Al via l’ottava edizione di Rome Art Week, la settimana santa (perché l’arte, non solo quella sacra, è sacra!) a cadenza annuale in cui tutta la città di Roma diviene una galleria diffusa. Dal 23 al 28 ottobre armatevi di scarpe comode per percorrere il vostro personale itinerario nel fantastico mondo dell’arte contemporanea. Sarete voi a comporre il vostro percorso e la vostra esperienza.

Rome Arte Week

Rome Art Week, qualche numero

È bene che io dia qualche numero per capire la portata dell’evento, di questo grande evento autunnale che impreziosisce le leggendarie ottobrate romane: 298 eventi in totale, 471 artistə professionistə, 59 curatorə (tra cui anche la sottoscritta!), 202 strutture tra gallerie, fondazioni, musei, enti e associazioni culturali, accademie, istituti di cultura italiani e stranieri e spazi indipendenti di ricerca. Sebbene l’esiguo numero voglio citare nella tassonomia anche 4 collettivi che si sono uniti a questa manifestazione.

Si aprono le porte a mostre, eventi, talk, incontri, performance, approfondimenti e aperture straordinarie. Ci saranno anche alcune proposte in spazi pubblici e non consueti.

L’obiettivo di Raw è offrire al pubblico di appassionati, collezionisti e studiosi una panoramica della proposta di arte contemporanea della Capitale. Invito comunque i semplici curiosi ad affacciarsi a questo evento romano che è tutt’altro che una semplice vetrina.

L’arte contemporanea spiegata a tutti

Il linguaggio dell’arte contemporanea, anche ai non esperti e ai non addetti ai lavori, sarà di certo più vicino e semplice di quello così lontano dell’arte antica o medievale. Facciamo un esempio. Chi di voi saprebbe comprendere la simbologia di una pala del 1300? Un dipinto di Basquiat con le sue caratterizzazioni urbane, i riferimenti alla polizia e alla violenza metropolitana non è più chiaro per tuttə?

Cosa encomiabile, importante e da sottolineare è che tutte queste centinaia di eventi in spazi espositivi, open studio di artisti e progetti culturali sono completamente gratuiti ed organizzati appositamente per questa manifestazione. E quindi per voi!

Infatti per agevolare il pubblico, è stato creato un sito esauriente che fornisce la mappa, il calendario e le schede di tutti gli eventi con i dettagli e le informazioni utili. Potrete leggere, inoltre, le schede di tutti i partecipanti divise per sezione (strutture, artistə, curatorə, collettivi), vedere le loro storia artistica e la foto immagine con cui si presentano e rappresentano.

Se da soli non doveste saper scegliere come orientarvi fra le varie proposte, vi vengono in aiuto i Punti di vista (che però come ci insegna la nostra direttrice Eugenia Romanelli, sono solo la vista da un punto!), critici e operatori autorevoli del settore dell’arte contemporanea che forniscono, all’occorrenza, ai fruitori una guida ai percorsi da visitare durante la settimana di Raw.

Ma non finisce qui: ci saranno anche delle visite guidate con un sistema integrato di prenotazione. Ad accompagnarvi saranno esperti, come Daniela Beltrani, Fabio Milani, Roberta Melasecca e Simona Ottolenghi che svolgeranno questo servizio all’Arte e alla cittadinanza come loro contributo volontario.

Raw e territorio

Rome Art Week ha avviato una preziosa collaborazione con i singoli municipi della Capitale al fine di valorizzare e promuovere l’offerta culturale sull’arte contemporanea al fine di stimolare e promuovere gli organismi di prossimità aderenti.

Questa partnership strategica è stata creata con l’obiettivo di coinvolgere le comunità locali nella fruizione dell’arte contemporanea, portando le opere e le manifestazioni artistiche direttamente nelle diverse zone della città di Roma. Grazie alla sinergia tra Rome Art Week e i municipi, si è creato un legame più stretto tra gli eventi e le realtà territoriali, permettendo di valorizzare al meglio le risorse culturali di ogni singolo quartiere.

