Viaggio attraverso la riscoperta del Vermut
Il Vermut ha radici salde nell'Europa del XIX secolo. L'invenzione del vermut rosso nel 786 da parte di Antonio Benedetto Carpano a Torino.
Il Vermut ha radici salde nell'Europa del XIX secolo. L'invenzione del vermut rosso nel 786 da parte di Antonio Benedetto Carpano a Torino.
L’origine della parola vermut risale al termine tedesco wermut, che significa assenzio, uno degli ingredienti fondamentali in molte ricette di questa bevanda. La sua etimologia vèrmut (tosc. vèrmutte; ant. vermùt e vermùtte) è frequente anche nella grafia francese vermouth. La sua origine è ancora oggetto di dibattito, con teorie che lo collocano in Cina, Grecia o Persia, prima di diffondersi in Europa durante l’epoca romana.
Il Vermut ha radici salde nell’Europa del XIX secolo. L’invenzione del vermut rosso nel 1786 da parte di Antonio Benedetto Carpano a Torino.ermut, così come lo conosciamo oggi, ha radici salde nell’Europa del XIX secolo. Un evento chiave nella sua storia è l’invenzione del vermut rosso da parte di Antonio Benedetto Carpano a Torino nel 1786. Carpano utilizzò una base di vino rosso aromatizzata con una miscela segreta di erbe e spezie, dando vita al primo vermut moderno.
Da quel momento, numerosi produttori hanno creato le proprie interpretazioni di questa bevanda, rendendola sempre più popolare. Marchi storici come Martini & Rossi (fondata nel 1863 a Torino) e Cinzano (nata nel 1757, anch’essa a Torino) sono diventati simboli dell’arte del vermut, contribuendo a definire gli stili classici italiani.
Oltre all’Italia, la Spagna si distingue per la produzione della bevanda spesso consumata come aperitivo. Marchi come Lacuesta e Casa Mariol sono noti per la loro eccellenza e tradizione nella produzione di questa bevanda. A Barcellona, il consumo di vermut inizia già dalle 5 del pomeriggio, spesso con varianti artigianali prodotte localmente.
Anche altri paesi europei, come la Francia, vantano una lunga tradizione nella produzione, il vermut francese si caratterizza spesso per profumi più leggeri e una maggiore presenza di vini bianchi nella sua composizione.
Quando si parla di vermut, è essenziale comprendere le diverse tipologie: Extra dry, dry e sweet. Questa varietà gli consente di essere apprezzato sia come aperitivo che come digestivo, a seconda delle preferenze personali.
Per quanto riguarda la scelta del vermut, ci sono diverse categorie e marchi da considerare. Alcuni dei più iconici includono:
Per quanto riguarda i regionali, alcune eccellenze includono l’Egnazia Vermouth Rosso per la Puglia, il Vermouth Leardini e l’Etrusco Nero Tenuta Fertuna per il Lazio, il Vermouth del Mugello Cremisi per la Toscana, il 721 Vermouth Rosso di DiBaldo per l’Emilia Romagna, il vermouth della Domenis (Blanc, Ros e Rosè) per la Venezia Giulia, e il Vermouth del Professore Superiore, primo vermouth al mondo a base Barolo, per il Piemonte.
Inoltre, il noto cocktail Lo Sponz nato nel 2016 nei bar della capitale, è un gustoso aperitivo poco alcolico realizzato con Martini Rosso e crodino. Questa creazione rappresenta un’interessante evoluzione nell’uso del vermut in combinazione con altri ingredienti, mostrando la versatilità di questa bevanda. L’esperienza di consumare lo Sponz si è affermata come un’opzione intrigante per coloro che cercano un’alternativa leggera e saporita.
Lo Sponz è un esempio della creatività in continua evoluzione nel mondo del vermut e dei cocktail, dimostrando che questa bevanda storica può ancora sorprendere e adattarsi alle tendenze contemporanee dell’industria delle bevande.
per approfondire: