
Viaggiare per poesia attraverso la Russia: un libro di Marina Cvetaeva
Le poesie e il faticoso cammino nella Russia nomade e tormentata di Marina Cvetaeva, una delle più alte voci della poesia del secolo scorso.
Le poesie e il faticoso cammino nella Russia nomade e tormentata di Marina Cvetaeva, una delle più alte voci della poesia del secolo scorso.
E' un naufragio che racconta di un incontro tra cristiani, tra mercanti, tra la barbara eppure civile Norvegia e la sofisticata ma obbrobbriosa Venezia
Il Padiglione della Russia alla Biennale è un fantasma, chiuso, abbandonato e muto. Perché non c'è posto per l'arte quando i civili muoiono sotto i missili.
A Milano il monumento alla fiorentina Margherita Hack, mentre la toponomastica a Firenze è tutta maschile, ad eccezione di una statua e di un giardino.
Il padiglione del Belgio propone un giro del mondo tra gli street game per bambini. Un'idea che fa di questo padiglione quello più spettacolare della Biennale di Venezia.
Al padiglione della Polonia alla Biennale di Venezia l'incanto di Malgorzata Mirga-Tas: la prima volta di un’artista rom.
Dal telefonino di un soldato catturato, il cortometraggio 'L'occupante' ci svela l'amaro viaggio di un soldato russo catturato. Ma il viaggio dell’invasore è cominciato dopo un altro, ben più trasformatore: quello della società ucraina.
'Diario Cromatico' di Maria Morganti ci offre il metodo per capire i colori. Luciana Boccardi con i suoi volumetti ci guida nell'esplorazione del colore. Sanzo Wada con il suo dizionario inventa un genere letterario.
La bara di Shireen Abu Akleh che quasi cade, durante il suo funerale, trasforma il suo ultimo viaggio in un epilogo non convenzionale.
Aria fresca vs assedio, pace vs guerra: il Danubio, con il suo affluente la Drava, lega tutto, e porta a Mariupol la nostra acqua alpina. Un libro per scoprire questo tappeto acquatico di vicende umane.
Chernobyl è la Pompei dell'era nucleare, segnata da una devastazione cristallizzata. Ecco le immagini spettrali e una narrazione da brividi per compiere questo viaggio vietato.
Avete provato a prenotare su TripAdvisor una camera d'albergo a Mariupol? Il risultato è paradossale e atroce. La città appare cristallizzata in un passato che non c'è più.
La guerra è una delle madri del viaggio: da Rigoni Stern in Russia ai soldati tedeschi autori di lettere dal fronte mai pervenute, ecco la letteratura su un viaggio da cui non si ritorna mai.
Tra sogni e nomadismo di lusso, i bauli sono feticci da trasmigratore che non passano mai di moda. Seguitemi in questo viaggio nel nomadismo di alta gamma.
A Tervuren fino al 6 marzo la mostra che racconta "l'altro" come oggetto di divertimento o interesse scientifico. Documenti eccezionali sulle esposizioni di africani in gabbia, in alcuni casi immagini mostrate per la prima volta al pubblico.
L'Associazione Amici del Presepio per scoprire che la natività dura tutto l'anno e per dimenticare il più osceno presepio allestito a Firenze.
In tempi di pandemia gli argomenti di Pessoa sul viaggio sono inconfutabili, anzi rafforzati: il viaggio è qualcosa che non vale la pena.
Avete presente quelle riproduzioni di plastica del Colosseo o la gondolina di Venezia che si accende? I souvenir sono quel surrogato di altrove che una volta a casa diventa paccottiglia orrida.
Le bandiere compongono una geografia colorata e innocua - ma solo se è un gioco. Se non vengono prese con leggerezza posssono essere tragedie.
A loro modo i talebani sono rewriters, riscrittori distopici della realtà. Ecco perché non dobbiamo dimenticare quel paese. E vi suggerisco un modo per restare in contatto con gli Afghani.
Collezionare bustine di zucchero per evocare le emozioni dei luoghi visitati ed esplorati negli anni. Anche questo è viaggiare.
Dopo la scomparsa di qualcuno caro, tra i suoi oggetti rimasti, spaesati, frastornati, ci aggrappiamo a una materia inerte che testimonia di chi non c’è più.
I grandi muri fra Stati, dalla barriera della striscia di Gaza al muro di Cipro, da sempre negazione del viaggio, oggi diventano attrazione turistica, per nuovi itinerari possibili.
Di qui alla mia meta: spazio o tempo? L’umanità divisa nella diversa percezione della distanza: una questione di sensibilità.
Una frase inattesa, poche parole, e un paese diventa d’incanto quell’oscuro oggetto del desiderio. Così gli scrittori ci trasmettono quell'impulso a partire.
Dormire in una scialuppa di salvataggio, o in una boa sottomarina, in un ex elicottero della guardia marina o in un tubo di cemento. Notti che valgono un viaggio.
Vent’anni di passeggiate solitarie a Los Angeles raccolte in un sito, e di un fotografo misterioso, senza eguali al mondo.
Finito (o sospeso?) il confinamento, un consiglio per una grande impresa in poco tempo e con poca spesa? Un viaggio in Vespa.
La rivoluzione degli eucalipti è la mostra che la Galleria d'Arte Moderna di Roma propone fino al 29 agosto. Per viaggiare nell'arte di Nina Maroccolo.
Fino al 5 settembre Pisa ospita una mostra dedicata a De Chirico: imperdibile per scoprire l'altrove nascosto da un muro, la contemplazione del vuoto e il viaggio ideale.
Unico in Europa e forse nel mondo, il tracciato del CAI attraverso tutto il paese è stato riaperto e ci aspetta, per un camminare nella sua declinazione più lunga.
Improvvisamente, lontano, qualcosa della nostra città fa irruzione nel viaggio. E come su un tappeto volante, torniamo al punto di partenza.
Il Piccolo Principe di Saint-Exupery e la lezione dei nomadi: prepararsi a partire, ma senza impazienza.
Riscrivere le lingue attraverso pronunce che sono misteri e idiomi inventati, e che regalano il sapore di quelli veri. Viaggio attraverso il suono dei luoghi.
Un’idea semplice e geniale: la velocità esaltata dalla lentezza. Come gridare a bassa voce ma con tutto il fiato che si ha, così spostarsi restando fermi
Anche da molto lontano può giungere un’immagine, è lei a mettersi in cammino e quale spaesamento provoca arrivando fino a noi!
Il vero tappeto non è quello fisso sotto il tavolo, ma quel pavimento mobile che il nomade si porta dietro. Questo viaggio allora non è "su", ma "dentro" un tappeto. Nomade il tappeto, nomadi noi.
La valigia è lo specchio del processo evolutivo della specie. Ora che è ferma e vuota, proviamo a reinventarla.
2021, l'anno della Divina Commedia, ovvero del più straordinario libro di viaggio con il quale Dante Alighieri si fa anticipatore e riscrittore.