In questa intervista, il filosofo Marco Maurizi esplora il profondo legame tra musica e filosofia, cercando di rispondere alla domanda fondamentale: che cos’è la musica? Attraverso il suo libro La vendetta di Dioniso, Maurizi analizza come la musica, più che essere un argomento di riflessione filosofica, incarni essa stessa la filosofia, trasmettendo la verità della realtà attraverso suoni ed emozioni anziché parole.

Musica e filosofia, dagli anni ’70 a oggi

La sua riflessione si concentra sulla musica degli anni ’70, periodo in cui si sperimentavano nuove forme musicali che sfidavano i confini tra musica popolare e colta. Maurizi evidenzia come artisti come i Pink Floyd e i Genesis abbiano utilizzato linguaggi musicali complessi per ribellarsi all’ordine costituito dell’industria musicale e radiofonica, rompendo la forma tradizionale della canzone.

Questo spirito di ricerca e sperimentazione è ciò che manca oggi, secondo Maurizi, in un’epoca in cui la musica è spesso subordinata alle esigenze del mercato. Conclude l’intervista sottolineando che la vera libertà musicale può esistere solo in una società libera, invitando a riscoprire un’arte emancipata e non ripetitiva.

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