Anche le realtà imprenditoriali sono state coinvolte, basando questa partnership sul giusto convincimento che la cultura possa favorire un turismo di qualità e generare un impatto economico significativo per la città di Roma. L’arte attrae visitatori da tutto il mondo, interessati a scoprire le meraviglie culturali di Roma e a immergersi nell’atmosfera creativa? Raw ha deciso quindi di sostenere le strutture ricettive locali per promuovere una vivace economia turistica e creare opportunità occupazionali per i residenti. Offrendo gratuitamente uno spazio di visibilità alle strutture ricettive durante Rome Art Week, gli organizzatori vogliono contribuire in modo concreto alla crescita della capitale. Nessuno escluso e per tutte le tasche: dimore storiche, hotel dalle 2 alle 5 stelle, senza dimenticare i B&B.

Cosa andrò a vedere io

Il concetto di arte contemporanea è incontenibile e inesprimibile. Lo è per la dimensione e la fluidità dei suoi contenuti, per la sua natura insieme effimera e universale, per la molteplicità delle sue motivazioni e delle aspirazioni. Cercare di contenerla in un unico luogo piuttosto che spiegarla in modo assoluto non solo sarebbe presuntuoso, ma mortalmente noioso, perché l’arte contemporanea va vissuta in prima persona e poi illustrata“. (dal catalogo di Raw 2017)

Fatta mia questa citazione di cui sopra, vi illustro brevemente e altrettanto soggettivamente cosa io andrò a vedere.

La Galleria Gallerati, struttura fondata da Carlo Gallerati nel 2006 in cui il gallerista svolge fin dall’inizio una rigorosa attività di selezione nel panorama dell’arte contemporanea con riguardo speciale alla fotografia, ma senza trascurare tecniche miste o sperimentali, presenta Corpo Limpido, una mostra personale di Sara Bernabuccia a cura di Michela Becchis.

Quest’ultima, storica dell’Arte Medievale e critica d’arte che ha insegnato nelle università de L’Aquila, di Chieti, di Roma Tor Vergata e all’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, è insieme a Carlo Gallerati una garanzia di qualità e serietà delle proposte. Insomma, andateci ad occhi chiusi. Ad occhi chiusi si fa per dire.

Corpo Limpido di Sara Bernabuccia presso Galleria Gallerati (courtesy Galleria Gallerati)

Lo Studio Campo Boario, aperto dal 1991 e fondato da Alberto D’Amico, eclettico direttore ed artista, presenta Poetica della Sedia, mostra di sedie d’artista e riflessioni su un oggetto antropologico fortemente iconico.

Questa esposizione, un’ampia collezione di sedie d’artista, fotografie e opere visive che rappresentano questo oggetto straordinario, è a cura di Roberta Melasecca. Non perdete questa straordinaria opportunità di approfondire la comprensione di un oggetto tanto ubiquo quanto affascinante, interpretata da Alberto D’amico, Antonella Albani, Azadeh Shirmast, Claudio Bonuglia, Eclario Barone, Francesco Ghisu, Nina Eaton, Silvia Stucky e Ysabel Dehais.

Poetica della Sedia, mostra collettiva presso Studio Campo Boario (courtesy Studio Campo Boario)

Gli spazi del Museo Boncompagni Ludovisi, villino in stile eclettico di inizio Novecento abitato fino agli anni Settanta da un ramo della famiglia Boncompagni Ludovisi, ospita La casa degli artisti di Sally Smart, una delle principali artiste contemporanee australiane riconosciuta a livello internazionale per le sue installazioni, performance, video e opere tessili che affrontano le intricate relazioni tra corpo, pensiero e cultura.   

Canova 22, associazione culturale che svolge la propria attività nell’antica fornace di Antonio Canova nel cuore del centro storico di Roma, propone Ceramica & Suono di Pierluigi Pompei. Qui l’artista rende omaggio allo scultore veneziano, rappresentante della tradizione accademica da cui in parte deriva Pompei.

Un ponte tra passato e presente: ossidi, argille, ceramica, smalti tesi, stesi e modellati per creare un’esperienza sonora dinamica, spaziale e narrativa. Il fruitore potrà fare un’esperienza sinestetica, avvolto così dalle opere presentate. Si ode il colore e se ne vede il timbro sonoro.

Ceramica & Suono di Pierluigi Pompei presso Canova 22 (courtesy Pierluigi Pompei)

Cosa curerò io

La mia unica spinta è da sempre l’emergenza di dire, in ogni ambito.Come curatrice e artista esploro le modalità in cui il disagio, la deprivazione ed il dolore possano essere compresi, narrati, superati. Sperimento da anni diverse modalità di arte partecipata, coinvolgendo altri artisti e le comunità locali dove opero.

Per Rome Art Week sono curatrice, insieme a Roberto Cavallini, di una performance pienamente in linea con i principi sovraesposti: Daniela Carreras, nativa del Brasile tropicale che l’amore ha catapultato nel vecchio continente, in Italia precisamente, sarà un angelo offeso in Versus, camminata performativa che si svolgerà in due giorni diversi, il 25 ottobre ed il 28 ottobre (nei link maggiori dettagli sulle due date, il percorso e il testo critico), e in due luoghi diversi, il Nuovo Corviale e il centro storico di Roma.

L’artista ha sulle spalle la sua sola ala insanguinata, lama del suo aratro, con la quale percorre il suo viaggio verso la consapevolezza del Sé. Versus vuole rappresentare il senso della vita, le scelte, le contraddizioni che ogni essere umano è costretto ad affrontare durante la permanenza terrena. La consapevolezza di Sé, dunque, sarà come una ricongiunzione alla luce divina, in base alla concezione dualistica dell’artista di anima e corpo.

Versus è un invito, il solco fertile indicato da Daniela Carreras a chi, ramingo senza meta e coscienza, rischia di non ricongiungersi all’Uno.

Sono stati scelti due itinerari opposti e complementari:

  • Il centro storico di Roma come metafora della trasformazione consumistica del Mondo e della propria esistenza, sarà percorso da piazza di Spagna, lungo via Dei Condotti tra le imposte del settecentesco Caffè Greco e le abbaglianti vetrine del nuovo lusso; Carreras proseguirà la sua sorta di calvario, toccando i luoghi del potere e concludendo il suo cammino davanti al Pantheon, la casa degli dei.
  • La periferia, come utopia irrealizzata a causa della speculazione edilizia e della miopia della politica, è incarnata dal maestoso murale, posto dall’artista olandese JDL, sulla parete nord di Corviale, l’edificio lungo un chilometro con i suoi novemila abitanti sulla via Portuense, dove la rivisitazione del mito di Icaro fa precipitare l’angelo per l’inquinamento ma che al tempo stesso dona spazio ad un altro angelo salvifico. Questa opera ciclopica è in dialogo con l’ala, trasportata come un fardello da Daniela Carreras, scultura realizzata dalla sottoscritta in collaborazione con Massimiliano De Vizi, realizzata per un precedente mia mostra e che ora ha trovato una nuova interpretazione.

La performer, latrice di una visione spirituale sincretica che gli deriva dalle sue origini  (in linea materna l’artista discende da i Tupinambá che fu un macro-gruppo di tribù che ebbe origine dai Tupí-Guaraní; la bisnonna paterna era invece una gitana di Spagna) attraverserà i luoghi del centro e della periferia, stabilendo un contatto con i cittadini puramente visivo e concluderà gli attraversamenti, alzando il salmo 130, il De Profundis.

Versus di Daniela Carreras a cura mia e di Roberto Cavallini (ph. Barbara Lalle)

In conclusione: scarpe comode e smartphone alla mano per scovare quel che più vi incuriosisce, vi interessa e vi potrebbe gradire.

W l’Arte!

 

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