(English translation below)
Le scambiamo per paesaggio, sagome di cartoline sullo sfondo. Eppure le montagne costituiscono oltre il 30% del territorio dell’Unione Europea, e circa il 18% degli europei abitano “lassù”. In altre parole: le Alpi sono la regione più ricca di fiori in Europa: circa 500 specie. L’Italia, il paese del mare e delle città d’arte, dei bolidi Ferrari e delle domeniche davanti alle partite di calcio, è anche il paese delle alture, della lentezza dei sentieri, della luce dei ghiacciai. I comuni di montagna sono il 40%, Il pil della montagna italiana è il 16 % di quello nazionale, la popolazione il 19%. Gli Appennini sono la catena montuosa europea più importante, per estensione e per popolazione (nove milioni di abitanti) dopo le Alpi, e tutta italiana. 

Insieme sono l‘architrave della penisola, hanno mille caselli di entrata e uscita, e oggi un unico incredibile sentiero vi si snoda senza interruzione. Merito della risistemazione del Sentiero Italia effettuata dal Club Alpino Italiano – una delle istituzioni italiane che funzionano meglio. E quanta gratitudine dobbiamo a questi volontari, a volte anche io andai a dipingere con il rosso e il bianco i sentieri del mio Mugello. Oltre settemila chilometri su cui camminare senza interruzione, a parte i passaggi su mare per la Sardegna e la Sicilia – altre regioni di montagna, fino agli oltre tremila metri dell’Etna. 

Prima che con le gambe si può cominciare esplorando il sito Sentiero Italia del Cai, con mappe, tappe dettagliate, consigli, punti di accoglienza ai quali chiunque abbia un riparo in prossimità del sentiero può aderire.

Camminare nella sua declinazione più lunga

Mille sono le cose che si scoprono camminando su questo sito che rilancia questo abbraccio unico di tutta l’Italia – da Trapani a Trieste, passando accanto a Napoli e a Genova, vicino a Roma e a Milano, sempre in montagna, sempre a piedi e con alcune varianti che allargano le possibilità. Che sono immense e a portata di mano. Perché il Sentiero Italia non è alpinismo, una disciplina che dà tantissimo ed esige anche di più per attenzione e sforzo fisico, ma è il camminare nella sua declinazione più lunga: varietà di paesaggi e di dialetti, aria buona, biodiversità, muscoli in esercizio, pulizia mentale, silenzio, sapori veri, in tappe semplici e più impegnative, alla portata di quasi tutti perché ognuno le può affrontare con la cadenza preferita, scegliendo di farne una, o mezza, o – chi ci proverà? – tutte per i settemila chilometri, un primato in Europa. 

Il Sentiero permetterà il sentire quel legame fisico e culturale con mondi lontani ma connessi, con il filo che tiene insieme gli Appennini con le Alpi, e poi Carpazi, Anatolia, Caucaso, Persia, Hindu Kush, Himalaya. Del resto, sulle Alpi troviamo tracce geologiche del Sahara, di quanto Pangea non si era divisa, perché i minerali sanno quello che gli uomini hanno dimenticato

Questo andare in su e in giù condivide con l’alpinismo non solo la base delle ascensioni, ma anche l’umiltà che insegna la montagna. Perché anche la soddisfazione del compiere una o più tappe, non è mai un sentirsi padrone del mondo. Anche quando ho raggiunto le vette del Bianco, del Kilimangiaro o del Cervino, non si prova mai vanità e non mi sono sentito padrone del mondo, perché il confronto con le forze della natura impedisce sempre di farsi illusioni sulle proprie forze. Camminare, farà bene anche per questo: non restare a casa, ma osare e fare, ma con la cresta bassa. E non è un lusso – né di condizione fisica né di addestramento e attrezzatura: il Sentiero Italia è un viaggio per tutte le tasche, per una domenica o per un mese. È dietro l’angolo, perché le montagne non le vediamo, a volte le ignoriamo, ma sono lì, così vicine, mai, in nessun punto d’Italia, lontane.

