TIM è la prima azienda italiana ad aver aderito all’S-Assessment. Per Enrica Danese, Responsabile Institutional Communication, Sustainability & Sponsorship del Gruppo TIM,

Le tematiche ESG sono al centro della nostra strategia, perché non sono soltanto un tema etico ma anche un formidabile motore di performance. Misurare i risultati delle attività sulla sostenibilità è il primo passo, avviato dal Gruppo TIM già da molti anni. Il secondo passo è certificare l’impatto del lavoro che facciamo secondo standard condivisi, ed è ciò che stiamo facendo per rendere ancora più trasparente la trasformazione ambientale e sociale che stiamo mettendo in atto, anche a livello culturale”.

Il primo strumento italiano per misurare scientificamente la sostenibilità

Nasce infatti il primo strumento italiano per misurare scientificamente la sostenibilità sociale delle aziende e valutare l’impegno che il sistema imprenditoriale, e non solo, sta mettendo o può mettere in campo per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile in una delle tre aree prioritarie – la dimensione sociale, che affianca
ambiente e governance – riassunte nell’acronimo inglese ESG (environment, social, governance).

Si chiama S-Assessment, lo ha realizzato ReWorld, start up femminile innovativa a vocazione sociale fondata dalla scrittrice, giornalista e operatrice culturale Eugenia Romanelli, e sarà presentato a Roma il 13 ottobre prossimo (posti limitati, prenota gratuitamente qui) nell’ambito del ReWriters fest., il primo festival italiano dedicato alla sostenibilità sociale, giunto alla sua terza edizione ed espressione del movimento culturale che riunisce i/le ReWriters, riscrittori e riscrittrici dell’immaginario contemporaneo.

I criteri di valutazione

I criteri su cui è impostata la valutazione sono stati calibrati con il DIAG, Dipartimento di Ingegneria informatica, ambientale e gestionale della Sapienza Università di Roma grazie a un progetto di ricerca finanziato da ReWorld, insieme a Eikon Strategic Consulting, Società Benefit e leader italiana nella misurazione dei media e delle percezioni sociali. L’S-Assessment si basa sul Manifesto etico ReWriters, a sua volta ispirato al framework dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, sul quale vigila un Comitato scientifico di grande autorevolezza, che conta tra i suoi componenti lo psicoanalista Massimo Recalcati e la bioeticista Luisella Battaglia, presidente dell’Istituto Italiano di
Bioetica e componente del Comitato nazionale per la bioetica.

Questa innovativa survey traduce le 16 aree valoriali del Manifesto ReWriters in un agile questionario collegato ai 5 Obiettivi essenziali per la sostenibilità sociale: Salute e benessere, Parità di genere, Lavoro dignitoso e crescita economica, Ridurre le diseguaglianze, Consumo e produzione responsabili.

Le risposte permettono di posizionare l’azienda su un indice risultato dell’algoritmo creato da ricercatori e ricercatrici del DIAG Sapienza e di Eikon, articolato in quattro profili – corrispondenti ai badge Pioneer, Builder, Transformer e Leader – via via che cresce il contributo dato alla sostenibilità sociale, accompagnati da una serie di raccomandazioni che possono orientare le azioni future per raggiungere gli standard che nel 2030 diventeranno vincolanti.

Finora le aziende si sono concentrate sulla sostenibilità ambientale, trascurando le tematiche relative al sociale e alla governance, che invece diventeranno centrali da qui al 2030, come ha dimostrato il recente report dell’ISTAT”, sottolinea Eugenia Romanelli, CEO di ReWorld. “Le organizzazioni che partecipano a questa innovativa valutazione avviano un
percorso da seguire per diventare ReWriters ed aprire quindi la porta del nuovo mondo: l’unico possibile
”.

Il rigoroso processo di assessment si basa su fondamenti scientifici e metodologici internazionalmente riconosciuti e permette di valorizzare le aziende socialmente sostenibili, responsabili ed etiche, con indubbi vantaggi per la società, gli individui e le
aziende stesse
”, afferma Tiziana Catarci, Direttrice del Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale A. Ruberti di Sapienza Università di Roma.

Abbiamo deciso di entrare nel capitale di ReWorld al 40 per cento perché crediamo che sia urgente ripensare lo sviluppo sostenibile non come semplice transizione, ma come trasformazione radicale. Abbiamo quindi condiviso le nostre metodologie socio-antropologiche per ideare un questionario che rispetti la specificità della sostenibilità sociale, e non valorizzi solo l’adeguamento a degli standard, ma anche la capacità originale e distintiva di ogni organizzazione di riprogettare la propria cultura organizzativa e la propria identità”, commenta Cristina Cenci, senior partner di Eikon e neo presidente di ReWorld.

L’S-Assessment, di cui Maria Alessandra Cavestro è la Project Manager, verrà presentato al ReWriters fest. il 13 ottobre alle 12.30: interverranno Eugenia Romanelli, CEO ReWorld, Tiziana Catarci, direttrice del DIAG, Laura Palagi, full professor at DIAG, Cristina Cenci,
Senior Partner at Eikon Strategic Consulting, Paola Aragno, Senior Partner at Eikon Strategic Consulting e Enrico Pozzi, CEO, Eikon Strategic Consulting. Seguirà alle 14 il talk “Leader di cambiamento: le organizzazioni apripista”, a cura di Eugenia Romanelli con Roberto Natale, direttore Rai per la Sostenibilità ESG, Andrea Rubera, People Caring & Inclusion Manager di TIM, Tiziana Mele, CEO di Lundbeck Italia, Daniela Galliano, medica chirurga in ginecologia, ostetricia e medicina della riproduzione, direttrice della clinica IVI di Roma, Carola Salvato CEO di Havas Life Italia, Stefano Toro, founder e CEO di Prolaw, Maria Chiara Parmiggiani e Daniela Rocchi, founder di RPC – Penalisti Consulting, Dea Callipo, responsabile relazioni esterne Fortune Italia, Chiara Gnocchi, Country Communication & Patient Engagement Head Novartis Italia, Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid Italia: “Un’occasione importante – sottolinea Roberto Natale, direttore di Rai Per la Sostenibilità ESG – innanzitutto per rendere chiaro che la sostenibilità o è anche sociale oppure non è, e che va misurata per rendere conto ai cittadini in modo trasparente dell’impegno del servizio pubblico. I valori dell’S-Assessment incrociano molte delle tematiche che sono alla base del prossimo Piano di Sostenibilità della Rai. Essenziale ora è saper imparare a contare e a rendicontare i propri avanzamenti. Non si parte da zero: sulle questioni di genere, ad esempio, il servizio pubblico ha messo a punto buone pratiche accompagnate dai numeri come il progetto No Women No Panel, per misurare la presenza delle donne in ogni dibattito pubblico, e il progetto 50/50, per spingere verso una maggiore presenza delle competenze femminili nelle trasmissioni Rai. Misurarsi dà concretezza ai cambiamenti“.

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