Per Alex Cecchetti “la vita è un passatempo magico”. Basta andare da Forof per capire che la sua interpretazione dell’esistenza corrisponde a questa visione.

Immersi nel sottosuolo di Roma, sotterrati tra le onde del tempo, a ridosso della Basilica Ulpia di cui abbiamo già parlato, l’artista performer Alex Cecchetti vi fa immergere nell’abisso, e vi invita a scendere nelle profondità marine. Solo così potremo rinunciare alle nostre memorie, pensa l’autore. E così è, se ci andate.

In mostra fino al 15 aprile 2023 e con possibilità di effettuare visite guidate, Forof vi offre un’esperienza di arte immersiva, coinvolgente, naufragante, ondeggiante, risucchiante nel mondo del non mondo.

Sortilegio è l’allestimento site specific di Cecchetti che, oltre ad essere un artista, è pure poeta, coreografo, e giardiniere!

Potrete così dondolarvi su amache che rappresentano Meduse (titolo delle opere) illuminate da lanterne. Al di sotto campeggiano filamenti di seta, tentacoli che assorbiranno i vostri pensieri.

Un mondo non abitato da umani quello proposto da Alex Cecchetti, dove vi potrete librare su un’altalena, sospesi a metà sulle vestigia della Basilica Ulpia. L’opera si chiama Onda e al grido di Torneremo foreste Alex vi ricorda che noi scorriamo come le stagioni. Un memento mori felice però, che ci invita a godere dell’amore e della natura.

Eh sì, perché secondo me, Alex Cecchetti con quella natura ci ha fatto un po’ l’amore, ne ha rubato i tratti e ce la fa esperire in una maniera diversa e totalmente immersiva. Dichiara infatti:

“un sortilegio di profumi, forme e liquori che vi ammalierà, attirandovi dentro un erotismo spirituale generoso di orgasmi. Perché amare qualcosa, esserne attratti è la forma più alta di conoscenza. Tutto il sapere non è altro che il risultato del potere di seduzione dell’universo”. Alex ricorda anche che se non tuteliamo la natura che ci dà la vita, non è lei che soccomberà, ma noi. “Ma è il nostro essere specie, il nostro essere vita che è in pericolo”.

Nelle pareti storiche della Basilica Ulpia vedrete inoltre scorrere immagini di immersioni sottomarine condotte dallo stesso artista che vi restituiranno la totale consapevolezza di essere fuori dal mondo.

La mostra è su due piani, e quando riemergerete dal sottosuolo, ecco un’altra storia da raccontare. Le Pitture Botaniche sono, secondo l’autore, “collaborazioni con altre forme di intelligenza come piante, fiori e stagioni”. I veli sono stati realizzati non da Cecchetti, ma dalla natura. Li ha posti a contatto con le foglie, per mesi, e quelle hanno lasciato la loro essenza, il colore, l’odore, l’anima vegetale cui appartengono.

A terra noterete i Vasi Rivoluzionari, curiosissimi vasi da giardino su cui l’artista ha riportato le sue poesie. Capite bene dunque che la scrittura per Alex Cecchetti non alberga soltanto sui normali supporti, ma può apparire ovunque, anche su un vaso da giardino, come a dire che siamo immersi in una bellezza assoluta chiamata natura e che ci dobbiamo ricordare che questa canta ad ogni passo la sua assolutezza.

Essence invece è una scultura traforata che riunisce tre essenze diverse: cipresso, cedro, cirmolo. Qui l’artista riflette sullo scorrere inesorabile del tempo e di come questo si imprima nei tronchi degli alberi. Una dendrocronologia vegetale da cui recuperare il senso del consumarsi delle stagioni.

L’ambientazione prevede allestimenti di rami di piante e felci penduli, raccolti nei diversi parchi della Capitale. Li troverete ovunque, in un’ambientazione bucolica.

Da dicembre Forof offre la possibilità di partecipare a Episodi, performance ideate dall’artista come happening culturali da cui farsi ammaliare: parteciperete così ad un evento tentacolare che vi farà esplorare nel dettaglio alcuni concetti espressi in mostra. Giovanna Caruso Fendi, fondatrice di Forof, ricorda che “il programma degli Episodi è fondamentale tanto quanto il progetto installativo. La scelta di realizzare uno spazio culturale gestito da una società benefit, vede infatti nella sua continua attivazione, non soltanto un modo diverso di offrire la fruizione dell’arte e di coinvolgere il pubblico, ma anche di generare interesse…”. Andate e lasciatevi incantare!

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