“Continental Divide”, il matrimonio fra metropoli e montagna
Un insolito Belushi nella pellicola "Continental Divide" ci consente di rivalutare ed apprezzare la vita fuori dalle città.
Un insolito Belushi nella pellicola "Continental Divide" ci consente di rivalutare ed apprezzare la vita fuori dalle città.
Luciano Bianciardi riesce ad unire passato e presente in un libro che mischia vari dialetti, toscanismi ed espressioni linguistiche ibridando epoche diverse.
Il Centro Universitario Teatrale di Venezia indice un concorso di comunicazione e creatività dedicato ai cambiamenti climatici. Fino al 30 settembre le iscrizioni.
La cli-fi siciliana di Marta Sabatino amplifica le due crisi e le proietta nel futuro. Perché la crisi climatica è anche crisi sociale.
Un felice esempio di nature writing nella cinquina del Campiello 2022. 'La foglia di fico' di Antonio Pascale riporta il mondo vegetale nella nostra letteratura.
La vicenda Eternit ci interessa ancora e Casale Monferrato costituisce un modello di vita dopo l'amianto. La graphic novel Eternit lo conferma.
Lo spot parodico e dissacrante di un albero come congegno hi tech smaschera la percezione sbilanciata del rapporto tecnologia-ambiente.
Un post-apocalittico che finisce bene per immaginare il futuro oltre la catastrofe. Perché il nucleare non difende una vera transizione ecologica.
Trasfomazione erosione perdita: una raccolta poetica che parla di oggi a partire dalla geologia. Ce la racconta il poeta Lorenzo Mari, traduttore di Antropocene Blues.
Un'antologia di poesia antica per capire quanto poco siamo in sintonia con l'ambiente. Le Liriche cinesi sono una via per avvicinarci al paesaggio.
Jeanette Winterson mette in guardia da un certo atteggiamento aggressivo nella ricerca di altri pianeti abitabili. Siamo destinati a distruggere ciclicamente il nostro stesso sistema.
L'iperbole comica di The Source, il programma con Fabrizio Biggio e Massimiliano Loizi, si dimostra molto efficace per figurarsi un domani catastrofico possibile.
Quello che Frank Herbert voleva fare era creare una mitologia ecologica: una guerra di Troia con gli Atreides al posto degli Atridi.
Quale mondo costruire: uno basato sulla convivenza alla pari tra specie o un mondo in cui l'essere umano preda l'ambiente? La risposta è nell'utopia tracciata dal romanzo di William Morris.
Lo scrittore langarolo Cesare Pavese intercetta la frattura dell'essere umano contemporaneo dal tempo ciclico delle stagioni e dal non-umano.
Il romanzo di Bruno Arpaia, autore cerniera fra realismo sociale italiano e cli-fi: imprescindibile per figurarsi i rischi reali del cambiamento climatico antropogenico.
L'origine del disimpegno per mancanza di fiducia a partire da un articolo di critica a firma Roberto Roversi e due tormentoni pop-apocalittici.
L'incubo nucleare e gli ultimi giorni dell'umanità riletti alla luce del presente. Mentre il disastro globale avanza, un libro e un film illuminanti.
L'ultimo romanzo della camerunense Imbolo Mbue racconta una contemporanea lotta fra David e Golia nell'Africa dell'Antropocene.
Amante dei libri e poeta sfuggente, Roberto Roversi è tra gli anticipatori della contemporanea ecopoesia. Autarchico e frammentario.
Nello scorso articolo, attraverso John Wyndham, ho cercato di capire perché l’idea di un virus letale creato in gran segreto in laboratorio sembra avere...
Nonostante lo spillover sia un fenomeno in crescita e ben documentato dalla Fao, l'idea di un virus creato in laboratorio appare più credibile. Parola di John Wyndham.
Le lucciole in via Gluck: nel "dissing" di Gaber a Celentano i germi del cambio di mentalità che Pasolini denuncia negli "Scritti Corsari".
Il lilbro "Anna" di Niccolò Ammaniti non è una visione che rappresenta il disegno del futuro, perché ciò su cui riflette l'intellettuale è già avvenuto.
Secondo il giornalista e accademico George Monbiot, serve una nuova narrazione persuasiva per uscire dall'individualismo e dalla concorrenza. Ma ancora non esiste.
C'è qualcosa di titanico nella lotta di William Morris contro l'inevitabile industrializzazione. E Jeremy Deller coglie appieno questo aspetto.
Il discorso di Fedez al concerto del Primo Maggio si trasforma in una lezione di comunicazione effettiva per superare la learned helplessness descritta nel libro di Cecilia Ghidotti.
Un'opera d'arte emblematica che descrive presente e futuro della bellissima e fragile città lagunare. Così Jeremy Deller denuncia la condizione critica di Venezia.
La cli-fi va considerata come una rappresentazione realistica o una visione speculativa del futuro del pianeta? Non precludiamoci nessuno dei due aspetti.
Rosa Tiziana Bruno si pone un problema importante nel suo libro: come educare i più piccoli ad una forma mentis ecologica?
Invisibile non è solo l'infinitamente piccolo, ma anche l'infinitamente grande. Ma perché ci interessa raccontare l'invisibile? Lo capiamo con The Bone Clocks.
Un libro di più di venti anni fa ci chiarisce le idee su quale transizione ecologica sia da adottare. Perché non ce n'è una sola.
Il romanzo young adults di Sara Segantin che gli eco-attivisti adulti dovrebbero leggere.
Quando Guido Morselli scrive il suo ultimo romanzo annuncerà il suo suicidio imminente. Ecco uno scrittore outsider per ogni epoca.
Il romanzo di Ian McEwan ci dimostra che sui temi ambientali non è indispensabile usare un registro apocalittico. Anzi, a volte fare ridere funziona di più.
Perché i generi speculativi, come la fantascienza e la cli-fi, in Italia sono relegati al cult e alla controcultura? Perché esiste questa ipertrofia del realismo?
In un ipotetico 2050 le donne praticano la segregazione, il pianeta è devastato dal cambiamento climatico e gli uomini vivono il loro antropocentrismo patriarcale.
E' possibile l'estinzione dell'essere umano? E' questa la domanda chiave del libro di Mary Shelley, la storia di una feroce pandemia.
Cosa è davvero la climate change fiction? Qual è il suo fine? Viaggio nel cambiamento climatico antropogenico immaginato da registi e scrittori