Noi restiamo chiusi tra il cemento e l’asfalto circondati da minuscoli e fitti percorsi elettronici; respiriamo l’aria del tempo – oltre i limiti consentiti di emissioni – e camminiamo poco. Stufi del cemento e del suo piattume, piantiamo alberi per inventare il verde pubblico, smuoviamo la terra per collina artificiali. E quando potremo riprenderemo a viaggiare con treni veloci e voli a reazione, perché ormai lo spostamento ha la reputazione della perdita di tempo – riflettere su questo. Eppure le montagne sono pronte ad accoglierci per le loro valli e le loro foreste, per il lunghissimo crinale del Sentiero, e ci osservano dall’alto, come angeli custodi. 

ENGLISH VERSION

Sentiero Italia: a European record where walking rhymes with traveling

Unique in Europe and perhaps in the world, the Italian alpine Club single route across the country has been reopened.

We simply take them for “landscape”, postcards silhouettes in the background. Yet the mountains make up over 30% of the territory of the European Union, and about 18% of Europeans live “up there”. The Alps are the richest flower region in Europe: around 500 species. Italy, the country of the sea and cities of art, of Ferrari and of Sundays football matches, is also the country of hills, slowness of the paths, light of glaciers. The mountain municipalities are 40%, the Italian mountain, their GDP is 16% of the national one, their population 19% of the total. After the Alps, the Apennines are the most important European mountain range, by extension and by population (nine million inhabitants), and entirely Italian.

Together they are the architrave of the peninsula, and today a single incredible trail winds through them without interruption. Thanks to the reorganization of the “Sentiero Italia” carried out by the Italian Alpine Club – one of the most efficient Italian institutions, and we should thank  volunteers, and sometimes I too went to paint the paths of “my” Mugello with the typical red and white signs. Over seven thousand kilometers without interruption, apart from the sea passages to Sardinia and Sicily – also two mountain regions, with over three thousand meters of the Etna vulcan.

Before using your legs, you can start by exploring the site Sentiero Italia, with maps, stops, advice, welcome points which anyone with a “shelter” near the path can join. There are so many things one can discover by “walking” on this website about this unique way to embracing all of Italy – from Trapani to Trieste, passing by Naples and Genoa, near Rome and Milan, always in the mountains, always on foot and with some alternative routes that offer additional itineraries. 

Walking in its longest declination

All these options are immense and at hand. Because the Sentiero Italia is not mountaineering, a discipline that gives a lot and demands even more for attention and physical effort, but it is simply trekking in its longest form: variety of landscapes and dialects, fresh air, biodiversity, muscles in exercise, mental cleansing, silence, genuine food flavors, though daily steps within the reach of almost everyone because everyone can undertake them in his/her own way – one section, half section, or – who will try? – all of them for seven thousand kilometers, a record in Europe.

The Trial will allow you to feel a physical and cultural link with distant but connected worlds, with the chain holding together Apennines and Alps, and then Carpathians, Anatolia, Caucasus, Persia, Hindu Kush, Himalaya. Not by chance, in the Alps we find geological traces of the Sahara, of what was not yet divided in the original single continent Pangea, because the minerals know what men have forgotten.

This going up and down shares not only the “starting point” of ascents with mountaineering, but also the humility imposed by mountain. The satisfaction of completing one or more section of the trial will never provide a sense of being master of the world. Even when I reached the peaks of Mount Bianco, Kilimanjaro or Matterhorn, I never experienced vanity nor being the master of the world. The coping with the strengths of nature always prevents from having any illusions about our own strength. Long trekking are beneficial also for this: not to stay lazily at home, and rather to dare and “go out”, but with a low profile. Trekking is not even a luxury – neither for the required physical condition or for the training and equipment: the Sentiero Italia is a chance for all budgets, for a Sunday or for a month. It’s around the corner, because we don’t see the mountains, sometimes we ignore them, but they are there, so close, never far from any point of Italy. 

We remain trapped within concrete and asphalt, surrounded by tiny and dense electronic paths; we breathe the air of time – beyond the permitted emission limits – and we walk very little. So, tired of grey and flat landscape, we plant trees to invent “urban green”. And, as soon as we can, we will resume traveling on fast trains and jet flights, because moving from one point to another now seems to be an exercise of wasting time, the fastes the better – let’s think about that. Yet the mountains are ready to welcome us in their valleys and forests, along the incredible ridge of the Sentiero, and they watch us from above, like guardian angels.

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