+ cristiane, che ha deciso di sostenere il progetto anche finanziariamente oltre che con il contributo delle storie delle persone.

L’obiettivo era quello di proporre un volume capace di comunicare, all’interno di un percorso storico e visuale, le emozioni e le storie dei protagonisti di questa vicenda, che hanno vissuto in prima persona il difficile tentativo di mettere in relazione le persone LGBTQ+ con le comunità ecclesiali, mostrandosi anche vulnerabili, e allo stesso tempo desiderose di essere accolte all’interno di una Chiesa che solo ora mostra segni di apertura. Un viaggio attraverso raduni, luoghi di preghiera, amori genitoriali, silenzi e clamori, simboli di una lotta per un diritto spirituale.

I protagonisti di Religo sono soprattutto ragazzi e ragazze tra i 18 e i 30 anni, figli di una madre che non li giudica, ma ugualmente non li riconosce come legittimi.

Il cammino dei cristiani LGBT dal nascondimento alla luce è iniziato 40 anni fa circa, non come movimento unico ma come esigenza di piccoli gruppi di credenti che hanno voluto trovare un loro spazio per vivere in maniera conciliata la loro fede e la loro omosessualità o identità di genere.

All’inizio gli spazi erano casalinghi, spesso case, a volte stanze date in prestito da associazioni o comunità protestanti.

Oggi molto è cambiato e il papato di Bergoglio sta aprendo nuove prospettive di inclusione dando spazio all’accoglienza presso diverse diocesi e parrocchie.

Religo è un progetto rivoluzionario, perché rivoluzionaria è la missione di queste comunità.

Da oggi Religo è disponibile in libreria e online, pubblicato da Crowdbooks, corredato da una prefazione di don Luigi Ciotti e da un’ampia rassegna cronologica del percorso di 40 anni dei cristiani LGBT+.

Nella versione multimediale, invece, può essere trovato a questo link.

Simone Cerio (classe 1983) è un fotografo documentarista italiano, specializzato in progetti a lungo termine. Da sempre interessato a linguaggi ibridi, le sue immagini possiedono una narrativa che evidenzia l’importanza della relazione profonda con l’altro.
Il filo che lega i suoi lavori è il tema dell’identità e delle disuguaglianze, attraverso l’uso di uno story-telling estremamente intimo.

La ricerca visiva offerta da Simone Cerio è spesso incentrata su storie che hanno una valenza prima documentativa, ma con una forte accezione interpretativa, al limite della performance. L’unione di entrambe le visioni vuole generare uno spazio di confronto in cui i termini indagine, ricerca, archivio diventino pian piano caratteristiche distintive di ogni progetto.

Oltre al lavoro sui cristiani LGBT+, Simone Cerio ha trattato su vari livelli il tema dell’inclusione. Molto importante il lavoro sul tema dell’assistenza sessuale per persone disabili, LOVE GIVERS. Progetti che gli hanno portato premi internazionali tra cui il Wellcome Photography Prize nella categoria Hidden Worlds.

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