L’estate forse più di tutte le stagioni che attraversiamo ci porta a guardare i contrasti delle luci, ma non tutte le città sono uguali perché ognuna di loro può rappresentare un percorso visivo che si snoda in esperienze culturali-urbanistiche.

Da poco si è conclusa la nuova edizione 2024 di Napoli Contemporanea, un progetto artistico con esposizioni in vari luoghi per dare una nuova immagine alla città attraverso l’intervento di artisti contemporanei e internazionali, come ricorderete il clamore che aveva suscitato nel 2023 La Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto e tutto il dibattito sul rogo che fino al 19 agosto è stato visibile per dare posto in questa edizione a Io contengo moltitudini l’installazione di Marinella Senatore per sensibilizzare le associazioni nel dialogare con il territorio, appunto attraverso l’arte.

Una delle città che più si presta a questo gioco di luci è sicuramente Napoli

La sua storia fa parte di un discorso che dalla luce riesce a fare emergere anche molti aspetti caratterizzati da forti antitesi: dalla nascita di Partenope al regno di Napoli dove il contemporaneo è presente ma le radici non sono mai cambiate. Così sembra strano vedere una città ancora satura di figure retoriche in antitesi come del resto la sua storia: gli Aragonesi e la congiura dei baroni, gli Asburgo e i Borbone, l’inevitabile rivolta di Masaniello per finire alla pace dopo le varie infiltrazioni politiche di Francia e Spagna sul Regno di Napoli.

Scavare dentro le radici più profonde è come andare in profondità di un mare o semplicemente scavando la terra per raggiungere il punto esatto in cui tutto è cominciato, dove si trova quel punto è localizzata anche la cultura: il primo suono, le parole pronunciate , i colori o un gioco di luci che si mischiano alle stagioni.

Il libro di Grazia De Gennaro

Guardare Napoli in maniera diversa può essere anche un input per avvicinarsi alla proposta di lettura di questo libro: Ombre di luce. Le figlie di Napoli della giornalista salernitana Grazia De Gennaro al suo primo tentativo editoriale attraverso la scrittura. Protagonista del romanzo è Luce, una fotografa che attraverso l’aiuto di varie donne, troverà il modo di riportare alla luce con dei riflessi esoterici e misteriosi tutto quello che si trova in profondità, per cancellare ogni antitesi della sua vita proponendo un messaggio di speranza ai lettori.

Ricordandoci sempre che quando la luce colpisce il mondo che ci circonda viene per una parte assorbita e per l’altra parte riflessa, considerando le frequenze che possono determinare il colore di un oggetto.

Un oggetto che assorbe tutte le frequenze dello spettro elettromagnetico produrrà un colore nero, al contrario se le riflette tutte sarà bianco, come in un gioco di luci e ombre che ci riporta a riflette su una figura retorica come l’antitesi che serve a mettere in risalto determinate falle nel ragionamento, così come accade quando si sceglie una determinata luce scattando delle fotografie.

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