Trasformare l’ossessione in opera d’arte. Questo l’obiettivo di Giorgia Tribuiani nel suo Blu (Fazi, pp 256,euro 16.00). Poco prima, nel suo romanzo di esordio, Guasti, (Voland, pp 128, euro 14.00) Tribuiani ha mostrato coraggio nell’accostare temi legati all’arte contemporanea e alla scrittura.

Al centro c’è il corpo umano che, valorizzato e interpretato, diventa il medium dei significati che l’artista veicola. Il corpo è manipolato e asuume ruoli attivi o del tutto passivi.

In questo modo Tribuiani racconta del narcisismo del maschio contemporaneo, di mezza età, bianco e eterosessuale che decide di farsi imbalsamare per rimanere sempre al centro dell’attenzione. Oppure ci parla di una fanciulla disabile che attraverso i suoi movimenti ripetitivi è capace di dialogare con le performance di arte contemporanea.

Ne parliamo con l’autrice Giorgia Tribuiani in questa videointervista.

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