“Kafka a Teheran”: come disvelare il potere in Iran
Come descrivere la vita in Iran. In un lungometraggio presentato a Cannes i registi Ali Asgari e Alireza Khatami riescono nell'intento svelando l'ipocrisia del potere.
Come descrivere la vita in Iran. In un lungometraggio presentato a Cannes i registi Ali Asgari e Alireza Khatami riescono nell'intento svelando l'ipocrisia del potere.
Il film di Matteo Garrone, Leone d'argento alla 80ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
L'estate è il momento ideale per approfondire la storia del cinema: il documentario di Mark Cousins è un saggio che svela i segreti dello schermo.
Il capolavoro di Jerzy Skolimowski è da poco disponibile in piattaforma: un piccolo gioiello del cinema contemporaneo sul genere umano.
Il primo vero lungometraggio di Enrico Ghezzi è una folgorazione, un inno alla vita, in cui il regista si mette a nudo con estremo coraggio.
Arriva in Italia la nuova edizione de 'L'infra-ordinario' di Georges Perec. Vi presento lo scrittore che fa cinema con la penna, trasformando l'abituale in qualcosa meritevole di stupore.
Con il nuovo film "Il sol dell'avvenire" Nanni Moretti si rimette in gioco evidenziando il tempo che scorre. Con una chiusura corale dal retrogusto amaro.
Il capolavoro di Walter Hill torna ad essere prima visione col progetto Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna. Perché è solo con la visione condivisa che si recupera l’autentica bellezza visiva di questo film.
Mia Hansen-Løve firma una pellicola che rilegge la nouvelle vague con leggerezza e rigore, in una Parigi che diventa quasi protagonista del film.
Una dramedy che sprizza gioia e nonsense affrontando un tema serio con le armi della satira. Bad Guy scardina le nostre idee sulla mafia.
"Triangle of Sadness" è un film che rilegge la contemporaneità modellata sui social e sulla volontà di apparire. Una pellicola dalla satira al vetriolo.
'Nope' incuriosisce per l'intelligenza filmica e la lentezza della storia. Un film in cui Jordan Peele pone l'accento sul significato del cinema e della visione.
Alla 79ma mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia Il premio alla carriera a Paul Schrader omaggia un artista capace di disegnare personaggi complessi e irrisolti.
Le lunghe sequenze, le narrazioni insolite, le tematiche metafisiche e spirituali. Riscoprire Andrej Tarkovskij è un viaggio nel cinema incantatore che scolpisce il tempo.
A pochi giorni dal centenario di Alain Resnais ritualizziamo il pensiero di un maestro del cinema, capace di proporci tutte le sue ossessioni sui temi della memoria, dell'oblio, del tempo.
Martedì 24 maggio è il giorno di David Cronenberg: il suo 'Crime of the future' viene presentato al concorso. E nell'attesa ci concediamo qualche considerazione sul suo cinema.
Paul Thomas Anderson firma un lungometraggio luminoso, il più solare di tutta la sua filmografia, facendoci innamorare senza ricorrere alla commozione.
"Fra due battiti" è una pellicola dalle inusuali tonalità drammatiche con contorni farseschi e di nonsense. Stefano Usardi firma un lavoro che stravolge ogni paradigma narrativo.
Non basta celebrare Pier Paolo Pasolini in occasione della sua ricorrenza. E' un artista con cui bisogna confrontarsi ogni giorno, attraverso il suo pensiero filosofico sul cinema.
La splendida prova attoriale di Elio Germano si snoda lungo una storia intensa che ci sottopone a interrogativi inquietanti. E ci lascia emotivamente provati.
Il restauro del film Vampyr, del regista danese Dreyer, ci restituisce un'opera di pura magia, piena di invenzioni difformi e trovate geniali.
Clint Eastwood a 91 anni ancora ci sorprende attraverso un film che demolisce il western classico con un personaggio disincantato e magnifico.
John Carpenter scava nel senso di repulsione e sospetto che si insinua tra i membri della base spaziale che percepiscono l'altro come pericolo. Non è quello che viviamo oggi?
Nell'attesa del film, assaporando il bellissimo trailer, ripercorriamo le tappe della carriera di Takeshi Kitano, regista che è stato una vera folgorazione per il cinema internazionale.
La leggerezza degli anni '60 nel film di Jean Luc Godard rivista oggi, in tempi post Covid 19, per trovare nuovo fervore e nuova spensierata giocosità.
Una provincia americana sordida, pregna di solitudine e smarrimento fa da sfondo alla lenta discesa agli inferi di Tell, protagonista dell'ultimo film di Paul Schrader.
Proviamo ad indagare la città lagunare come set cinematografico nelle sue peculiarità, attraverso lo sguardo di alcuni grandi registi.
Roberto Calasso è stato una figura portentosa di intellettuale progressista, la cui visione del cinema è illuminante per la sua forza.
La pellicola del regista francese Grégory Magne, con sobrietà e delicatezza, tra profumi e fragranze, ci racconta la storia di un incontro tra due solitudini.
Il ritorno al cinema ci sorprende, ci travolge e sovrasta con la grandezza della sua tela, di cui avevamo scordato forma e sensazione.
Una riflessione potente - forse più del libro da cui è tratto - sulle ultime generazioni, senza modelli valoriali nè punti di riferimento. L'ultimo lavoro di Ammaniti.
Il film che è valso ad Elio Germano un Orso d'argento è ora disponibile su Sky. E ci mostra una regia attenta alla fotografia e dal racconto pieno di flashback ed ellissi temporali.
E se il cinema fosse il tentativo del regista di creare il luogo ideale in cui vivere? In fondo già Italo Calvino ci diceva che “Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure.”
Dal Neorealismo alla Nouvelle Vague, un saggio sul complesso ruolo dell'attore tra divismo e autenticità dei sentimenti.
Senza Jean-Luc Godard il cinema non sarebbe lo stesso. Provocatore per definizione, il regista ha attraversato con coerenza e lucidità oltre 50 anni di cinema.
Un bianco e nero abbacinante, una fotografia sovraesposta, per un film che restituisce forza e verità ai derelitti. E' il sottoproletariato urbano visto con gli occhi di Pier Paolo Pasolini.
Dall'11 al 15 novembre parte il festival di documentari di impegno civile di Cinemazero: una kermesse sui temi più urgenti e attuali della quotidianità.
Terrence Malick può definirsi a tutti gli effetti come uno dei pochi e più importanti cineasti viventi. La sua fama si è consolidata dopo...
Criniera folta e bianca, sguardo curioso e spiritato, a gennaio 2021 compierà sessantotto anni: Jim Jarmusch è l’ultimo vero cineasta indipendente americano, al contrario...