Reportage dal rave party sul lago di Mezzano: le interviste e i video che svelano la verità
Il rave party è stato organizzato in Italia per sfuggire alla linea dura della Francia contro questi eventi, repressi con granate e gas lacrimogeni. La verità che emerge dal reportage.
la famosa area protetta del teknival altro non è che dei campi coltivati, che sono stati lasciati puliti, come si evince dalle montagne di sacchi della spazzatura raccolta dai ragazzi rimasti fino alla fine.
il lago è protetto, ma il lago è distante credo un paio di chilometri, quindi indipendente dalla festa.
chi ci è andato lo ha fatto per propria decisione, non era pertinenza di festa e organizzatori. non vedo come la tragedia possa essere imputata al teknival in sé come la stampa fa, in palese malafede.
inutile dire che del morto al lago di Bolsena (strafatto pure lui come i media dicono del povero ragazzo?) non parla nessuno, come dei morti che tutti i laghi fanno ogni anno. è già stato proposto di vietare i bagni nei laghi?
inutile commentare notizie false data dalla stampa come i cani morti abbandonati, cosa ridicola in sé.
spiace che si sia persa una occasione per fare buona informazione dall’interno, puntando invece su tristi constatazioni su questo o quel tipo in condizioni discutibili.
è stato invece notato da molti presenti che al teknival non ci sono stati tanti “zombie”, cosa sempre positiva in quanto richiedono attenzione da parte di tutti per mantenerne l’incolumità.
nemmeno una parola spesa per rimarcare il vero spirito che si poteva trovare all’interno, di fratellanza e aggregazione.
un’altra cosa: di feste così, ovviamente molto più piccole con solo uno o due sound e di due giorni come durata, se ne svolgono ogni fine settimana in giro per l’Italia. complimenti per esservi accorti della presenza di un mondo che è da decenni alla luce del sole. o, meglio, della luna. come un branco di animali selvaggi vi siete accaniti sulla notizia del momento, senza il benché minimo approfondimento e senza alcuna ricerca prima di scopiazzare l’un l’altro articoletti sociologici e alberoneschi (mi riferisco alla stampa tutta e non a questo reportage).
va beh, non che dalla stampa italiana si debbano nutrire aspettative. però magari da quella un poco meno mainstream si poteva sperare in una maggiore apertura mentale.
peccato.
Ce ne sarebbe tanto da dire… intanto complimenti a Vera Risi per il reportage! le forze dell ordine italiane dovevano attivarsi in modo oiu tempestivo, non dico come i francesi ma quasi …
Al proprietario del terreno hanno fatto danni enormi, chi lo risarcirà? e poi perchè dobbiamo tollerare tutto ma proprio tutto? Fosse stato un blocco ad un cantiere della TAV li avrebbero già sgombrati senza problemi e questi … no perchè se no si fanno male? ma il Questore quando si dimette?
Complimenti. Ottimo lavoro Vera
Ottimo servizio rende benissimo quello che e successo sul lago