“Tocca a noi”: a Bologna il 5 aprile concertone per l’Ucraina
"Tocca a noi": una reazione in musica contro guerra, armi e ogni forma di violenza, in aiuto ai bambini ucraini. L'ingresso è gratuito ma si può contribuire con una donazione.
"Tocca a noi": una reazione in musica contro guerra, armi e ogni forma di violenza, in aiuto ai bambini ucraini. L'ingresso è gratuito ma si può contribuire con una donazione.
Reduci dalla pandemia, il 2022 non si è aperto con i migliori auspici e ci ha restituito un mondo spaccato in due come una mela, un frutto marcio e dilaniato dalla violenza.
Con l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin il 24 febbraio è scoppiata una guerra non meno spaventosa di altre ma che ci scuote profondamente proprio perchè così vicina a noi.
Come se non bastasse, le possibilità mediatiche, pressoché illimitate, dei nostri apparecchi digitali ci permettono di attingere ogni giorno a un serbatoio amatoriale di orrore ed è davvero impossibile rimanere indifferenti di fronte all’irreparabile svolta involutiva che ha preso la nostra storia.
Sono sicura che ovunque ci sia un cuore umano che pompa sangue, ovunque ci sia un cervello senziente, una sensibilità istruita, si possano trovare scampoli di empatia. Sono altrettanto sicura che siamo in molti a sentirci impotenti, a non sapere come aiutare. Del resto non tutti hanno la libertà, le possibilità economiche o, banalmente, il coraggio, per dare un contributo tangibile.
Fortunatamente, non è necessario compiere grandi gesti per prendere una posizione e, dal mondo della cultura, stanno nascendo occasioni importanti di mobilitazione e fundraising a cui può partecipare davvero chiunque.
Con le mie parole, cercando di non banalizzare, io vi parlo di quello che conosco e che mi piace: la musica.
A riprova del fatto che i cantanti della scena italiana non sono solo quei cari personaggi che ci fanno tanto divertire, un gruppo ben fornito di artisti, capitanati dagli impegnatissimi Veronica e Dario de La Rappresentante di Lista, il 5 aprile si esibirà in piazza Maggiore, a Bologna, in occasione di una serata di musica dedicata ai bambini ucraini, vittime innocenti di un grande gioco al massacro.
Il titolo dell’evento, in collaborazione con l’ente benefico Save the Children e promosso dalla Rai, è Tocca a noi: di chiaro intento evocativo, si tratta di una citazione dal brano Ciao Ciao, portato in gara a Sanremo 2022 proprio da La Rappresentante di Lista.
L’ingresso al concertone, presentato dalla brillante Andrea Delogu, sarà gratuito ma tutti potranno contribuire alla causa con una donazione, da linea mobile e fissa, al numero 45533 oppure sul sito dell’associazione.
L’intento, come hanno comunicato i nostri due beniamini indie sulla loro pagina Instagram, non è solo quello di raccogliere fondi ma di creare una grande manifestazione di artisti, lavoratori dello spettacolo e pubblico, stretti attorno a un obiettivo comune: trovare un modo alternativo, che non contempli la violenza, per risolvere i conflitti che squarciano il nostro mondo.
Chi non andrà, può comunque, se lo desidera, dare in diretta il proprio contributo economico e rivedere il concertone il 7 aprile, trasmesso in prima serata su Rai Tre e Rai Radio 2.
Ad aderire sono stati in molti, star provenienti dagli ambienti musicali più disparati. Tra Gianni Morandi e Rancore, Elisa e Brunori Sas spiccano i miei amici Zen e i ruggenti Fast Animals and Slow Kids.
I due gruppi, in quegli stessi giorni si trovano a Bologna per i rispettivi tour primaverili, le prime serate normali con il pubblico in piedi, con il pogo.
Il LINK di Bologna fa da teatro alla data di apertura degli Zen Circus il primo di aprile e, appena una settimana dopo, il 9 aprile, ospita i Fask e il loro nuovo album: È già domani.
Ora, queste sono solo scuse musicali per supportare il settore e tornare a visitare la Dotta, così come il concertone, rispetto alla guerra, non è nulla se non un grido nella notte. E allora, caspita, riempiamo le piazze, brandiamo le chitarre e gridiamolo al cielo che ripudiamo la violenza!
Il principe Myškin, protagonista dell’Idiota, in una delle citazioni più ambigue e misinterpretate del maestro Dostoevskij, afferma che “la bellezza salverà il mondo“.
Ecco, io credo profondamente che sia vero, che la bellezza spiani la strada al bene, che l’arte (e dunque anche la musica) possa ricomporre il disordine fondamentale della nostra realtà.
Per questo supporto al 100% l’iniziativa del concertone e, anche se non potrò partecipare di persona, sono vicina col cuore ai miei artisti preferiti e a chiunque cerchi di coltivare splendore tra le crepe della realtà contemporanea.