Sergio Tonon

Volendo attingere dal pozzo dei ricordi di Sergio Tonon, lo si intravede in fondo a Trieste, mentre consegna un compito di ragioneria copiato spudoratamente. Infatti tronca la carriera di Ragioniere facendo emergere un profilo poliedrico: un progetto di floricoltura in un management college è la scusa per mettere le mani in terra di Danimarca, quella delle serre industriali. Un giro in lungo e in largo per l’Europa in autostop e una scalata quasi riuscita al Cervino sono il preludio di un tuffo spasmodico nel teatro, passando dal settore ragazzi, alla piazza come mangiafuoco e trampoliere; dall’animazione su nero in giro per tre continenti con il Buratto di Milano, a quella di tappeti volanti che fanno da sfondo a Massimo Ranieri; dall’apparizione in TV in uno spot della Kinder, al teatro sperimentale di Pontedera. Allo scoccare del millennio è in Nuova Caledonia in barca a vela e, dopo una parentesi a Firenze nella redazione di Aam Terra Nuova, si imbarca come mozzo su bellissimi yacht con la patente nautica in tasca. Anziché diventare Skipper lo si vede bussare come il figliol prodigo a Terra Nuova e impegnarsi attivamente con Greenpeace, Rete Lilliput, Critical Mass e Gruppi d’acquisto solidale. Le onde concentriche che si allargano in superficie lo colgono felicemente sistemato in una casa di campagna a vendere inserzioni pubblicitarie in smart working e zappare un orto sociale.