Un premio per la gentilezza: il sistema di distribuzione dei gatti
Per ricompersarci delle nostre buone azioni, l'Universo ci farebbe trovare i gatti. Il libro di Jean Cuvelier "La Felicità del Tuo Gatto".
Per ricompersarci delle nostre buone azioni, l'Universo ci farebbe trovare i gatti. Il libro di Jean Cuvelier "La Felicità del Tuo Gatto".
Esiste una teoria secondo cui l’Universo riesca a premiarci per essere delle brave persone… donandoci dei gatti, il cat distribution system
Vi è mai capitato di camminare serenamente per strada, di abbassare lo sguardo e vedere un gatto? Beh, probabilmente, quel gatto stava aspettando proprio voi. La teoria del sistema di distribuzione dei gatti (in inglese cat distribution system o CDS) nasce da uno dei social più usati del momento, TikTok, dall’idea di alcuni abitanti del web, soprattutto dalla primavera ed estate del 2023. Tutto nasce da un video, che ha portato a sua volta centinaia di altri video in cui si cita questo stravagante metodo… ma in cosa consiste?
In poche parole, l’Universo trova un modo tutto suo per ricompensarci delle nostre buone azioni, facendoci trovare un felino… o meglio, sono i loro occhietti lunari e le loro morbide zampette a trovare noi, nel luogo giusto e al momento giusto: per strada, tra i rifiuti, in un cespuglio, sotto una macchina. Noi non dobbiamo fare altro che accettarli e offrire loro una vita migliore, portandoli con noi. Questa teoria nata dal basso, nel corso dei mesi, sta prendendo sempre più piede (tanto che esiste anche del simpatico merchandising!). Sono sempre di più, ultimamente, le persone che inondano la piattaforma di commenti del tipo
“spero che il sistema scelga me!“,
“il sistema di distribuzione dei gatti mi ha finalmente sceltx!“.
Mi piace pensare ad uno stretto legame tra il CDS e la serendipità, infatti, il gatto si incontrerebbe in maniera del tutto inavvertita e improvvisa, proprio come funziona la serendipità. Come afferma GuidaPsicologi, infatti, designa
“il momento magico e intuitivo in cui scopriamo o conosciamo qualcosa che ci può essere utile in determinati momenti”
tanto è vero che, spesso, il sistema di distribuzione dei gatti sceglie proprio persone a cui i gatti non piacciono proprio (…e poi se ne innamorano).
Proprio questo è successo al padre di una delle mie più care amiche, qualche estate fa. Lei mi ha raccontato, infatti, che
“stava lavorando e sentì dei miagolii provenire dai rifiuti, ma all’inizio lasciò correre, era impegnato e a lui non sono mai piaciuti i gatti” e continua “mio padre la portò con sé a casa, un atteggiamento non proprio da lui. Le fece tenerezza, era contento di aver trovato una gatta, i suoi occhi brillavano!”.
Anche a me, nella calda estate del 2021, è successo qualcosa di simile. Trovai un gattino di circa tre mesi incastrato in un cespuglio sotto casa mia. Lo presi e lo portai con me, chiamandolo – momentaneamente – Pluto. Grazie a persone fidate del nostro paese, riuscii a mettermi in contatto con la sua vera famiglia ed è tornato (a malincuore) a casa con loro.
Ho avuto l’opportunità di ascoltare moltissimi altri racconti di persone a me care e che hanno vissuto questa esperienza.
Prima fra tutte, quella di Maria, la quale racconta:
“Abbiamo trovato Amarena davanti all’ospedale di Sciacca, quando mia sorella stava male. La gattina non aveva nemmeno la pelliccia in alcuni punti della testolina. Mio fratello ha provato ad avvicinarla e lei si è lasciata subito coccolare da lui.” e così, i tre fratelli hanno deciso di prenderla con loro: “Non potevamo fare a meno di portarla con noi, era così dolce e affettuosa. Inoltre, ci chiedevamo come fosse sopravvissuta tutta da sola fino a quel momento, visto che quel luogo brulicava di cani randagi ed è pieno di macchine”.
Cosa avete provato dopo averla resa parte della vostra famiglia?
Non abbiamo pensato ad un segno, che fosse arrivata il giorno giusto al momento giusto, ma ora è la gatta più amata e viziata del mondo e ha sempre intorno la sua famiglia
La prossima storia è raccontata da Lea, una ragazza cresciuta fin da piccola con dei gatti.
La cosa bella, ma anche strana, è che casa mia venga scelta da gatte randagie in dolce attesa, per dare alla luce i gattini… ci è capitato almeno tre volte!”
Quanti gatti avete adesso?
Dieci gatti, tutti con delle storie particolari… ci hanno trovati tutti loro… alcuni sono i figli di gatte che si sono affezionate a noi. Tigro è proprio il mio gatto, mi ha cercata la prima volta in paese, ma poi, una volta a casa, è finita lì. Qualche giorno, però, non sappiamo come, questo gatto mi ha trovata a casa di mia nonna, nonostante la tempesta… e da quel giorno fa parte della mia vita.”
E gli altri gatti?
Abbiamo trovato Kitty nel cofano della macchina, non si sa come sia stato possibile, però è diventata una sorta di mamma per tutti i nostri altri gatti e… poi ci sono Pio, Fifone, Micina, Licia, Romeo, Felix e Fiocco.
L’ultima storia è quella raccontatami da Anna.
Ho avuto tre gatti: Luciano, Candy e Neko… proprio Neko ha una storia speciale, perché è stato lui a trovarci…
Come vi ha trovati?
Lo vedevamo sempre fuori casa, noi – amando i gatti – abbiamo iniziato a dargli da mangiare ed è subito entrato nella nostra famiglia, soprattutto dopo la morte di Candy.
Come avete capito di dover fare qualcosa per lui?
È stato tutto naturale, non avevamo intenzione di prendere un altro gatto, Neko è capitato. Lo sentivo miagolare e gli portavo del cibo… piano piano si è avvicinato a noi, poteva venire a casa mostra quando voleva, con il freddo, con la pioggia e noi lo accudivamo.
L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA) ha tracciato la linea del tempo della simbologia del gatto. Fin dai tempi più lontani, la Chiesa ha visto il gatto come un essere pericoloso, come un animale negativo da sempre legato alle streghe e agli alchimisti. Si vociferava che i felini fossero in grado di ispirare le loro idee.
Altre letture, invece, vedono i gatti come simbolo di nascita, di fertilità sacra, sempre dipinti accanto a Maria Vergine. Ulteriori immagini narrano questi animali domestici come indice di libertà e adulterio. Da sempre legati alla luna a causa delle diverse dimensioni che possono assumere i loro occhi e al mondo onirico, che ci fa da guida contro le avversità del mondo notturno.
Alcuni di noi, invece, hanno deciso di adottare un gatto in seguito al lockdown, proprio come racconta Chiara:
A casa a avremo sempre voluto un animale domestico, ma non c’era mai stato modo, fino a quando la gatta che frequenta la nostra casa in montagna ha dato alla luce due cuccioli… tra cui il nostro Tigro
Come mai proprio lui?
Io, mia madre e mio fratello ci siamo subito innamorati di lui, era arrivato proprio al momento giusto, dopo un periodo come quello della pandemia. Tigro stare sempre fermo, giocava con la coda della madre, sembrava un po’ impacciato, innocuo… ed è stato questo a farci innamorare di lui… poi, l’ostacolo più grande era convincere papà!
E, ancora, mi racconta…
Ad oggi, non immagino la mia vita senza Tigro, è stato accanto a me in ogni mio momento di difficoltà, è come se fosse un altro fratello
Sono moltissimi i vantaggi che è un gatto può donare. Primo tra tutti, la felicità, l’affetto che lega il padrone al gatto ci aiutano a distogliere la nostra attenzione dai pensieri negativi (infatti, è proprio per questo che molte persone guardano dei filmati di gattini), favoriscono il sonno, ci danno una compagnia costante. Inoltre, l’alimentazione del gatto è poco inquinante. Infine, vari studi condotti dall’Università di Bristol, hanno dimostrato come le persone che possiedono un gatto, sono in possesso anche di una laurea e i padroni vengono considerati automaticamente come anticonformisti, aperti, sensibili e intelligenti.
Sui social, da qualche tempo, ho scoperto l’account di Elena Angeli, la Psicologa dei gatti, la quale ci spiega con brevi video come rapportarci ai nostri amici felini. La dottoressa ha, inoltre, curato la versione italiana del libro La Felicità del Tuo Gatto di Jean Cuvelier.
Angeli mostra, con la dolcezza e la chiarezza che la contraddistinguono, come anche il profumo del nostro gatto sia un prezioso beneficio per le nostre emozioni, perché ci riporta immediatamente all’idea di amore, famiglia e relax.
A mio avviso, il gatto può essere visto anche come una sorta di oggetto transizionale, perché ci riportano immediatamente al calore casalingo e a una tranquillità ormai perduta.
Mi piace pensare che ognuno di noi sia destinato almeno un gatto.
E voi? Avete già trovato il vostro compagno felino?