(English translation below)
Un teatro digitale, uno streaming che funziona poco, dei vecchi DVD di performance teatrali… I cambiamenti portati dalla pandemia si espandono senza fine su tutti i livelli sociali e personali, e nel caso del teatro uno non può non domandarsi se tornerà mai a essere come prima. E’ il tempo della possibilità: che questo sia l’inizio di un’era di teatro digitale, che emergano nuove modalità per le quali spazi nuovi re-immagineranno scritti teatrali con elementi tecnologici, riscrivendo e riformulando le norme. Viviamo un momento di transizione verso quello che diventerà l’arte del teatro alla fine della pandemia. Queste ipotesi continue non hanno però tralasciato il loro pubblico: questa estate, teatri per tutta Europa si riaprono al pubblico, rispettando le regole dell’emergenza sanitaria e ricreando la passione del sogno di una notte di mezza estate.

Il teatro è un elemento di comunicazione, di espressione culturale e personale, che attraverso i suoi vari personaggi rivela un’identità aliena a sé stessi, restando nei confini di una storia scritta ma costruita, re-immaginata e riscritta per un pubblico e uno spazio, un’era specifica, e tutto ciò che quest’ultima comporta. Perciò, dalla Biennale di Venezia agli antichi teatri dell’acropoli di Atene, agli spazi teatrali di Londra, Parigi e Berlino che sono in costruzione per adattarsi a nuovi modi di ricevere un pubblico e di recitare, l’amore per il teatro torna alla vita con un programma affascinante in vari luoghi europei. L’uso dello spazio all’aperto per performance teatrali, riavvicina gli attori a un pubblico assetato di essere partecipe, creando legami nuovi tra aria, suoni, voci, performance corporali e rinforzando una relazione interconnessa tra esseri, arte e terra sospesa dal Covid-19.

In teatro tutti con la maschera

A inizio giugno, la Grecia ha riaperto i suoi teatri con spettacoli all’aria aperta, con distanziamento e mascherine come uniche regole, re-immaginando un nuovo stile di spettacoli carnevaleschi contemporanei con un tocco d’ ironia – chiedendosi chi si nasconda dietro alla maschera, da entrambi lati del palco. Ad Atene, il famoso teatro locato sotto all’Acropoli, il teatro Koilon, sceneggia antichi spettacoli greci nello spazio originale di migliaia di anni fa. Ogni sera alle 8, ad Atene si riuniscono in molti per conoscere la storia della civilizzazione greca in modo alternativo e all’aperto, tornando all’arte dell’immaginare e del raccontare la propria storia.

A Berlino, il Deutsches Theater Berlin sta costruendo vari spazi nei quali troupe teatrali potranno recitare questa estate, dimostrando ancora una volta la bellezza e il desiderio di volere trovare soluzioni, di non lasciare tutto ad un mondo digitale. Con tre première e cinque spettacoli programmati, il teatro estivo di Berlino è un sogno realizzato. Il programma è già cominciato con Tartuffe or The Philosopher’s Pig, seguito da altre due première in giugno When There’s Nothing Left To Burn You Have To Set Yourself On Fire di Chris Michalski e Gaia does not google di Nele Stuhler.

In Inghilterra si trova il Pitlochry Festival Theatre nella zona di Perthshire, che festeggia il suo settantesimo compleanno quest’anno: un festival teatrale che iniziò in una tenda e che ora riapre all’aria aperta per onorare la sua lunga storia. È situato in riva al fiume Tummel, con un anfiteatro di ottanta posti, con varie première questa estate, tra cui Adventures with the Painted People di David Graig, un adattamento di una storia romantica. Non solo, in zone più centrali, la famosa Royal Shakespeare Company ha organizzato uno spazio con 500 posti a sedere sulla riva dell’Avon, come introduzione alle riaperture dei teatri interni in autunno. Il pubblico è invitato ad ascoltare i cigni del fiume mentre si gode The Comedy of Errors, dal 13 luglio al 26 settembre. Questi sono solamente due dei vari spazi che sono aperti a un pubblico europeo e mondiale per ricostruire un’identità teatrale cambiata dalla pandemia.

Sebbene il teatro abbia cominciato a rimettersi in sesto, per chi non ha l’opportunità di viaggiare, vari spettacoli online si ritrovano in lingua inglese, i quali sono elencati sul programma sempre aggiornato di Time Out. Tra questi, il Globe’s A Midsummer Night’s Dream, Uncle Vanya e altri. Ci aspetta un’estate teatrale pronta a ricostruire quello che è stato tralasciato in questo anno di stasi, per ravvicinare arte e individuo, aprendo un universo nuovo e innovativo a un pubblico di tutti i gusti.

ENGLISH VERSION

 A breath of fresh air:
theatre’s return to Europe.
The scheduled events

A digital theatre, a streaming that does not work properly, old DVDs of theatrical performances… The changes brought by the pandemic are endlessly pervasive on all personal and social levels, and in the case of theatre one cannot help but wonder if it will ever go back to be like it used to. The possibility of this being the beginning of a digital era for theatre, with the emergence of new modalities for which new spaces will re-imagine theatrical scripts with technological, rewriting and reformulating all norms – many are the possibilities of what the art of theatre will become by the end of this pandemic. Yet, these continuous hypotheses have not neglected their public: this summer, theatres all over Europe will open to the public again, respecting the health emergency rules and recreating the passion for a midsummer night’s dream.

Theatre is an element of communication, of cultural and personal expression, that through its many characters reveals an identity alien to one’s self, remaining within the borders of a history that was written yet constructed, re-imagined and re-written for a public and a space, a specific era and all that that implies. Thus, from Venice’s Biennale to the ancient theatres of Athens’s acropolis, to the theatrical spaces of London, Paris and Berlin that are currently in a phase of construction to adapt to new ways of welcoming a public and of acring, the love for theatre is alive again with a fascinating program of shows in various European locations. The use of space for theatrical performances, being in the open air, brings closer actors and a public desiring to participate, building new bonds between air, sounds, voices, bodily performances and strengthening an interconnected relationship between beings, art and grounds suspended by Covid-19.

In the theater everyone with the mask

At the beginning of June, Greece re-opened its theatres with plays in the open-air, social distancing and masks being the only rule, re-imagining a new style of contemporary carnivalesque shows with a touch of irony – wondering what is hidden behind a mask, from both sides of the stage. In Athens, the famous theatre located underneath the Acropolis, Koilon theatre, designs and scripts ancient Greek plays in their original setting thousands of years ago. Every night at 8 pm, people come together in this space in Athens to learn about Greek civilization in an alternative fashion and in the open-air, going back to the art of imagination and that of telling one’s history.

In Berlin, the Deutsches Theater Berlin is currently building several spaces wherein theatrical groups will be able to act this summer, enhancing once more the beauty and the desire of wanting to find solutions, to not leave everything to a digital world. With three premieres and five plays in the program, the summer theatre of Berlin is a dream that has come true. The program began with Tartuffe or The Philosopher’s Pig, followed by two other premieres in June, When There’s Nothing Left To Burn You Have To Set Yourself On Fire by Chris Michalski abnd Gaia does not google by Nele Stuhler.

In the United Kingdom, one can find the Pitlochry Festival Theatre in the zone of Perthshire, which celebrates its seventieth birthday this year: this theatrical festival began in a tent and now re-opened in the open air to honour its long story. It is situated next to the Tummel River, with an amphitheatre of eighty places and several premieres this summer such as Adventures with the Painted People by David Graig, an adaptation of a romantic story. Not only, in more central ones, the famous Royal Shakespeare Company organized an area with 500 sitting spaces on the shore of the Avon as an introduction to the reopening of theatre’s insides coming in the Autumn. The public is invited to listen to the swans of the river whilst enjoying The Comedy of Errors from the 13th of July to the 26th of September. These are only two of the several spaces that will open to a European and worldwide public to reconstruct a theatrical identity changed by the pandemic.

Although theatre is back on its feet, for those who do not have the opportunity to travel, many online plays are available in English, listed on the always updated program of Time Out. Amongst these are the Globe’s A Midsummer Night’s Dream, Uncle Vanya and others. A theatrical summer is awaiting us to reconstruct that which was neglected in a year of stasis, bringing closer together art and individuality whilst opening a new and innovative universe for a public of all tastes.

 

 

 

 

 

 

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