“La verità che ci riguarda”. Video intervista a Gioacchino De Chirico
Consigli di lettura di Gioacchino De Chirico. Le relazioni manipolatorie nel libro "La verità che ci riguarda" di Alice Urciuolo.
Consigli di lettura di Gioacchino De Chirico. Le relazioni manipolatorie nel libro "La verità che ci riguarda" di Alice Urciuolo.
La lettura che ci consiglia oggi il nostro blogger Gioacchino De Chirico affronta un argomento delicatissimo, quello delle relazioni manipolatorie.
La verità che ci riguarda è la seconda prova di Alice Urciuolo, scrittrice e sceneggiatrice che si era fatta notare al premio Strega con il suo romanzo d’esordio. Protagoniste una madre e una figlia già grande, che senza rendersene conto si mettono nelle mani di due uomini – un compagno e un sedicente guru – che usano il gancio dell’amore per plagiarle. E la figlia, che dall’esterno vede la verità sulla situazione della madre e se ne preoccupa, non è in grado di riconoscere una verità fin troppo simile quando la riguarda in prima persona.
La pericolosità di una relazione manipolatoria, spiega Gioacchino De Chirico, sta in questo: può avere molte facce, e fa leva su una spinta ad abbandonarsi all’altr3 con fiducia che è fisiologica – entro certi limiti – in ogni rapporto d’amore. In un certo senso, ogni relazione implica una reciproca dipendenza. Allo stesso modo chi abbraccia una fede, deriva conforto anche dalla connessione con una comunità che libera dalla solitudine e dà un senso di scopo alla sua esistenza. L’inganno del manipolatore si insinua in questo contesto affettivo, che quando è sano ci nutre e ci arricchisce, e lo perverte: la relazione allora diventa possesso, soggiogamento, trappola dell’anima che, spesso, chi ne è vittima rifiuta di riconoscere come tale.
Ma possiamo metterci in condizione di capire la differenza e sottrarci al pericolo? Sì, afferma De Chirico, se ci alleniamo a vivere con consapevolezza i sentimenti nostri e altrui. Ogni contesto sociale permette di imparare come bilanciare il reciproco impegno con l’autonomia di tutte le parti: anche la scuola e anche la famiglia, dove la conflittualità spesso è necessaria per crescere, emanciparsi e costruire il proprio percorso di vita. La prima e più efficace autodifesa dalla manipolazione, è educarci a un’affettività sana.
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