Mercato libero o mercato tutelato… questo è il problema! Parafrasando Shakespeare, in questi giorni il problema delle forniture di gas e luce è il rovello di ogni italiano medio, perché a partire dal 1 gennaio 2024 (per il gas) e dal prossimo mese di aprile (per l’energia elettrica) il regime tutelato è destinato a finire.

A ciò si aggiunga che i sistemi tradizionali di riscaldamento degli ambienti domestici sono considerati ormai una minaccia per l’ambiente a seguito dell’accresciuta sensibilità verso la tutela del pianeta e l’esaurimento delle risorse naturali. E diventa dunque sempre più urgente la ricerca di metodi alternativi per riscaldare la casa in economia ed efficienza senza sentirsi in colpa verso l’ambiente che ci circonda.

Ma come fare la scelta giusta? Orientarsi tra le proposte che si trovano in rete è sempre più difficile, perché in genere si tratta di proposte di parte, fatte cioè da ditte produttrici o installatrici di questa o quella tipologia di impianto. Il primo passo da fare è dunque cominciare a capirne di più, studiando e approfondendo sotto la guida di esperti imparziali, per riuscire a renderci autonomi nella scelta.

I consigli di chi ha vissuto in una casa alimentata a eolico

Per avere una panoramica limpida e approfondita sulle varie scelte possibili, c’è l’ottimo libro di Greg Pahl Riscaldamento naturale della casa (Franco Muzzi Editore), in cui l’autore esplora le possibilità esistenti per riscaldare le case con fonti rinnovabili di energia, quali stufe a pellet, a cereali, caminetti, caldaie, stufe in maiolica ad accumulo, sistemi solari attivi e passivi, pompe di calore, soffermandosi su tutto ciò che c’è da sapere riguardo ai combustibili, i sistemi, le tecnologie, i costi, i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione. 

Giornalista e scrittore, Greg Pahl è impegnato da molti anni sul fronte delle tematiche ambientali, e negli anni Settanta ha sperimentato personalmente la possibilità di vivere in una casa alimentata esclusivamente a energia eolica.

Una lettura del genere consente di acquisire consapevolezza e diventare più responsabili nei confronti della scelta da adottare. Dopo aver esplorato tutte le alternative possibili, ci si può concentrare su alcune delle scelte più innovative del momento di cui si fa un gran parlare, in radio, sui social e in tv, tra esperti e divulgatori, come le pompe di calore e i pannelli a infrarosso.

L’architettura radiante

Il sistema dei pannelli a infrarosso fa parte dell’architettura radiante, ovvero quel tipo di visione scientifica che vede nella progettazione architettonica la possibilità di creare sistemi di climatizzazione integrati nei soffitti e nelle pareti degli edifici.

Con questa tecnologia il riscaldamento degli ambienti domestici avviene grazie all’energia elettrica che alimenta i pannelli, i quali possono raggiungere una temperatura di circa 60-80°C quando sono pienamente operativi.

Quando si sono adeguatamente scaldati, i pannelli iniziano a diffondere nell’ambiente dei raggi a infrarosso invisibili, che distribuendosi nella stanza per irraggiamento, riscaldano le superfici di tutti i corpi con le quali vengono a contatto. Questo significa che le radiazioni termiche riscaldano anche la pelle, dando quella gradevole sensazione di tepore.

E’ lo stesso tipo di riscaldamento della tradizionale stufa a legna, ovvero per irraggiamento, ma la combustione della legna incide negativamente sulla qualità dell’aria che respiriamo provocando inquinamento atmosferico. Durante la sua combustione, infatti, vengono liberate in atmosfera molte sostanze inquinanti tra cui le polveri fini che veicolano microinquinanti.

I pannelli a infrarosso dunque sembrano essere l’alternativa green alla stufa a legna pur garantendo lo stesso tipo di riscaldamento per irraggiamento.

Vantaggi del sistema a infrarosso

  1. Il calore si distribuisce in modo uniforme in tutto l’ambiente.
  2. I pannelli sono installati a parete, sono sottili e non ingombrano.
  3. Spesso colorati e artistici, i pannelli diventano elementi d’arredo e decorativi.
  4. Il comfort termico è costante e uniforme in ogni punto della stanza.
  5. Non si generano moti convettivi negli ambienti riscaldati.
  6. Non si producono rumori, odori o gas serra.
  7. Il riscaldamento dell’ambiente è rapido, ma persiste anche dopo lo spegnimento.

Lo svantaggio potrebbe essere quello del costo dell’investimento iniziale, ma su questo bisogna affidarsi agli esperti che attraverso le loro guide possono aiutarci a capire meglio in quanto tempo è possibile recuperare l’investimento effettuato. Ecco due letture indispensabili.

Architettura radiante, di Roberto Messana, è un libro che affronta alla radice il problema climatico per mettere il progettista in condizione di capire ed operare correttamente e professionalmente. Ma non si pensi che sia un libro per esperti, è un testo dal carattere divulgativo che ha l’ambizione di diventare il punto di riferimento non solo di ogni architetto, ma di chiunque sia alle prese con una casa nuova o da ristrutturare.

L’altro testo, fresco di pubblicazione, è Scaldarsi risparmiando con i pannelli ad infrarosso, a cura del team di ingegneri Smart Tech Publishing, da anni impegnati nella ricerca di soluzioni di riscaldamento sostenibili. Il testo, di carattere divulgativo e dalla scrittura fruibile, offre un’approfondita esplorazione dei pannelli radianti a infrarosso presentando una fusione equilibrata tra la teoria scientifica alla base di questa tecnologia e le sue applicazioni pratiche. In sintesi il libro intende dimostrare come il sistema di riscaldamento con pannelli a infrarosso sia ottimale perché i raggi ad infrarosso, proprio per la caratteristica di riscaldare i corpi presenti in un ambiente (oggetti ed esseri viventi) e non l’aria, non causano sprechi energetici.

Abbracciando anche considerazioni di design, sicurezza e prospettive future, il libro si propone come una guida completa per professionisti e appassionati interessati al futuro sostenibile del riscaldamento moderno, per una scelta informata e consapevole del giusto modello da acquistare.

Condividi: